martedì 22 dicembre 2009

La qualità misurata

Sotto l' egida di un padre nobile come Zanzotto, Fahre in questi anni era solita mettere in fila scrittori e romanzi italici portatori di un messaggio che ripetevano in modo compulsivo: il nord est è spacciato e va lentamente trasformandosi in un inferno a cielo aperto (Covachich, Scarpa...). Fine del pascolo, della stalla, delle lucciole, domina la fabbrichetta e la mentalità da fabbrichetta (quella di Maso, per intenderci. Non quella che ha consentito di togliere la polenta dal cassetto dei pettini).

Ora si scopre che a Nord-Est si vive meglio.

Approfittiamone per riscoprire che gli scrittori non hanno nulla di serio da dirci sulla realtà, anche se adesso, sull' onda di Saviano e Paolini, si sono messi a fare reportages a tutto spiano. Lo so, basterebbe il Magris del Corriere per chiudere il discorso sul punto. Ma questo del nord-est era un fenomeno di massa e mi piaceva segnalarlo. Spero sia utile a farvi correre veloce quando Lucarelli e Genna vi inseguiranno con il ditino alzato per insegnarvi la contro-Storia d' Italia.

Ho molti dubbi che l' arte mi abbia "edificato", di sicuro non mi ha mai "informato". L' ho capito presto e, ringraziando iddio, ascoltando il buffone che parlava del "sociale" l' ho sempre trovato buffonesco, com' era del resto nella natura delle cose.

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Bottom line: non credo comunque neanche alla qualità quantificata e con Alesina grido: "a ridatece il vecchio PIL".


add: Wolfer difende il pil