Difficile periodare adeguatamente quando si dispone di alfabeti con poche lettere quali sono quelli a disposizione di chi urla.
Eppure, a volte, il miracolo si compie.
Lui, Mats Gustafsson, è forse il miglior “urlatore” sulla piazza (suona il sax - scrostato) e qui si esibisce con un power trio veramente “power”.
Strazio, ruggito, ottusità, autismo… l’ urlo di Mats riesce a calibrarsi con inattesa perizia reggendo bene anche le lunghe durate.
Potrebbe deliziare il jezzofilo più esigente così come il Behring Breivik di turno quando si reca in missione.
Genealogia: Albert Ayler, Gato Barbieri, Peter Brotzman, Peter Hollinger
Fire – You like me five minutes ago
Matt in un video della strana tournée con Ex… in qualche cinemino strapieno senza uscite di sicurezza nel profondo dell’ Africa nera a suonare un punk indigesto ibridato con lo sciamanesimi. L’ ingenuo pubblico sembra gradire stemperando la rabbia dei suoni con larghi sorrisi e scapperamenti.