giovedì 2 luglio 2009
La fine di un modello.
La destra liberale ha sempre speculato sulle falle di quel modello. Questa fine viene ora proclamata anche "da sinistra". Con l' accortezza di aggiungere che da vent' anni la Svezia è essenzialmente un paese neo-liberista: la socialdemocrazia aveva già fatto bancarotta all' inizio degli anni novanta e si era cambiata pagina.
Io la penso così: la Svezia si è dotata di un welfare molto esteso, e la pagato carissimo! Per non rinuciarvi e poterselo permettere ha adottato ricette iperliberiste in molti campi (scuole private, pensioni private, strade private, licenziamenti in tronco, fiscalità di favore...).
Tipica conclusione della scienza triste: nessun pasto è gratis, i pranzi luculliani poi costano un occhio della testa.
mercoledì 1 luglio 2009
Il canovaccio di FZ
Lo profetizza FZ tracciando un canovaccio che si ripete:
1. I profeti di sventura annunciano la Fine.
2. Come orologi fermi che una volta al giorno segnano l' ora giusta, capita che c' azzecchino.
3. Nel pieno della buriana invocano riforme radicali affinchè nulla sia più come prima.
4. Le loro ricette vengono trascurate e si riparte recuperando presto il terreno perduto.
1987-1997-1998-2000-2008... sempre la stessa storia.
Consider our track record over the past 20 years, starting with the stock-market crash of 1987, when on Oct. 19 the Dow Jones lost 23 percent, the largest one-day loss in its history. The legendary economist John Kenneth Galbraith wrote that he just hoped that the coming recession wouldn't prove as painful as the Great Depression. It turned out to be a blip on the way to an even bigger, longer boom. Then there was the 1997 East Asian crisis, during the depths of which Paul Krugman wrote in a Fortune cover essay, "Never in the course of economic events—not even in the early years of the Depression—has so large a part of the world economy experienced so devastating a fall from grace." He went on to argue that if Asian countries did not adopt his radical strategy—currency controls—"we could be looking at?.?.?.?the kind of slump that 60 years ago devastated societies, destabilized governments, and eventually led to war." Only one Asian country instituted currency controls, and partial ones at that. All rebounded within two years.
Each crisis convinced observers that it signaled the end of some new, dangerous feature of the economic landscape. But often that novelty accelerated in the years that followed. The 1987 crash was said to be the product of computer trading, which has, of course, expanded dramatically since then. The East Asian crisis was meant to end the happy talk about "emerging markets," which are now at the center of world growth. The collapse of Long-Term Capital Management in 1998—which then–Treasury secretary Robert Rubin described as "the worst financial crisis in 50 years"—was meant to be the end of hedge funds, which then massively expanded. The technology bubble's bursting in 2000 was supposed to put an end to the dreams of oddball Internet startups. Goodbye, Pets.com; hello, Twitter. Now we hear that this crisis is the end of derivatives. Let's see. Robert Shiller, one of the few who predicted this crash almost exactly—and the dotcom bust as well—argues that in fact we need more derivatives to make markets more stable.
Sempre la stessa storia tranne che nel 1929. Lì con FDR ci fu una reazione radicale che tentò di mutare il paradigma. E mal ce ne incolse: ci volle un quarto di secolo e una guerra mondiale per uscire dal pantano di quelle riforme mortifere.
Chi ha vinto il dibattito?
Forse avremo una vaga idea tra qualche anno.
Nel frattempo la cosa migliore è misurare l' "ad hominem index".
Extra Ecclesiam nulla salus
Ammetto di non conoscere i pronunciamenti ufficiali, ne tento una per mio conto ispirandomi alla visione di un ateo, Robert Wright, non sempre condivisibile ma molto "insightful" sui temi religiosi.
Wright argues that each of the major Abrahamic faiths has been forced toward moral growth as it found itself interacting with other faiths on a multinational level, and that this expansion of the moral imagination reflects “a higher purpose, a transcendent moral order.”
Il Cattolico non è preso in contropiede dall' idea di un Dio che evolve: la Chiesa esiste anche per incarnare e testimoniare le trasformazioni del Dio che professa e che cresce dentro di lei guidandola. Una crescita che emerge dal continuo e fruttuoso scambio con l' ambiente circostante.
