mercoledì 30 agosto 2017

Per un nuovo colonialismo

onclusione
Note:CONC@@@@@@@@@

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non poteva non sbriciolarsi non appena l’economia britannica fosse crollata sotto il peso di due guerre mondiali. La grande creditrice divenne una debitrice.
Note:LA SORTE SEGNATA DELL IMPERO

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E quanto allo slancio missionario che aveva inviato migliaia di giovani, uomini e donne, in tutto il mondo a predicare il cristianesimo e il vangelo della pulizia, anche questo si era indebolito, come si era indebolita la pratica religiosa.
Note:INDEBOLITO LO SLANCIO MISSIONARIO

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Senza la diffusione del dominio inglese in tutto il mondo, è difficile credere che le strutture del capitalismo liberale sarebbero entrate a far parte con tale successo di tante diverse realtà economiche.
Note:IL CAPITALISMO

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Gli imperi che adottarono modelli alternativi – il russo e il cinese – imposero una incalcolabile sofferenza ai popoli assoggettati.
Note:L ALTERNATIVA

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Senza l’influenza del dominio coloniale britannico, è difficile credere che le istituzioni della democrazia parlamentare sarebbero state adottate
Note:DEMOCRAZIA

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L’India, la più vasta democrazia mondiale, deve al dominio inglese più di quanto sia di moda riconoscere. Le sue scuole migliori, le università, la burocrazia, l’esercito, la stampa e il sistema parlamentare si basano su modelli inglesi
Note:INDIA

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Oggi 350 milioni di persone parlano inglese come loro prima lingua e circa 450 milioni la conoscono come seconda lingua.
Note:L ESPORTAZIONE PIÙ IMPORTANTE... LA LINGUA

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nessuno oserebbe affermare che il corso dell’Impero britannico sia stato senza colpe.
Note:SCHIAVISMO PULIZIA ETNICA...

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l’Impero è stato indubbiamente un pioniere del libero commercio, della libera circolazione dei capitali, e, con l’abolizione della schiavitù, del lavoro libero.
Note:ASPETTO POSITIVO

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una rete globale di moderne comunicazioni.
Note:cccccc

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Ha diffuso e imposto la forza della legge
Note:cccccc

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ha mantenuto una pace globale ineguagliata
Note:PACE

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le alternative al dominio inglese rappresentate dalle potenze tedesca e giapponese erano chiaramente peggiori. E senza l’Impero, non è pensabile che la Gran Bretagna sarebbe riuscita ad affrontarli con successo.
Note:GIAPPONE E GERMANIA

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politiche fortemente protezionistiche attuate dagli Stati Uniti e dall’India dopo aver ottenuto l’indipendenza,
Note:CONTROPROVA

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Nessuno si è ancora avventurato a calcolare quale possa essere stato il vantaggio complessivo per l’economia mondiale; ma che si sia trattato di un vantaggio economico e non di un costo sembra innegabile,
Note:IL LIBERO COMMERCIO IMPOSTO

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Né ci sarebbe stata tanta mobilità internazionale di forza lavoro
Note:LIBERA MIGRAZIONE

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Consideriamo anche il ruolo dell’Impero britannico nel facilitare l’esportazione di capitale nel mondo meno sviluppato.
Note:MOBILITÀ CAPITALE

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Nel 1996 soltanto il 28% degli investimenti diretti all’estero sono andati a paesi in via di sviluppo, mentre nel 1913 la percentuale era del 63.
Note:cccccccccc

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Investire in economie di questo tipo è rischioso: sono di gran lunga le più esposte a crisi economiche, sociali e politiche.
Note:cccccccc

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Per tutte queste ragioni, l’idea che l’imperialismo britannico tendesse a impoverire i paesi colonizzati sembra intrinsecamente discutibile.
Note:CONCLUSIONI

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Oggi, per esempio, il PIL pro capite in Gran Bretagna è circa ventotto volte quello dello Zambia:
Note:GB ZAMBIA

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alla fine del periodo coloniale, la differenza tra il reddito britannico e quello dello Zambia era di molto inferiore. Nel 1955 il PIL pro capite britannico era soltanto sette volte superiore a quello dello Zambia.
Note:ccccccc

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ci sono buone prove che l’imposizione di istituzioni di stile britannico abbia in genere migliorato le prospettive economiche di un paese,
Note:IMPOSIZIONE ISTITUZIONALE

