martedì 16 ottobre 2018

LA SUPERIORITA' DEL REDDITO DI CITTADINANZA

Il reddito di cittadinanza ha molti vantaggi rispetto al reddito minimo pentastellato:
1) Azzera la burocrazia (basta un robot che stampi e spedisca gli assegni).
2) Azzera il disincentivo al lavoro (te lo tieni anche se lavori).
3) Azzera l’umiliazione (perché vergognarsi se prendi qualcosa che ricevono tutti?).
4) E’ un sostegno alla famiglia (più figli, più assegni).
Unico inconveniente: è 1/20 del reddito minimo. Non è molto grave per chi lo considera comunque immorale. Inoltre, si potrebbero alzare le tasse per finanziarne uno più elevato, in fondo lo ricevono anche i benestanti. Da ultimo, si puo’ alzare gradualmente in proporzione al reddito pro-capite del paese. Esclude i migranti? Pazienza.

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UTOPIA O DISTOPIA?
In Italia, sostituire un reddito di cittadinanza al welfare garantirebbe circa 9500 euro annui a persona (neonati compresi). Con il risparmio in stipendi pubblici degli addetti ai programmi sociali si andrebbe ben oltre i 10.000 euro. Una famiglia di 5 persone a reddito zero disporrebbe così di 50.000 euro all'anno garantite. Per gli altri si aggiungerebbe il reddito da lavoro aumentato di circa il 33%, visto l'azzeramento dei contributi pensionistici. Poi ci sono gli altri redditi di varia natura. Naturalmente, con questa dotazione bisogna pagarsi assicurazione sanitaria, istruzione e mettere via per la vecchiaia. A chi spreca tutto non resta che affidarsi alla filantropia e al volontariato.
Non so se chiamarla utopia o distopia. Ad ogni modo sono informazioni poco utili a chi deve operare concretamente una riforma che parta dal qui ed ora. Mi sembra comunque una bussola utile per speculare sull'argomento "reddito di cittadinanza".