C' è dunque un "fuori" dalla Chiesa destinato a diventare - trasformato - un "dentro" la Chiesa. Chi, stando fuori senza colpe, è portatore di un dono che la Chiesa assimilerà nello scambio, non penso abbia la salvezza piena pregiudicata.
Ritirate discrete
martedì 30 giugno 2009
MIT's unscientific, catastrophic climate forecast
L' ultima mossa
Un incontro
lunedì 29 giugno 2009
La cultura dei quiz
D' altronde la valutazione qualitativa espressa dagli insegnanti si presta ad obiezioni insuperabili: chi controlla i controllori laddove non c' è concorrenza?
Che fare? Si potrebbe passare ai fatti instaurando una competizione tra i sostenitori dei due approcci: quale valutazione è più predittiva del rendimento universitario futuro dell' allievo, il SAT o la valutazione finale della scuola superiore così come è espressa dagli insegnanti?
Non conosco l' esito, mi insospettisce però che all' atto dell' ammissione, le varie Università diano sempre più peso al SAT. Perchè dovrebbero farlo se ci fossero responsi più affidabili.
Ci sono poi studi che confermano il maggiore potere predittivo dei giudizi quantitativi.
fare riferimento all' Università è buona cosa? Fortunatamente la reputazione di un' Università è un asset non trascurabile, anche perchè agiscono in ambito più competitivo e più interconnesso con il mondo del lavoro.
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Le discussioni in questo ambito sono interminabili. Sarebbe bene non proseguirle allo sfinimento finchè chi è coinvolto non motivi il rifiuto ad accettare scommesse quale quella di cui sopra
Troppo razionale per essere sano.
One group that does not value perceived losses differently than gains are individuals with autism, a disorder characterized by problems with social interaction. When tested, autistics often demonstrate strict logic when balancing gains and losses, but this seeming rationality may itself denote abnormal behavior. "Adhering to logical, rational principles of ideal economic choice may be biologically unnatural," says Colin F. Camerer, a professor of behavioral economics at Caltech
Quando all' autismo potrà subentrare un più tranquillizzante: "ragionare con la propria testa"?
Keynes non ha più le carte in regola
Keynes sembrava avere le carte in regola, ma poi arriva quel guastafeste di Scott Sumner a toglierle di mano...
“In early 1920, he [Keynes] set up a syndicate, with his brother, some of the Bloomsbury circle, and a financier friend from the City of London. By the end of April 1920, they had made a further $80,000. Then suddenly, in the space of 4 weeks, a spasm of optimism about Germany briefly drove the declining currencies back up, wiping out their entire capital. Keynes found himself on the verge of bankruptcy and had to be bailed out by his tolerant father. Nevertheless, propped up by his indulgent family and by a loan from the coolly acute financier Sir Ernest Cassel, he persevered in his speculation” Translation, without help from his rich daddy and rich friends, this cocky, arrogant, smart-aleck would have fallen on his face, ended up digging ditches somewhere and we would never have heard of him. But he did have a rich daddy, who bailed him out.... Don’t anyone write in and tell me that Keynes made lots of other good investments, because if you’ve got a rich backstop, none of that matters.
La Libertà in cerca della sua sorellina.
1. La Libertà è intimimamente legata alla Verità. L' allucinato che segue le sue chimere non puo' per questo dirsi libero.
2. Libertà è fare tutto cio' che si vuole senza che gli altri interferiscano.
Il secondo approccio non individua dei valori, e io lo preferisco. Tutti capiscono e si dispongono al dialogo, non solo chi condivide con me una certa nozione di Verità.
Inoltre, si evita il tiro alla fune: la discussione si fa subito meno retorica poichè non si tratta più di accaparrarsi un valore, bensì di attribuirgli dei limiti.
Il mio limite preferito è questo: ciscuno di noi nasce con pari diritti inviolabili (vogliamo chiamarli naturali?). Sarebbe bene che questi diritti siano pochi, in modo da lasciare più spazio possibile alla discussione. Sarebbe ancora meglio se ne esistesse uno solo.
Fortunatamente c' è un diritto che risponde a questa caratteristica e, oltre ad essere evidente, massimizza la libertà: è il diritto di proprietà.
Ciascuno di noi puo' ben dirsi proprietario del proprio carpo fin dalla nascita. Quale persona di buon senso lo negherebbe?
