onclusione
Note:CONC@@@@@@@@@
Note:CONC@@@@@@@@@
Yellow highlight | Location: 5,877
non poteva non sbriciolarsi non appena l’economia britannica fosse crollata sotto il peso di due guerre mondiali. La grande creditrice divenne una debitrice.
Note:LA SORTE SEGNATA DELL IMPERO
Note:LA SORTE SEGNATA DELL IMPERO
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E quanto allo slancio missionario che aveva inviato migliaia di giovani, uomini e donne, in tutto il mondo a predicare il cristianesimo e il vangelo della pulizia, anche questo si era indebolito, come si era indebolita la pratica religiosa.
Note:INDEBOLITO LO SLANCIO MISSIONARIO
Note:INDEBOLITO LO SLANCIO MISSIONARIO
Yellow highlight | Location: 5,885
Senza la diffusione del dominio inglese in tutto il mondo, è difficile credere che le strutture del capitalismo liberale sarebbero entrate a far parte con tale successo di tante diverse realtà economiche.
Note:IL CAPITALISMO
Note:IL CAPITALISMO
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Gli imperi che adottarono modelli alternativi – il russo e il cinese – imposero una incalcolabile sofferenza ai popoli assoggettati.
Note:L ALTERNATIVA
Note:L ALTERNATIVA
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Senza l’influenza del dominio coloniale britannico, è difficile credere che le istituzioni della democrazia parlamentare sarebbero state adottate
Note:DEMOCRAZIA
Note:DEMOCRAZIA
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L’India, la più vasta democrazia mondiale, deve al dominio inglese più di quanto sia di moda riconoscere. Le sue scuole migliori, le università, la burocrazia, l’esercito, la stampa e il sistema parlamentare si basano su modelli inglesi
Note:INDIA
Note:INDIA
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Oggi 350 milioni di persone parlano inglese come loro prima lingua e circa 450 milioni la conoscono come seconda lingua.
Note:L ESPORTAZIONE PIÙ IMPORTANTE... LA LINGUA
Note:L ESPORTAZIONE PIÙ IMPORTANTE... LA LINGUA
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nessuno oserebbe affermare che il corso dell’Impero britannico sia stato senza colpe.
Note:SCHIAVISMO PULIZIA ETNICA...
Note:SCHIAVISMO PULIZIA ETNICA...
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l’Impero è stato indubbiamente un pioniere del libero commercio, della libera circolazione dei capitali, e, con l’abolizione della schiavitù, del lavoro libero.
Note:ASPETTO POSITIVO
Note:ASPETTO POSITIVO
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una rete globale di moderne comunicazioni.
Note:cccccc
Note:cccccc
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Ha diffuso e imposto la forza della legge
Note:cccccc
Note:cccccc
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ha mantenuto una pace globale ineguagliata
Note:PACE
Note:PACE
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le alternative al dominio inglese rappresentate dalle potenze tedesca e giapponese erano chiaramente peggiori. E senza l’Impero, non è pensabile che la Gran Bretagna sarebbe riuscita ad affrontarli con successo.
Note:GIAPPONE E GERMANIA
Note:GIAPPONE E GERMANIA
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politiche fortemente protezionistiche attuate dagli Stati Uniti e dall’India dopo aver ottenuto l’indipendenza,
Note:CONTROPROVA
Note:CONTROPROVA
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Nessuno si è ancora avventurato a calcolare quale possa essere stato il vantaggio complessivo per l’economia mondiale; ma che si sia trattato di un vantaggio economico e non di un costo sembra innegabile,
Note:IL LIBERO COMMERCIO IMPOSTO
Note:IL LIBERO COMMERCIO IMPOSTO
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Né ci sarebbe stata tanta mobilità internazionale di forza lavoro
Note:LIBERA MIGRAZIONE
Note:LIBERA MIGRAZIONE
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Consideriamo anche il ruolo dell’Impero britannico nel facilitare l’esportazione di capitale nel mondo meno sviluppato.
Note:MOBILITÀ CAPITALE
Note:MOBILITÀ CAPITALE
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Nel 1996 soltanto il 28% degli investimenti diretti all’estero sono andati a paesi in via di sviluppo, mentre nel 1913 la percentuale era del 63.
Note:cccccccccc
Note:cccccccccc
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Investire in economie di questo tipo è rischioso: sono di gran lunga le più esposte a crisi economiche, sociali e politiche.
