Proposizione per molti imbarazzante. Quale interpretazione darne?
Ammetto di non conoscere i pronunciamenti ufficiali, ne tento una per mio conto ispirandomi alla visione di un ateo, Robert Wright, non sempre condivisibile ma molto "insightful" sui temi religiosi.
Wright argues that each of the major Abrahamic faiths has been forced toward moral growth as it found itself interacting with other faiths on a multinational level, and that this expansion of the moral imagination reflects “a higher purpose, a transcendent moral order.”
Il Cattolico non è preso in contropiede dall' idea di un Dio che evolve: la Chiesa esiste anche per incarnare e testimoniare le trasformazioni del Dio che professa e che cresce dentro di lei guidandola. Una crescita che emerge dal continuo e fruttuoso scambio con l' ambiente circostante.
C' è dunque un "fuori" dalla Chiesa destinato a diventare - trasformato - un "dentro" la Chiesa. Chi, stando fuori senza colpe, è portatore di un dono che la Chiesa assimilerà nello scambio, non penso abbia la salvezza piena pregiudicata.