Oltretutto, il diritto di proprietà massimizza la libertà di scelta poichè è un diritto assoluto, ovvero: non stabilisce a priori relazioni con gli altri lasciando che sia solo il consenso reciproco a plasmarle.
Il binomio fruttuoso non è dunque Libertà e Verità, bensì Libertà e Proprietà. Solo le ultime due sono consanguinee.
Davide mi ha criticato bollando il mio approcco come "misero". Non so bene cosa intendere con l' aggettivo "misero", anche se lo posso intuire e, in parte, essere d' accordo.
Penso comunque che la Libertà così intesa si riscatti a posteriori, quando diventa uno strumento di ricerca della Verità. pensiamo solo alle scienze. E magari approda a quelle verità che noi, per un eccesso di zelo, avevamo bruciato ponendole a priori e pregiudicando il consenso di molti.
P.S. Le distanze tra 1. e 2. forse non sono così abissali, perlomeno quando 1. sfocia nella verità dei Comandamenti. Fateci caso, se si eccettuano i comandamenti legati ai "desideri", tutti gli altri possono essere considerati una parafrasi del diritto di proprietà.
domenica 28 giugno 2009
sabato 27 giugno 2009
Per tutti i colpi che mancano
Avanti così...
Saperi oscurati
How about this: growth isn't a mystery. By and large, we know what works and what doesn't. Corruption doesn't work well, property rights do. Globalization is working everywhere it is allowed. Protectionism is a disaster, in the long term and usually before. Democracy, unfortunately, seems insignificant in promoting growth, but free markets are essential. And, as every young American RTS playing teen knows, technology wins. And as almost every great innovator attests, entrepreneurship equals technology
Senza il "cattivo" nessuna storia puo' essere raccontata.
Prendiamo l' adagio secondo cui "non si trovano due economisti che la pensino nella stessa maniera". Ma questo significa guardare al dibattito attraverso uno specchio deformante. Facendo ordine si scopre che: le loro idee sono molto simili. Non solo: queste idee si differenziano parecchio da quelle dell' uomo della strada. E' una differenza che in questo campo corrobora la conclusione:"The experts are right, the public is wrong".
Altra materia dove ci si accapiglia in continuazione: come favorire lo sviluppo dei paesi poveri. Nella battaglia quotidiana delle idee va perso cio' che ormai sappiamo con certezza - è moltissimo! -, e che passa sotto silenzio facendo sembrare queste questioni eterne quando invece registrano sostanziali progressi:
How about this: growth isn't a mystery. By and large, we know what works and what doesn't. Corruption doesn't work well, property rights do. Globalization is working everywhere it is allowed. Protectionism is a disaster, in the long term and usually before. Democracy, unfortunately, seems insignificant in promoting growth, but free markets are essential. And, as every young American RTS playing teen knows, technology wins. And as almost every great innovator attests, entrepreneurship equals technology
The experts are right, the public is wrong.
giovedì 25 giugno 2009
Vota il teorema del secolo
1. Teorema di Nash (o dell' equilibrio): tra parti razionali in inconflitto esiste un equilibrio strategico che comunque non coincide sempre con l' equilibrio ottimale.
2. Teorema di Godel (o dell' incompletezza): ogni linguaggio coerente e sufficientemente complesso è sprovvisto di una fondazione logica (contiene proposizioni indecidibili).
3. Teorema di Coase (o della distribuzione casuale dei diritti): dove i diritti sono trasferibili senza costi, l' attribuzione iniziale degli stessi è indifferente.
4. Teorema di Arrow (o dell' impossibilità): non esiste un sistema elettorale che garantisca l' elezione del candidato preferito dalla maggioranza.
5. Teorema di Aumann (o del disaccordo impossibile): dopo una discussione dai tempi finiti, due interlocutori onesti e ragionevoli saranno d' accordo su tutto.
6. Teorema di Quine (o dell' empirismo radicale): non ha senso distinguere le proposizioni sintetiche da quelle analitiche.
7. Teorema di Braess (o delle strade): a parità di volumi di traffico, aprire una nuova via in un sistema stradale puo' portare ingorghi crescenti.
8. Folk theorem (Aumann): l' esito di una strategia altruistica in un gioco spot è il medesimo rispetto a quello ottenuto da una strategia egoistica in un gioco ripetuto.
