giovedì 12 settembre 2019

UNA TEORIA DELLA RELIGIONE

https://feedly.com/i/entry/54BMp4PRpfGpZgJrJ0T5blULTdimg4gCgsikrRGjEsQ=_16ca8d039a8:1d179ec:340e5e89

UNA TEORIA DELLA RELIGIONE
Quella di questo libro, sinceramente, non mi piace. La mia preferità vede la religione nascere con una funzione che poi si trasforma nel tempo. Le tre fasi fondamentali:
1) Nei popoli primitivi la religione emerge come emanazione di quell'abilità fondamentale per la sopravvivenza che consisteva nel rintracciare e identificare l'agente in talune situazioni. Così come da certe tracce si risaliva al passaggio di certi predatori, allo stesso modo si passava da certi fenomeni naturali all'esistenza di una divinità.
2) Successivamente, i precetti della religione sono stati molto utili per il coordinamento sociale. Pensiamo solo al ruolo delle maledizioni e delle punizioni divine in sistemi sociali con scarsissimi mezzi idonei alla ricerca dei colpevoli di delitti.
3) Più recentemente la religione ha risolto i problemi identitari delle persone. Sentirsi cristiani diventa un modo per dare significato al proprio quotidiano e delineare la propria identità.
Se queste sono le premesse, come spiegare la secolarizzazione?
La funzione 1 è stata assorbita dalla scienza, la 2 dal diritto e la 3 dai mille gruppi (club) di aggregazione che la società dell'informazione ci propone in alternativa alla vecchia religione.
La religione resiste solo se si trasforma in una teoria scientifica sulle realtà ultime, oppure in una teocrazia, oppure se esiste una famiglia solida attraverso cui trasmettere l'affiliazione identitaria.
Ora, la religione come teoria scientifica è appannaggio di una ristretta minoranza, la teocrazia un rischio temerario e la famiglia in disfacimento è ovunque spiazzata da papà stato e dall'abbondanza in cui viviamo che ci rende sempre più autonomi.
#Amazon