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Dove gli inglesi, come gli spagnoli, conquistavano civiltà già molto sviluppate, urbanizzate, gli effetti della colonizzazione erano più frequentemente negativi, perché i colonizzatori erano tentati di abbandonarsi al saccheggio piuttosto che stabilire le loro istituzioni.
Note:CIVILTÀ AVANZATE PREESISTENTI

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Spiega anche come la Gran Bretagna sia riuscita a battere la sua rivale iberica: proprio perché, come ultima arrivata nella corsa all’impero, dovette accontentarsi di colonizzare le poco promettenti distese della Virginia e della Nuova Inghilterra, e non le città ricche di potenziale bottino del Messico e del Perú.
Note:GB E SPAGNA

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Un recente esame di quarantanove paesi ha concluso che «nei paesi dove vige la “common law” inglese gli investitori hanno la maggior protezione legale, mentre questa scende al minimo nei paesi in cui vige il codice civile francese»,
Note:IL LASCITO DELLA COMMON LAW

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elenco di misure che dovrebbe adottare un governo «ideale»
Note:ELENCO LANDES

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proprietà privata,
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libertà personale
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obbligazioni contrattuali
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governo stabile
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governo onesto
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governo moderato,
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corrispondenza, in diversi punti, a ciò che, nel diciannovesimo e ventesimo secolo, i funzionari britannici dell’India e delle colonie pensavano di fare.
Note:CORRISPONDENZA... CON PROBLEMI SUI PUNTI 2 E 5 (DEMOCRAZIA RINVIATA SINE DIE)

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Secondo studiosi di scienze politiche come Seymour Martin Lipset, i paesi che erano stati colonie britanniche avevano una possibilità notevolmente maggiore di raggiungere dopo l’indipendenza una democratizzazione durevole rispetto ai paesi dominati da altre potenze.
Note:LIPSET

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in un campione di cinquantatré paesi ex colonie britanniche, quasi la metà (ventisei) erano ancora democrazie nel 1993.
Note:FATTO

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il dominio inglese, soprattutto dove era «indiretto», incoraggiava la formazione di una élite;
Note:ÉLITE

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ha certamente promosso una crescita economica, ma i frutti di tale crescita sono stati distribuiti in modo molto ineguale.
Note:LA GLOBALIZZAZIONE MODERNA

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problemi di conflitti intestini e instabilità politica, che hanno avuto un ruolo molto importante nell’impoverimento dei paesi più poveri del globo.
Note:FRAMMENTAZIONE POLITICA INDOTTA DALLA GLOBALIZZAZION

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Nel 1946 c’erano 74 paesi indipendenti; nel 1950, 89. Nel 1995 il numero era arrivato a 192,
Note:STATI

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I piccoli paesi si formano spesso in seguito a guerre civili all’interno di una precedente realtà multietnica: la forma più comune di conflitto dal 1945.
Note:PICCOLO NON SEMPRE È BELLO

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troppo piccoli per giustificare tutti gli attributi della condizione di Stato dei quali insistono a fregiarsi: posti di frontiera, burocrazie, eccetera.
Note:cccccccc

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sebbene rimanga la più attraente tra le culture mondiali, il liberalismo economico e politico anglofono deve sempre affrontare, dall’epoca della rivoluzione iraniana, una seria minaccia da parte del fondamentalismo islamico. Nell’assenza di un impero formale, è lecito chiedersi fino a che punto la disseminazione della «civiltà» occidentale – vale a dire di quell’insieme protestante-deista-cattolico-ebraico che emana dall’America moderna – possa venir affidata senza rischi ai signori Disney e McDonald. Queste tendenze offrono la spiegazione migliore al fatto che la storia non sia «finita» con il crollo dell’Impero sovietico
Note:FONDAMENTALISMO... LA STORIA NON È FINITA

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Un nuovo imperialismo?
Note:ttttttt

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Gli esempi del Kosovo e della Sierra Leone andavano chiaramente intesi come modelli di quello che si poteva ottenere con l’intervento; il caso del Ruanda come il triste esempio delle conseguenze di un non intervento.
Note:BLAIR E IL NUOVO INTERVENTISMO

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Interventi abituali per rovesciare governi considerati «cattivi»; assistenza economica in cambio di un «buon» governo e di «sistemi commerciali, legali e finanziari corretti»;
Note:L IMPERO SOGNATO DA BLAIR