Personalmente voto 3 con una certa convinzione. E' sorprendente e controintuitivo. E poi ha avuto un' utilità non indifferente che fa capolino in quasi tutte le questioni rilevanti della modernità e della convivenza. Come se non bastasse, toglie il "diritto" dalle mani dei giuristi per renderlo più comprensibile e razionale. Anche i piani di studi delle facoltà di giurisprudenza si sono adeguati. Un' altra categoria spiazzata sono i moralisti.
2 è geniale e ha risolto una lunga diatriba tra i logici-matematici, senza però influire granchè altrove. Resta comunque una formulazione di concetti abbastanza intuitivi e già prima si agiva un po' come se fosse valido.
1 è senz' altro il frutto di una "beautiful mind" ma nella conclusione negativa mi sembra un caso speciale di 3.
4 è molto bello e ideale per fare "giochini sorprendenti", ma vale quanto detto per 2.
5 sorprende, ma la vita continua come prima. 6 è eludibile: chiameremo "verità naturali" cio' che prima chiamavamo "verità a priori".
Notata la prevalenza di economisti-matematici? E' un regalino per Davide. Comunque la lista è allungabile (previa motivazione)
mercoledì 24 giugno 2009
Quota ottanta arrivò una mattina
Il senso religioso testato dal dott. Newcomb
Recentemente hanno conosciuto il dott. Newcomb, un tipo curioso che studiando i cervelli riesce sistematicamente a prevedere le scelte dei due ragazzi. I due all' inizio non potevano credere ad una cosa del genere, ma in seguito hanno toccato con mano questa capacità e si sono arresi all' evidenza. Ora sono sempre nei paraggi del laboratorio di Newcomb e tempestano di domande il dottore per carpirne il segreto o quantomeno per avere lumi.
Ma anche il dott. Newcomb nutre una sua curiosità nei confronti dei ragazzi: sente chiaramente che dopo averlo incontrato la fede di uno dei due è più pronta a vacillare. Per avere le idee più chiare in proposito invita i due ragazzi a casa sua per proporre loro un test e verificare la sua ipotesi.
Il dott. Newcomb si presenta ai ragazzi nel salotto di casa sua dietro ad una scrivania sulla quale stanno due scatole: una trasparente ed una opaca. La scatola trasparente contiene 10.000 euro, si vedono chiaramente.
Newcomb prende la parola: "Ragazzi, ecco due scatole, vi chiedo di fare una scelta tra queste alternative: o 1) vi portate a casa entrambe le scatole, o 2) vi portate a casa solo la scatola opaca. Vi chiederete, ma cosa contiene la scatola opaca? Ebbene, non posso dirvelo. Sappiate solo che l' ho sistemata in modo tale che contenga 1.000.000 di euro qualora facciate la scelta 2). Qualora invece propendiate per la scelta 1) ho ritenuto di lasciarla vuota. E' tempo di scegliere, prego."
Dopo breve conciliabolo Riccardo e Giovanni cominciano a litigare. Il primo propende per 2) mentre il secondo per 1). Entrambi hanno buone ragioni: Riccardo ha visto all' opera le capacità predittive del Dott. Newcomb e reputa 2) la scelta più ragionevole. Giovanni sa che portandosi a casa tutto quello che c' è sulla scrivania avrà tutto nelle sue mani indipendentemente da come ha sistemato le cose il dottore.
Il dott. Newcomb sa che entrambi i ragazzi hanno ragione, entrambe le opzioni sono razionali, ma ora sa anche che il senso religioso di Riccardo è quello più impermeabile ai suoi poteri: la libertà in cui crede quel ragazzo convive meglio con la presenza di una mente in grado di prevederne le scelte in tutto e per tutto.
martedì 23 giugno 2009
Ma il partito politico delle Toghe Rosse esiste?
lunedì 22 giugno 2009
L' anti-umanesimo di PPP
Siamo nel decennio degli anni settanta e le sensibili antenne del poeta colgono che un nuovo fascismo, molto peggiore di quello precedente, avanza e reprime: si tratta del "consumismo".
Il momento è decisivo. In nome della battaglia contro questo mostro tentacolare la Chiesa e i Comunisti dovrebbero allearsi per fare fronte comune, magari chiedendo una mano anche ai paleofascisti, così innoqui rispetto al nemico attuale. Perfino gli stragisti delle stragi si Stato potrebbero venir buoni, in fondo sono pur sempre gente del nostro stampo.
