La visione libertaria offre notevoli spunti critici. Alcuni colgono nel segno e devono essere presi in seria considerazione per rivedere delle conclusioni affrettate.
Poi ci sono critiche che possono essere confutate dati alla mano, oppure facendo notare alcune incongruenze.
Infine ci sono le critiche sballate, quelle che testimoniano un fraintendimento. Chi le pone non ha ben capito cio' di cui parla.
Ecco una tripletta di queste ultime così come di solito vengono rivolte all' attonito (L)ibertario.
Poi ci sono critiche che possono essere confutate dati alla mano, oppure facendo notare alcune incongruenze.
Infine ci sono le critiche sballate, quelle che testimoniano un fraintendimento. Chi le pone non ha ben capito cio' di cui parla.
Ecco una tripletta di queste ultime così come di solito vengono rivolte all' attonito (L)ibertario.
- L. promuove l' anarchia. L. non è certo interessato ad un mondo senza regole, si preoccupa piuttosto dell' origine delle regole volendo privilegiare quelle scaturite dalla libertà. Per individuarle offre un suo modello.
- L. è un utopista. Chiunque pensi alla realtà ne offre un modello che non andrà giudicato in virtù della sua potenziale immediata applicazione, quanto piuttosto come bussola atta ad indicare la direzione verso cui muoversi. L., d' altronde, non dovrebbe alimentare questo tipo di critiche indugiando ad ammettere dei chiari fallimenti di mercato.
- L. promuove l' egoismo. Si confonde l' aspetto etico con il postulato analitico. Grazie al postulato L., osservando un soggetto di fronte a più alternative, puo' dire che costui compirà la sua scelta sulla base dei propri interessi. Cio' non toglie che la scelta del soggetto osservato implichi comportamenti comunemente ritenuti altruistici!