Note:cccccccc
Note:cccccccc
Yellow highlight | Location: 5,933
Per tutte queste ragioni, l’idea che l’imperialismo britannico tendesse a impoverire i paesi colonizzati sembra intrinsecamente discutibile.
Note:CONCLUSIONI
Note:CONCLUSIONI
Yellow highlight | Location: 5,935
Oggi, per esempio, il PIL pro capite in Gran Bretagna è circa ventotto volte quello dello Zambia:
Note:GB ZAMBIA
Note:GB ZAMBIA
Yellow highlight | Location: 5,937
alla fine del periodo coloniale, la differenza tra il reddito britannico e quello dello Zambia era di molto inferiore. Nel 1955 il PIL pro capite britannico era soltanto sette volte superiore a quello dello Zambia.
Note:ccccccc
Note:ccccccc
Yellow highlight | Location: 5,944
ci sono buone prove che l’imposizione di istituzioni di stile britannico abbia in genere migliorato le prospettive economiche di un paese,
Note:IMPOSIZIONE ISTITUZIONALE
Note:IMPOSIZIONE ISTITUZIONALE
Yellow highlight | Location: 5,946
Dove gli inglesi, come gli spagnoli, conquistavano civiltà già molto sviluppate, urbanizzate, gli effetti della colonizzazione erano più frequentemente negativi, perché i colonizzatori erano tentati di abbandonarsi al saccheggio piuttosto che stabilire le loro istituzioni.
Note:CIVILTÀ AVANZATE PREESISTENTI
Note:CIVILTÀ AVANZATE PREESISTENTI
Yellow highlight | Location: 5,950
Spiega anche come la Gran Bretagna sia riuscita a battere la sua rivale iberica: proprio perché, come ultima arrivata nella corsa all’impero, dovette accontentarsi di colonizzare le poco promettenti distese della Virginia e della Nuova Inghilterra, e non le città ricche di potenziale bottino del Messico e del Perú.
Note:GB E SPAGNA
Note:GB E SPAGNA
Yellow highlight | Location: 5,953
Un recente esame di quarantanove paesi ha concluso che «nei paesi dove vige la “common law” inglese gli investitori hanno la maggior protezione legale, mentre questa scende al minimo nei paesi in cui vige il codice civile francese»,
Note:IL LASCITO DELLA COMMON LAW
Note:IL LASCITO DELLA COMMON LAW
Yellow highlight | Location: 5,962
elenco di misure che dovrebbe adottare un governo «ideale»
Note:ELENCO LANDES
Note:ELENCO LANDES
Yellow highlight | Location: 5,963
proprietà privata,
Yellow highlight | Location: 5,964
libertà personale
Yellow highlight | Location: 5,965
obbligazioni contrattuali
Yellow highlight | Location: 5,965
governo stabile
Yellow highlight | Location: 5,966
governo onesto
Yellow highlight | Location: 5,967
governo moderato,
Yellow highlight | Location: 5,968
corrispondenza, in diversi punti, a ciò che, nel diciannovesimo e ventesimo secolo, i funzionari britannici dell’India e delle colonie pensavano di fare.
Note:CORRISPONDENZA... CON PROBLEMI SUI PUNTI 2 E 5 (DEMOCRAZIA RINVIATA SINE DIE)
Note:CORRISPONDENZA... CON PROBLEMI SUI PUNTI 2 E 5 (DEMOCRAZIA RINVIATA SINE DIE)
Yellow highlight | Location: 5,973
Secondo studiosi di scienze politiche come Seymour Martin Lipset, i paesi che erano stati colonie britanniche avevano una possibilità notevolmente maggiore di raggiungere dopo l’indipendenza una democratizzazione durevole rispetto ai paesi dominati da altre potenze.
Note:LIPSET
Note:LIPSET
Yellow highlight | Location: 5,977
in un campione di cinquantatré paesi ex colonie britanniche, quasi la metà (ventisei) erano ancora democrazie nel 1993.
Note:FATTO
Note:FATTO
Yellow highlight | Location: 5,978
il dominio inglese, soprattutto dove era «indiretto», incoraggiava la formazione di una élite;
Note:ÉLITE
Note:ÉLITE
Yellow highlight | Location: 5,985
ha certamente promosso una crescita economica, ma i frutti di tale crescita sono stati distribuiti in modo molto ineguale.
