venerdì 4 novembre 2011

Mr. 7 miliardi

L’ altro giorno è nato il settemiliardesimo abitante della terra.

E’ un bambino fortunato poiché è nato in un posto, il nostro pianeta, che non è mai stato ricco come lo è ora.

Mr. 6 miliardi nacque in una casa al confronto molto più povera. E ancora peggio andò per Mr 5 miliardi. Poverissimo, poi, il mondo che accolse Mr. 4 miliardi. Se volete vado avanti.

Speriamo che nasca al più presto Mr 8 miliardi: a quanto pare i bambini portano fortuna e più ne nascono meglio stiamo tutti.

Forse perché è la gente che risolve i problemi e più gente c’ è più problemi si risolvono.

L’ economista di Harvard Michael Kremer è arrivato alla conclusione che la crescita demografica stimola il progresso tecnologico, il progresso tecnologico stimola la crescita economica e – tanto per chiudere il circolo virtuoso- la crescita economica stimola quella demografica.

Fateci caso: se la popolazione mondiale raddoppiasse raddoppierebbero gli individui geniali.

E gli individui geniali non sono una manna solo per i vicini, sono dei tipi che risolvono d’ amblé problemi che toccano un po’ tutti.

I geni, poi, si ispirano reciprocamente e raddoppiarne la presenza quadruplica il loro rendimento. Forse il genio è perfino un po’ “contagioso”. Pensiamo solo alla concentrazione di genio artistico nell’ Italia rinascimentale (leggere Charles Murray, subito!).

La voglia di risolvere certi problemi, aggiungo giusto per Erode/Sartori, viene solo se siamo in tanti: le importanti innovazioni della rivoluzione industriale non sono state implementate finché il bacino di utenza potenziale non è cresciuto a sufficienza. Non me lo invento io, due studiosi della Federal Reserve di Richmond hanno pubblicato il loro studio su una rivista non patinata (leggere l’ AER, subito!).

L’ unica notizia triste è che se tutto quanto ho detto è vero, allora i bambini sono il contrario dell’ inquinamento; cio’ significherebbe che mancano gli incentivi giusti per farne nascere a sufficienza: chi inquina riversa i costi sugli altri, e quindi ci dà dentro più che puo’; ma chi fa bambini riversa benefici sugli altri, e quindi non ci darà mai dentro abbastanza.