mercoledì 31 ottobre 2018

RELATIVISMI AGGRESSIVI

RELATIVISMI AGGRESSIVI
Giovanni e Giuseppe reagiscono in modo differente alle aggressioni.
Giovanni: parlerò con il mio aggressore e ci chiariremo.
Giuseppe: chiarirsi è impossibile, non resta che difendersi ed eliminare ogni minaccia.
Giovanni è un “assolutista”: esiste una realtà oggettiva che consente a me e al mio aggressore di comunicare.
Giuseppe è un relativista: ognuno sceglie le sue credenze che restano poi irriconciliabili tra loro. Impossibile dire chi sia più vicino al vero.

Non vi sembra strana questa storiella? Di solito il relativista viene considerato più tollerante. Capita che sia lui stesso a dichiararlo: “ho scelto il relativismo perché più idoneo all’incontro”. Nei fatti a me è sempre sembrato il contrario: chi più del relativista è perennemente arrabbiato, indignato, livoroso, sprezzante…? Ora capisco meglio il perché anche in teoria: il relativismo mina la comunicazione.