Note:LA GLOBALIZZAZIONE MODERNA
Note:LA GLOBALIZZAZIONE MODERNA
Yellow highlight | Location: 5,986
problemi di conflitti intestini e instabilità politica, che hanno avuto un ruolo molto importante nell’impoverimento dei paesi più poveri del globo.
Note:FRAMMENTAZIONE POLITICA INDOTTA DALLA GLOBALIZZAZION
Note:FRAMMENTAZIONE POLITICA INDOTTA DALLA GLOBALIZZAZION
Yellow highlight | Location: 6,001
Nel 1946 c’erano 74 paesi indipendenti; nel 1950, 89. Nel 1995 il numero era arrivato a 192,
Note:STATI
Note:STATI
Yellow highlight | Location: 6,005
I piccoli paesi si formano spesso in seguito a guerre civili all’interno di una precedente realtà multietnica: la forma più comune di conflitto dal 1945.
Note:PICCOLO NON SEMPRE È BELLO
Note:PICCOLO NON SEMPRE È BELLO
Yellow highlight | Location: 6,007
troppo piccoli per giustificare tutti gli attributi della condizione di Stato dei quali insistono a fregiarsi: posti di frontiera, burocrazie, eccetera.
Note:cccccccc
Note:cccccccc
Yellow highlight | Location: 6,009
sebbene rimanga la più attraente tra le culture mondiali, il liberalismo economico e politico anglofono deve sempre affrontare, dall’epoca della rivoluzione iraniana, una seria minaccia da parte del fondamentalismo islamico. Nell’assenza di un impero formale, è lecito chiedersi fino a che punto la disseminazione della «civiltà» occidentale – vale a dire di quell’insieme protestante-deista-cattolico-ebraico che emana dall’America moderna – possa venir affidata senza rischi ai signori Disney e McDonald. Queste tendenze offrono la spiegazione migliore al fatto che la storia non sia «finita» con il crollo dell’Impero sovietico
Note:FONDAMENTALISMO... LA STORIA NON È FINITA
Note:FONDAMENTALISMO... LA STORIA NON È FINITA
Yellow highlight | Location: 6,015
Un nuovo imperialismo?
Note:ttttttt
Note:ttttttt
Yellow highlight | Location: 6,022
Gli esempi del Kosovo e della Sierra Leone andavano chiaramente intesi come modelli di quello che si poteva ottenere con l’intervento; il caso del Ruanda come il triste esempio delle conseguenze di un non intervento.
Note:BLAIR E IL NUOVO INTERVENTISMO
Note:BLAIR E IL NUOVO INTERVENTISMO
Yellow highlight | Location: 6,038
Interventi abituali per rovesciare governi considerati «cattivi»; assistenza economica in cambio di un «buon» governo e di «sistemi commerciali, legali e finanziari corretti»;
Note:L IMPERO SOGNATO DA BLAIR
Note:L IMPERO SOGNATO DA BLAIR
Yellow highlight | Location: 6,048
Proprio come nel 1999 l’aviazione statunitense bombardò la Serbia in nome dei «diritti umani», così la marina britannica negli anni Quaranta dell’Ottocento compiva raid sulla costa dell’Africa occidentale e addirittura minacciava guerra al Brasile come parte della campagna per porre fine al commercio degli schiavi.
Note:PARALLELISMI
Note:PARALLELISMI
Yellow highlight | Location: 6,055
Se gli Stati canaglia «premoderni» diventavano «troppo pericolosi perché gli Stati costituiti potessero tollerarli» ha scritto, era «possibile immaginare un imperialismo di natura difensiva», poiché «il modo più logico di affrontare il caos e quello più spesso usato in passato era la colonizzazione».
Note:NEOCOLONIZZAZIONE
Note:NEOCOLONIZZAZIONE
Yellow highlight | Location: 6,062
«un imperialismo di nuovo genere, un imperialismo accettabile per un mondo di diritti umani e di valori cosmopoliti
Note:cccccc
Note:cccccc
Yellow highlight | Location: 6,064
estrapolata dal già esistente «imperialismo volontario dell’economia globale», vale a dire il potere del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale,
Note:LA NUOVA MODALITÀ IMPERIALISTA
Note:LA NUOVA MODALITÀ IMPERIALISTA
Yellow highlight | Location: 6,076
La realtà è che né la comunità internazionale (Blair) né l’Unione europea (Cooper) sono nella posizione di poter svolgere il ruolo di un nuovo Impero britannico. Per la semplice ragione che né l’una né l’altra hanno le risorse fiscali e militari per farlo.
