Giussani sulla ragionevolezza della fede:
"... la ragione come capacità di conoscere certi tipi di verità, segue un certo metodo; per altri tipi di verità, segue metodi diversi. Gente esperta in un metodo puo' essere deficitaria nell' altro..."
Secondo don Giussani c' è un "procedimento" che segue la Ragione particolarmente importante, è quello che ci aiuta a rispondere (ragionevolmente) a quesiti del tipo:
L' America esiste veramente?
Mi vuole bene mia mamma?
Il risotto cucinato da mia mamma è avvelenato?
Ancora il Gius sul punto:
"... non è attraverso dimostrazioni scientifiche che giungiamo a risposte certe per questo genere di domande, eppure la ragione gioca anche qui un ruolo decisivo. C' è un metodo che porta a certezze matematiche, un metodo che porta a certezze scientifiche, un metodo che porta a certezze filosofiche e uno che porta a certezze sull' "umano comportamento". Quest' ultimo è paragonabile al metodo del genio e a quello dell' artista: da un piccolo segno si passa ad un' intuizione universale..."
Davvero il metodo scientifico e il "genio dell' umano" si giustappongono?
Io penso di no: l' "umanista" è solo uno scienziato con meno "tempo" e "memoria" per il calcolo.
Ammettiamo che sia lo scienziato che l' umanista intuitivo siano persone razionali.
Togliete tempo e memoria allo scienziato e si convertirà al metodo intuitivo; date tempo e memoria all' intuitivo e per le sue conclusioni si affiderà al metodo scientifico.