PPP non perde tempo e mette sull' avviso la Cristianità: una Chiesa disposta a compromessi con il Capitalismo si macchia segnando oltretutto il proprio declino. Dunque una macchia ben peggiore delle precedenti, una macchia irreparabile. Chi non vede in Satana le fattezze di un Borghese?
La tolleranza dell' ideologia edonistica costituirebbe la peggiore delle repressioni. Il fascismo di Comodità&Bnessere soffoca e atrofizza anche la Società più vitale. Dove si annidi poi questo despota, Pasolini ammette di non saperlo: "è un Potere senza Volto... non so in cosa consista nè chi lo rappresenti...". Sa però che è una forma Totale di Fascismo che attua un' omologazione repressiva.
Il Poeta è incontenibile, probabilmente secerne dentro di sè una quantità fissa di magniloquenza che si ritrova poi a dover espellere con regolarità mediante l' uso di iperboli, meglio se sostenute dalla parola "fascismo". I contenuti diventano del tutto secondari, l' ispirazione detta legge. Sorge l' inquietante dubbio che se la lontananza non contribuisse a mitizzare le performances del prestigioso letterato, saremmo dalle parti di Sgarbi o poco oltre.
La mia prospettiva è molto diversa: all' uomo piace consumare (soddisfare i propri desideri materiali) e il ribrezzo di Pasolini è il normale schifo che l' esteta prova quando guarda in faccia un uomo. Mi verrebbe voglia di dire: "caro Pasolini, ma non vedi: l' uomo che tanto ti ripugna è lo stesso a cui hai fatto la corte un attimo prima; lo stesso! Nessuna repressione lo opprime. Possibile che la tua sensibile vibrissa non colga questa elementare verità?".
P.S. Ironia della sorte ammetto che la mia convinzione si è rafforzata dopo recenti discussioni avute con dei sacerdoti: l' uomo è essenzialmente desiderio e voglia di soddisfarlo. Se l' uomo è questo, non sembra poi così strano o frutto di una "repressione" il fatto che sia ANCHE un consumatore.
I metodi dell' economia
- Pragmatismo neoclassico: da alcune ipotesi - anche irrealistiche - sulle preferenze e sulla razionalità dei soggetti, si traggono conclusioni quantitative verificabili.
- Pragmatismo keynesiano: da alcune ipotesi, alcune ad hoc, sulle preferenze e sulla razionalità dei soggetti si traggono conclusioni quantitative verificabili.
- Realismo comportamentista: da alcune ipotesi realistiche e verificate relative a preferenze e razionalità dei soggetti, si traggono conclusioni quantitative verificabili.
- Scuola storica: dall' intuito sviluppato tramite la conoscenza della storia economica, si traggono speculazioni qualitative verificabili.
- Apriorismo misesiano (prasseologia): da alcuni postulati avalutativi relativi all' azione del soggetto, si traggono delle conclusioni razionali non verificabili.
- Apriorismo rothbardiano: da alcuni postulati etici intorno alla "proprietà" individuale, si traggono conclusioni razionali non verificabili.
- Apriorismo hayekiano: da alcuni postulati intorno all' ignoranza e alla razionalità limitata dei soggetti, si traggono conclusioni qualitative circa il valore conoscitivo della "concorrenza".
- Individualismo metodologico: mette al centro il soggetto. E' il metodo da cui si sviluppano tutti gli altri.
Critiche e connubi
3:7. Strana alleanza in nome del realismo e della razionalità limitata. Strana perchè non c' è niente di più estraneo al comportamentista che una qualsiasi forma di apriorismo.
1:2. 2 comporta "solo" un' eccezione specifica alla razionalità degli operatori: in certe condizioni rileva il salario nominale piuttosto che quello reale.
5:6. 6, introducendo relazioni etiche esce dall' alveo scientifico.
6:5. 5, mettendo sullo stesso piano tutte le preferenze, si ritrova senza argomenti a favore del laissez faire.
1: 5-6. Rinunciando al calcolo statistico rinunciano a stabilire "quanto" un fattore sia rilevante. Per neutralizzare i trade off sono costretti a postulare l' inesistenza degli stati mentali e dei controfattuali.
1: 5-6. Il soggettivismo radicale nega la continuità delle funzioni di utilità. Ma così facendo si nega anche l' incontro tra domanda ed offerta.
