sabato 28 gennaio 2017

Figlio-Padrone

Un tempo, in famiglia, era il papà che portava i pantaloni.
Successivamente, la mamma entrò di diritto nella "cabina di comando" (di fatto c’era già da tempo).
Oggi, entrambi si ritrovano sfrattati, sono i bimbi che dettano l'agenda familiare.
Come è potuto accadere?
Sebastian Galiani, Matthew Staigerel e Gustavo Torrens hanno una teoria singolare che espongono nell'articolo "When Children Rule: Parenting in Modern Families" (solo a pagamento).
È un'idea che mette al centro la competizione familiare...
... The key intuition is that the rise in relative earnings of wives increased competition between spouses for the love and affection of their children while the decline in family size reduced competition between children for resources from their parents...
Tra i coniugi – sempre più simili  anche dal punto di vista economico - cresce la competizione per accaparrarsi l'affetto della prole.
Tra i figli - oggi con sempre meno fratelli - diminuisce la competizione per accaparrarsi l’affetto e le risorse elargite dai genitori.
Ebbene, l’effetto combinato delle due cose consegnerebbe lo scettro del potere familiare nelle mani dei pargoli, che impuniti non si peritano di tirar fuori le unghiette e dettar legge.
***
Bè, vera o no, un'idea del genere non l'avevo proprio mai sentita. Ha il merito di essere coerente e rispettare il timing di vari fenomeni sociali, il che la rende rispettabile. Anche se, detto francamente –unghiette ninja a parte - non riesco del tutto a confermarla con il ricorso all'introspezione.
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(la marghe fa capricci in centro)