giovedì 19 novembre 2009

Il Dio del Silenzio

Che bello sarebbe se potessimo tutti professare una religione del Silenzio.

Gli adepti del culto sanno come quel dio sia portatore di verità e di pace.

Con la terra popolata da persone ragionevoli e amanti della verità, una religione del genere sbancherebbe.

La ragione e l' amore della verità, insieme all' ascolto del silenzio, sono infatti i soli dogmi di questa setta.

Nella setta, grazie alla conoscenza profonda maturata dal (non nel) Silenzio, tutti andrebbero d' accordo. Se non ora, domani. Come potrebbe essere altrimenti visto che cercano onestamente e in modo ragionevole la verità?

E cos' è l' accordo totale se non pace totale? Buttala via...

La setta, in ossequio al dio del silenzio, non discute granchè. I membri si limitano ad esporre i loro punti di vista sulle più variegate questioni ad intervalli regolari. Finchè un giorno, dalle posizioni più contrastate, non emerge trionfante l' inevitabile consenso unanime. Non c' è motivo per cui le cose non debbano procedere in questo modo. Voi ne vedete uno?

Si chiede solo che vengano rispettati i santi dogmi: ragione e onestà. Al resto pensa il potente Dio del silenzio.

Ric e Davide oggi non vanno d' accordo sul riscaldamento globale? Qualora siano membri della setta, domani non escludo che il loro disaccordo permanga, dopodomani pure. Ma, al più tardi Domenica, come per magia, raggiungeranno una veduta identica su tutto, dettagli compresi. E senza proferir verbo in questo lasso di tempo! il dio del silenzio, che lavora per tutti coloro che lo ascoltano, lavora anche per loro due e li benedice tutti i giorni fino alla conversione.

La conoscenza profonda che porta il Dio del Silenzio non ha nulla di mistico, è una conoscenza razionale.

Non si tratta di auspici, come potrebbero abbandonarsi ad "auspici" degli individui ragionevoli. Si tratta di una necessità logica con tanto di dimostrazione ormai accettata in qualsiasi accademia degna di questo nome (Nobel obblige...).

Non me l' aspettavo ma ho scoperto che anche nel campo della logica il "tempo scorre silenzioso" e, così facendo, sana i dissidi. Non puo' rinunciare a questa sua missione. A noi spetta solo di rispettare i dogmi di questo operoso dio, ovvero aderire alla religione che lo adora.

Tanto per solleticare l' intuito, vi mostro come il silenzio e solo il silenzio, in assenza di eventi, possa provocare conseguenze terribili. Si tratta di qualcosa che ho visto con i miei occhi accompagnando un amico antropologo sull' isola degli uomini silenziosi. Ascoltate e sbalordite.

Gli uomini silenziosi vivono isolati e senza contatti. Un tempo erano parecchi ma oggi si sono ridotti a 1.000 anime, 100 delle quali hanno occhi azzurri (!?).

Ma loro ignorano o sono disinteressati a queste notizie, dedicano la loro attenzione unicamente al rispetto di uno strano dogma: nessuno deve mai conoscere il colore dei propri occhi. Chi ne viene a conoscenza, entro mezzanotte del giorno stesso è tenuto a suicidarsi. avete capito perchè a voi ho fornito la strana informazione di cui sopra? Cosa volete farci, si tratta di "civiltà inferiori".

Sbarcammo sull' isola e il soggiorno fu piacevole. Praticavano con fervore anche la Religione del Silenzio. Pensavano che il silenzio fosse portatore di verdetti inappellabili (noi diremmo "informazioni") e di pace.

A parte il loro singolare dogma, erano gente ragionevole e con una sincera passione per la verità. Non erano poi così "inferiori".

Di "colore degli occhi" non si parlava più e ormai l' argomento si era spostato nell' anticamera dei nostri cervelli. Anzi, probabilmente dal cervello del mio amico era proprio uscito. E infatti, il giorno del congedo, nel formulare i saluti ufficiali, commise una gaffe andando a toccare l' argomento tabu. Disse inavertitamente tra le altre cose e senza cattiveria: "non pensavo di incontrare anche quaggiù persone con gli occhi del mio stesso colore".

I suoi occhi erano blu. Silenzio in sala.

In barca, ripensando all' episodio, cercavamo di tranquillizzarci: in fondo, dalle parole dette, che funeste informazioni potevano mai essere tratte? Ne sapevano quanto prima: qualcuno di loro aveva occhi blu. E allora? La cosa non avrebbe avuto conseguenze.

Ci inquitava un po' solo il fatto che fossero "adoratori del Silenzio". Di quello stesso Silenzio che era sceso in sala.

L' inquetudine era giustificata: sull' isola, dopo cento giorni tacitrni e in ascolto, dopo cento giorni di silente conoscenza profonda, il dio del Silenzio portò il suo verdetto di morte.

In quella terrificante mezzanotte di sangue furono in cento a togliersi la vita.

E
non poteva andare che così.

P.S. non penso che la religione del Silenzio abbia molte chances presso le nostre "civiltà superiori". Non che siamo stupidi, è che siamo completamente disinteressati alla verità, per quanto a parole la tiriamo sempre fuori. Diciamo di credere che esista e di cercarla, ma in realtà di fatto la fuggiamo. Meta-ateismo?