Distinguere la beneficienza degli egoisti
Il ragionamento per giungere a questa conclusione è semplice: se valutassi la Lotta contro i Tumori come la "causa" prioritaria, perchè mai dirottare altrove la mia generosità: ogni euro devoluto all' Unicef sarebbe sottratto al finanziamento di più nobili propositi.
Molti donatori invece non mettono al centro i destinatari, preferiscono mettere al centro se stessi e la sensazione soddisfacente che traggono pensando di aver donato un po' a tutti.
Sogni da un minuto sul limitar dell' alba
sabato 20 giugno 2009
L' economia è una scienza (2)
Tuttavia la "precisione" incide pur sempre sull' utilità delle conoscenze; non per niente confrontavo quel sapere con il "lancio della moneta". Che me ne faccio di una cultura che posso sosituire con una moneta? Per quanto l' utilità non sia il solo scopo della Scienza, nemmeno puo' essere troppo trascurata.
Ammetto che si possa procedere oltre al "lancio delle monete" e confrontare le conclusioni della teoria economica con il sapere intuitivo dell' Uomo della Strada (UdS). Qualora dovesse prevalere il fiuto di quest' ultimo, sarebbe dura parlare ancora di Scienza nonstante l' impeccabile metodologia dispiegata.
Credo comunque che le discipline economiche superino anche questo test; credo cioè che l' esperto ne sappia di più dell' UdS. Nei 9 punti che seguono faccio qualche osservazione, segnalo qualche avvertenza ed emetto una conclusione.
1. Quando l' UdS entra nell' acceleratore di particelle di Ginevra non sa dove mettere le mani. Ancora meno quando entra negli uffici della FED. A questo punto bisogna chiedersi se la FED sia utile. Facendo la tara con i guai che a combinato, concluderei affermativamente. L' alternativa "spontanea" alla FED è il Gold Standard: se oggi avessimo un sistema Gold Standard penso che i nostri redditi sarebbero stati inferiori almeno di 1/3.
2. Spesso poi il pensiero economico è controintuitive, cioè non viene colto di primo acchito da UdS. Pensiamo solo alla teoria dei vantaggi comparanti, quella su cui si impernia la globalizzazione. Nel nostro piccolo abbiamo avuto qualche esempio parlando dei reni e del perchè per giocare in borsa non serva a niente essere grandi economisti.
3. Per ci ama la dura realtà: le economie dove le scienze economiche sono più sviluppate e dove la consulenza di esperti è più diffusa, sono anche le economie più sviluppate e più imitate. E' solo una combinazione?
4. Pensando a UdS viene in mente la "Saggezza della folla". Ma attenzione, non stiamo parlando della tesi Surowieki/Baricco, quella secondo cui la Folla di UdS sceglie meglio dell' Esperto. Lì non si dà UdS vs. Esperto, piuttosto Moltitudine vs. Uno.
5. Parlando di fiuto, non intendo quello impiegato per individuare le ipotesi di partenza. Quello è proprio anche dei grandi scienziati a cui la lampadina si accende nei modi più strani. Noi parliamo di una particolare sensibilità per le conclusioni, per la predizione.
6. C' è comunque anche un fiuto dell' Esperto legato alle conclusioni. Se dovesse prevalere su quello di UdS, allora la frequentazione dei modelli econometrici sarebbe stata utile. Nel merito oso dire che quando l' Esperto attinge alla sua conoscenza complessiva, fiuto compreso, e sceglie l' oggetto dei suoi pronunciamenti, sopravanza sistematicamente il singolo UdS.
7. Ci sono poi gli storici dell' economia. Si limitano a descrivere il passato senza avanzare pretese predittive. Eppure non me la sento di affermare che il fiuto dello storico sugli eventi economici futuri produca risultati sistematicamente inferiori a quelli dell' economista che trascura la storia.
8. Il soggetto più affidabile nelle predizioni, per me, è l' economista con una buona preparazione storica. I lavori accademici più convincenti sono quelli che coniugano i modelli teorici e la ricerca statistica con una sostanziosa esemplificazione tratta dalla storia economica. Cosa che non capita nelle scienze canoniche: in fondo un fisico teorico puo' fare tranquillamente il suo mestiere ignorando del tutto la storia della sua disciplina.
