Le tre ragioni per cui le Fake News non dovrebbero preoccupare nessuno (neanche Mattarella).
1 - Mentre chi denuncia questo pericolo presuppone che le persone siano credulone e facilmente influenzabili da ciò che leggono o vedono, penso che le persone siano in realtà epistemicamente vigili - semmai troppo testarde che credulone: non cambiano mai idea!
2 - In secondo luogo, la disinformazione è relativamente rara nelle democrazie occidentali. Almeno se i ricercatori si concentrano sulla disinformazione molto chiara, come le fake news (nel senso tecnico di notizie completamente inventate), la maggior parte delle persone ne incontra poca nella propria dieta mediatica.
3 - Infine, la disinformazione predica soprattutto al coro. Cioè, a fronte di un'immagine classica di persone ordinarie che si imbattono in un video di TikTok, cadono nella trappola e cominciano a credere a cose stranissime, la ricerca suggerisce che la disinformazione si rivolge a un segmento non casuale della popolazione, caratterizzato da tratti come una visione del mondo altamente cospiratoria, una bassa fiducia nelle istituzioni e un'intensa animosità di parte. In altre parole, la disinformazione sembra essere sintomatica di problemi sociali più profondi, piuttosto che un fattore esogeno.
1 - Mentre chi denuncia questo pericolo presuppone che le persone siano credulone e facilmente influenzabili da ciò che leggono o vedono, penso che le persone siano in realtà epistemicamente vigili - semmai troppo testarde che credulone: non cambiano mai idea!
2 - In secondo luogo, la disinformazione è relativamente rara nelle democrazie occidentali. Almeno se i ricercatori si concentrano sulla disinformazione molto chiara, come le fake news (nel senso tecnico di notizie completamente inventate), la maggior parte delle persone ne incontra poca nella propria dieta mediatica.
3 - Infine, la disinformazione predica soprattutto al coro. Cioè, a fronte di un'immagine classica di persone ordinarie che si imbattono in un video di TikTok, cadono nella trappola e cominciano a credere a cose stranissime, la ricerca suggerisce che la disinformazione si rivolge a un segmento non casuale della popolazione, caratterizzato da tratti come una visione del mondo altamente cospiratoria, una bassa fiducia nelle istituzioni e un'intensa animosità di parte. In altre parole, la disinformazione sembra essere sintomatica di problemi sociali più profondi, piuttosto che un fattore esogeno.
Questo, attenzione, non significa che i cittadini delle moderne democrazie liberali siano in grado di formare opinioni politiche accurate. I cittadini, purtroppo, sono disinformati e le ragioni del perché continueranno ad esserlo sono strutturali: complessità, invisibilità, ignoranza razionale e ragionamento motivato. Il tanto elogiato 'mercato delle idee' all'interno delle democrazie liberali funziona di fatto come un mercato delle razionalizzazioni, un'economia informativa in cui opinionisti, giornalisti, intellettuali e media competono per produrre giustificazioni delle narrazioni favorite dalle diverse tribù politiche e culturali pre-costituite. Questa è una ferita che azzoppa la democrazia facendola funzionare male ma la colpa non è certo delle fake news..