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Proprio come nel 1999 l’aviazione statunitense bombardò la Serbia in nome dei «diritti umani», così la marina britannica negli anni Quaranta dell’Ottocento compiva raid sulla costa dell’Africa occidentale e addirittura minacciava guerra al Brasile come parte della campagna per porre fine al commercio degli schiavi.
Note:PARALLELISMI

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Se gli Stati canaglia «premoderni» diventavano «troppo pericolosi perché gli Stati costituiti potessero tollerarli» ha scritto, era «possibile immaginare un imperialismo di natura difensiva», poiché «il modo più logico di affrontare il caos e quello più spesso usato in passato era la colonizzazione».
Note:NEOCOLONIZZAZIONE

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«un imperialismo di nuovo genere, un imperialismo accettabile per un mondo di diritti umani e di valori cosmopoliti
Note:cccccc

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estrapolata dal già esistente «imperialismo volontario dell’economia globale», vale a dire il potere del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale,
Note:LA NUOVA MODALITÀ IMPERIALISTA

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La realtà è che né la comunità internazionale (Blair) né l’Unione europea (Cooper) sono nella posizione di poter svolgere il ruolo di un nuovo Impero britannico. Per la semplice ragione che né l’una né l’altra hanno le risorse fiscali e militari per farlo.
Note:IDEA VELLEITARIA

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Il fardello dell’uomo bianco
Note:ttttttt

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La lezione più ovvia è che l’economia di maggior successo nel mondo – quale era la Gran Bretagna per gran parte del diciottesimo e diciannovesimo secolo – può fare molto per imporre i valori che preferisce a società tecnologicamente meno avanzate.
Note:UNA LEZIONE DELLA GB AGLI USA DI OGGI

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in teoria, mercati internazionali aperti sarebbero stati preferibili all’imperialismo, ma in pratica il libero commercio globale non si verificava e non si verifica spontaneamente.
Note:IL LIBERO MERCATO SPONTANEO È UTOPICO... BISOGNA IMPORLO

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Nel 1913 la quota britannica della produzione mondiale era l’8%: la cifra equivalente per gli Stati Uniti nel 1998 era il 22%.
Note:GLI USA SONO PIÙ RICCHI IN PROPORZIONE

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L’ipotesi, in altre parole, è un passo nella direzione della globalizzazione politica, in cui gli Stati Uniti passino da impero informale a impero formale,
Note:USA: DA IMPERO INFORMALE A IMPERO FORMALE

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Abbiamo visto che il suo impero iniziò con una rete di basi costiere e di sfere informali di influenza, come l’«impero» americano del dopo-1945. Ma minacce, reali e percepite, ai loro interessi commerciali spinsero costantemente gli inglesi alla tentazione di passare da un imperialismo informale a uno formale.
Note:COME INIZIA UN IMPERO

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Nessuno potrebbe negare l’estensione dell’impero americano informale
Note:cccccccc

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il potere imperiale britannico si basava sulla massiccia esportazione di capitali e di individui. Ma dal 1972 l’America tende a importare capitali
Note:UNA DIFFERENZA CHIAVE

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gli Stati Uniti – nati non da una guerra contro la schiavitù, come sembra suggerire Blair nel suo discorso, ma da una guerra contro l’Impero britannico – saranno sempre riluttanti a governare altri popoli.
Note:ALTRA DIFFERENZA: MENTALITÁ ANTI IMPERIALISTA

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gli Stati Uniti si sono – lo ammettano o no – assunti una sorta di fardello globale, come insisteva Kipling. Sono convinti di avere la responsabilità non soltanto di fare la guerra al terrorismo e agli Stati canaglia, ma anche di diffondere oltremare i vantaggi del capitalismo e della democrazia.
Note:IL FARDELLO USA

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l’Impero britannico, l’impero americano agisce sempre nel nome della libertà, anche quando a dominare è palesemente il suo interesse nazionale.
Note:EGOISMO E BENESSERE GLOBALE

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Ma è un impero privo dello slancio di esportare il proprio capitale, la propria gente e la propria cultura in quelle zone arretrate che ne hanno più urgente bisogno e che, se trascurate, costituiranno la maggiore minaccia alla sua sicurezza. È, in breve, un impero che non osa chiamarsi tale.
IL FRENO