9. Se questo è vero, diremo che l' economista è un po' meno scienziato del fisico e un po' più uomo di cultura.
venerdì 19 giugno 2009
Morituri indifferenti
Occidente
...
marketing is not just one of the most important ideas in business. It's become the most dominant force in human culture as well. Marketing-oriented companies help us discover desires we never knew we had, and ways of fulfilling them we never imagined
...
L' Occidente non è un luogo geografico ma questa forma mentale: l' uomo contiene in sè dei desideri che deve scoprire e soddisfare.
giovedì 18 giugno 2009
Scorte esaurite
Reni come bistecche
mercoledì 17 giugno 2009
Piccole paure crescono
Bulbi vuoti
Come pagare i burocrati
Il fatto spiacevole è che tra i due errori c' è un trade-off: quante più "perone statistiche" faccio fuori, tante più "persone con nomeecognome" risparmio. Naturalmendo i burocrati ne approfittano facendo vere e proprie "stragi statistiche" nell' indifferenza generale. Nessuno dice niente, a parte qualche ramingo economista.
Esempio.
Se la commissione farmaceutica approva un farmaco inidoneo, il Pincopallino che lo assume ci resta secco e finisce subito sui giornali. Grande scandalo e riflettori ad occhio di bue sul Boss della Commissione. D' ora in poi la sua vita sarà un incubo.
Se invece la Commissione farmaceutica approva il farmaco con una diligenza che comporta ritardi, a morire sarà una "persona statistica" in attesa proprio di quel farmaco di cui non conosce nemmeno l' esistenza. L' indifferenza generale regna sovrana e il Boss non perde un grammo della sua autorevolezza.
In queste condizioni è chiaro che pur di risparmiare Pincopalla la Commissione farà fuori una decina di "persone statistiche". Sono birilli inconsapevoli davanti alla palla dello strike.
In altri termini, quando la Commissione approva un farmaco che si rivela mortale tutti la mettono sotto accusa, mentre quando la gente muore perchè non ha approvato un farmaco non del tutto sicuro corre meno rischi. Se vostro fratello muore di una malattia rara curabile facilmente con il farmaco che che la Commissione non ha messo in commercio è probabile che diate la colpa alla malattia piuttosto che alla Commissione.
Come riequilibrare questi incentivi perversi?
Nel caso dell' esempio si potrebbe pagare il Boss della Commissione con azioni delle imprese farmaceutiche costituite in un fondo cieco. I ritardi nell' approvazione colpirebbero il loro valore. Controlli simmetrici per errori simmetrici.
martedì 16 giugno 2009
L' Economia è una Scienza? Cinque Osservazioni.
Al solo dirlo si rischia di innescare lunghe discussioni. Sono discussioni in cui si parla poco di Economia e molto di Scienza. Di cosa debba considerarsi Scienza.
Attenzione, ormai nessuno storce più il naso di fronte alla Cassetta degli Attrezzi: tanto per dirne una, l' economia recluta tra le sue fila molti dei migliori matematici in circolazione, magari solo per la vanagloria del nome sul giornale. Il problema riguarda piuttosto l' utilità di cotanto bagaglio.
1. Taluni opinano perchè non rinvengono nell' Economia delle leggi naturali. Ma queste non esistono più nemmeno nella Fisica. Anch' essa ormai si affida in larga misura alla statistiche.
2. Altri, più seriamente, affermano che l' economista non ha "laboratorio": come puo' esistere una scienza senza "laboratorio"?
E' un' esagerazione, sebbene sia vero che il laboratorio dell' economista faccia acqua da tutte le parti; le interferenze dall' esterno sono frequenti e rischiano di depistarlo in continuazione.
Anche Galileo aveva una strumentazione rozza rispetto agli standard attuali. Forse che solo per questo non dobbiamo considerarlo più uno scienziato? Certo che no, non si limitava ad essere uno scienziato: era il prototipo dello "scienziato". Anche i ricercatori di oggi hanno laboratori maldestri rispetto a quelli che saranno a disposizione tra un secolo. Forse che per questo dobbiamo cessare di considerarli "scienziati"?
Laboratori sperimentali tanto "problematici" rendono molto complesso il compito dell' economista. ma una disciplina non cessa di essere scientifica per il semplice fatto di essere "complessa". Anche la Fisica, tanto per restare sul benchmark, fronteggia parecchi fenomeni caotici.
