Tanto per farla finita con il DSM:
"L’ APA (American Psychiatric Association) nel 1973 votò per togliere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. La procedura rappresenta bene uno spaccato della disciplina. La scienza medica intorno all’omosessualità non era nel frattempo cambiata, non erano nemmeno subentrati nuovi test empirici che falsificavano i vecchi. Invece, cio’ che era cambiato era il giudizio morale di un certo numero di psichiatri associati – o meglio la loro volontà di esprimere un giudizio morale negativo a fronte dell’attivismo per i diritti gay. Robert Spitzer, allora a capo del “Nomenclature Committee of the American Psychiatric Association”, era personalità particolarmente incline a mettere i doveri di “inclusione sociale” davanti alle evidenze scientifiche. Quando gli fu chiesto se avessero considerato anche la possibilità di rivedere la posizione di feticismo e voyerismo dai manuali, rispose: “ non abbiamo considerato a fondo questi problemi, forse perché feticisti e guardoni non hanno movimenti organizzati che ci abbiano messo sotto pressione”. Quindi, anche se il consenso sulle pratiche omosessuali non mutò, l’etichetta di “malattia” avrebbe figurato come un giudizio morale mascherato anzichè una libera valutazione scientifica e diagnosi medica, si decise quindi di rimuoverla…"
Ronald Bayer: 1981, Homosexuality and American Psychiatry, Basic Books