Note:IDEA VELLEITARIA
Note:IDEA VELLEITARIA
Yellow highlight | Location: 6,083
Il fardello dell’uomo bianco
Note:ttttttt
Note:ttttttt
Yellow highlight | Location: 6,083
La lezione più ovvia è che l’economia di maggior successo nel mondo – quale era la Gran Bretagna per gran parte del diciottesimo e diciannovesimo secolo – può fare molto per imporre i valori che preferisce a società tecnologicamente meno avanzate.
Note:UNA LEZIONE DELLA GB AGLI USA DI OGGI
Note:UNA LEZIONE DELLA GB AGLI USA DI OGGI
Yellow highlight | Location: 6,088
in teoria, mercati internazionali aperti sarebbero stati preferibili all’imperialismo, ma in pratica il libero commercio globale non si verificava e non si verifica spontaneamente.
Note:IL LIBERO MERCATO SPONTANEO È UTOPICO... BISOGNA IMPORLO
Note:IL LIBERO MERCATO SPONTANEO È UTOPICO... BISOGNA IMPORLO
Yellow highlight | Location: 6,090
Nel 1913 la quota britannica della produzione mondiale era l’8%: la cifra equivalente per gli Stati Uniti nel 1998 era il 22%.
Note:GLI USA SONO PIÙ RICCHI IN PROPORZIONE
Note:GLI USA SONO PIÙ RICCHI IN PROPORZIONE
Yellow highlight | Location: 6,096
L’ipotesi, in altre parole, è un passo nella direzione della globalizzazione politica, in cui gli Stati Uniti passino da impero informale a impero formale,
Note:USA: DA IMPERO INFORMALE A IMPERO FORMALE
Note:USA: DA IMPERO INFORMALE A IMPERO FORMALE
Yellow highlight | Location: 6,099
Abbiamo visto che il suo impero iniziò con una rete di basi costiere e di sfere informali di influenza, come l’«impero» americano del dopo-1945. Ma minacce, reali e percepite, ai loro interessi commerciali spinsero costantemente gli inglesi alla tentazione di passare da un imperialismo informale a uno formale.
Note:COME INIZIA UN IMPERO
Note:COME INIZIA UN IMPERO
Yellow highlight | Location: 6,103
Nessuno potrebbe negare l’estensione dell’impero americano informale
Note:cccccccc
Note:cccccccc
Yellow highlight | Location: 6,111
il potere imperiale britannico si basava sulla massiccia esportazione di capitali e di individui. Ma dal 1972 l’America tende a importare capitali
Note:UNA DIFFERENZA CHIAVE
Note:UNA DIFFERENZA CHIAVE
Yellow highlight | Location: 6,114
gli Stati Uniti – nati non da una guerra contro la schiavitù, come sembra suggerire Blair nel suo discorso, ma da una guerra contro l’Impero britannico – saranno sempre riluttanti a governare altri popoli.
Note:ALTRA DIFFERENZA: MENTALITÁ ANTI IMPERIALISTA
Note:ALTRA DIFFERENZA: MENTALITÁ ANTI IMPERIALISTA
Yellow highlight | Location: 6,123
gli Stati Uniti si sono – lo ammettano o no – assunti una sorta di fardello globale, come insisteva Kipling. Sono convinti di avere la responsabilità non soltanto di fare la guerra al terrorismo e agli Stati canaglia, ma anche di diffondere oltremare i vantaggi del capitalismo e della democrazia.
Note:IL FARDELLO USA
Note:IL FARDELLO USA
Yellow highlight | Location: 6,126
l’Impero britannico, l’impero americano agisce sempre nel nome della libertà, anche quando a dominare è palesemente il suo interesse nazionale.
Note:EGOISMO E BENESSERE GLOBALE
Note:EGOISMO E BENESSERE GLOBALE
Yellow highlight | Location: 6,138
Ma è un impero privo dello slancio di esportare il proprio capitale, la propria gente e la propria cultura in quelle zone arretrate che ne hanno più urgente bisogno e che, se trascurate, costituiranno la maggiore minaccia alla sua sicurezza. È, in breve, un impero che non osa chiamarsi tale.
IL FRENO
IL FRENO