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"Quanto costa?"
Domanda banale, solo per il contabile.
Lui crede che un SUV costi 80.000 euro per il semplice fatto che me lo danno se sgancio 80.000 euro. Illuso.
L' economista (che è un filosofo) invece sa che la questione del "costo" implica la questione dell' interiorità più recondita. Parliamo pure di Anima senza timore.
Nella vicenda ci sono implicate almeno due componenti irriducibilmente soggettive:
1. il costo opportunità
2. il costo etco (o psicologico)
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Se in mano ho 80.000 euro e l' unico investimento possibile è l' acquisto del SUV, allora il costo di quest' ultimo è per me nullo. L' alternativa al SUV sarebbe un bel fuocherello alimentato dalla carta (moneta).
Magari a me piacciono i fuochi, specie se di carta-moneta. Oppure della moneta mi piace l' odore. Lo trovo confortante.
Per ogni individuo e in ogni istante c' è un panorama di alternative differente e pronto a sparire non appena la scelta è compiuta.
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Se avessi a disposizione invece un' infinità di merci di mio gradimento dai prezzi più variegati, e, nonostante tutto, mi decidessi per il SUV, qualcuno potrebbe illudersi di avere in mano il costo reale del SUV.
Sbagliato. La mia spiccata sensibilità ambientale - faccio un esempio - fa salire il costo del SUV: inquinare mi dispiace. Se non mi dispiacesse il costo del SUV sarebbe inferiore.
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L' osservatore non ci capisce più niente: i costi etici sono inaccessibili e, una volta che ho speso i miei 80.000 euro, anche le alternative finiscono nel nulla. In altri termini, l' osservatore ha ben poco da osservare.
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Tesi: l' Anima è l' unica variabile fondamentale per il calcolo del costo economico.
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Il calcolo dei costi è inaccessibile perchè l' Anima delle persone è inaccessibile.
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Eppure il calcolo dei costi è fondamentale: sbagliarlo ci rende poveri e infelici. Gli economisti direbbero "inefficienti". Come posso produrre una Scuola, per esempio, se non so neanche quanto costa?!
8***
Dicevamo che l' Osservatore ha ben poco da osservare. Anche questo è sbagliato.
Puo' osservare le scelte dell' individuo. Sono l' unico specchio in cui si riflette l' Anima per affiorare in superficie. Se preferisco A a B, la mia Anima dà un' indicazione di costo.
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La scelta è al centro della società libertaria. Nessuna proibizione: diritto di scelta e centralità dell' Anima. La società libertaria è l' unica che s' inchina e rispetta l' Anima.
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Chalmers lo ha spiegato: chi non crede all' Anima, crede all' Uomo-zombie. Non ci sono alternative.
L' Uomo-zombie agisce come governato da un software.
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Chi concepisce l' uomo come uno zombie non è interessato granchè alla scelta dell' uomo, non percepisce l' utilità sociale di un tale atto; è interessato piuttosto al software che lo governa. Una volta che l' ha ricostruito, conoscerà l' esatto "costo" delle cose e saprà se vale la pena di costruire la Scuola a cui accennavamo.
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Lo Stato e i burocrati sono lo strumento su cui puntano gli "zombisti". Abusare dello Stato è una loro prerogativa, anche crederlo necessario rispecchia una sottovalutazione dell' Anima.
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Considerare la soggettività dei costi è un buon modo per difendere la Libertà. Credere nell' esistenza di un' Anima insondabile è poi il modo migliore.
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Le considerazione di cui sopra seguono una rilettura in treno di "Costo e Scelta" di James Buchanan. E' bello sapere che s' ispirò ai grandi scienziati delle finanze italiani.