IL TRAMONTO DELLA SCIENZA
Grazie alle continue scoperte scientifiche e alla loro applicazione tecnologica la nostra civiltà ci garantisce un benessere materiale mille volte superiore a quello del passato.
Sembra farsi largo un dubbio: la marcia del progresso è destinata a finire? Avremo sempre meno idee brillanti?
A quanto pare siamo in fase calante. O meglio, il ritmo delle scoperte scientifiche non rallenta granché ma cresce a livello esponenziale il numero di persone che vi si dedica.
A cosa imputare il crollo della produttività scientifica? Le spiegazioni sono molte, la mia preferita è questa: tempo fa abbiamo scoperto “l’albero della scienza” e lo abbiamo saccheggiato. O meglio, abbiamo colto tutti i “frutti sui rami bassi”. Ce ne sono altri, per carità, ma sempre più difficili da raggiungere.
Pensate allo sport. Pensate alla maratona. Pensate ai record della maratona. I record vengono regolarmente aggiornati ma questi miglioramenti non riflettono affatto il numero crescente di persone che si dedicano alla disciplina! Ecco, lo stesso accade alla scienza.
Forse l’intelligenza artificiale cambierà le cose. Fra 30 anni saranno i robot a fare ricerca (il mestiere di scienziato non ha futuro) e chissà che non assisteremo ad una ripresa della produttività precedente.
https://web.stanford.edu/~chadj/IdeaPF.pdf