3. L' economia ha un debole potere predittivo, osservando cio' qualcuno pensa di essere al nocciolo. Ogni tre per due sul giornale viene lanciato l' atto di accusa: quella banda di economisti inetti non aveva predetto il temporale. Strano che, per dirne una, i sismologi non siano così sotto schiaffo dopo i terremoti. Forse l' economia ci tocca dove siamo più sensibili e più pronti a perdere la trebisonda.
In ogni caso la "precisione" in sè non è un carattere specifico della Scienza. Qualsiasi scienza ha dei limiti ed è più o meno precisa; non trae da cio' il suo carattere "scientifico". La precisione rileva solo nella concorrenza tra teorie alternative.
Se dovendo scommettere su un certo fenomeno ho tra le mani una teoria che c' azzecca una volta su un milione, la mentalità scientifica scommette in conformità a quella teoria qualora l' alternativa da considerare sia il lancio della moneta.
Non la "precisione" ma il "rigore" nel pensiero, la verificabilità e il libero confronto di idee in competizione tra loro. Questo richiede la Scienza. E l' Economia risponde.
4. Qualcuno, escogitando una variante alla critica precedente, afferma che l' universo economico include troppe variabili: l' economista ne estrae alcune e dà rilevanza solo a quelle. Tutto cio' si presta ad arbitri.
E' la critica preferita dai pigri. Costoro trovano più comodo degradare l' Economia a pensiero arbitrario. L' alternativa sarebbe faticosa: contestare la teoria raccogliendo un set alternativo di variabili - magari più confacenti la loro ideologia - e mostrare come spieghino meglio il fenomeno in questione. Insomma, l' alternativa sarebbere "rispondere nel merito". Probabilmente riceverebbero a loro volta una risposta che migliora ancor di più la teoria e gli impegna in una replica. Questa "botta e risposta" estenua i pigri, ma questo "botta e risposta" non è altro che il modo di procedere della Scienza.
5. Infine ci sono quelli che vorrebbero "degradare" l' Economia perchè ne hanno paura: se il pensiero economico progredisce troppo rischiamo di consegnare il nostro futuro nelle mani di qualche Tecnico. Non riesco a considerare questa critica: si basa su un interesse e non su un argomento.
Spendere troppo
Le sue ragioni sembrano scontate ma non lo sono: come si fa a capire se la spesa di qualcuno è troppo concentrata in un certo settore. Hanno un ruolo anche i gusti, lo stile di vita, la qualità dell' offerta proposta.
Non è facile. E non è un caso che, stando sempre alla spesa sanitaria, alcuni studiosi sono di parere diametralmente opposto:
In projections based on the quantitative analysis of our model, the optimal health share of spending seems likely to exceed 30 percent by the middle of the century
Cari neo-darwiniani, lo volete capire che la Fede ha a che fare con il Senso?
Schiume vivificanti
Camicia
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Scienza e Fede: la Libertà viene prima.
La Libertà, trainata dal suo Dio, anticipa la Scienza e la rende possibile.
Per alcuni invece viene dopo. Costoro dicono: vediamo cosa ci dice la Scienza e valuteremo meglio se il Libero Arbitrio esiste. Studiamo le sentenze della Scienza e decideremo con più elementi sull' esistenza di Dio.
Io mi dissocio e dico: come potrebbe esistere la Scienza se non esistesse la Libertà? Una Scienza che negasse la Libertà negherebbe se stessa.
La Scienza è un sapere in divenire reso possibile dal libero confronto di idee in competizione tra loro. Avete notato che in questa definizione ho utilizzato anche l' aggettivo "libero"?
La Scienza teorizza sui fatti mentre la Libertà è un diritto. E' lecito saltare dai fatti ai diritti? La Legge di Hume lo nega. In compenso, l' esistenza di alcuni diritti ci consente di valutare in un certo modo i fatti. In altri termini, tra i regali della libertà c' è anche la visione scientifica della realtà.
Eppure non c' è niente da fare, alcuni si affidano al sapere scientifico per giudicare la Libertà dell' uomo. Ma questo è un serpente che si morde la coda: i paradossi sono sempre dietro l' angolo. Un esempio puo' essere utile.
Immaginiamo una Teoria Scientifica X che concluda così: solo l' Uomo con il cervello conformato in una certa maniera puo' produrre teorie scientifiche rilevanti.
Il Politico zelante che pensa alla Libertà come qualcosa che viene "dopo" la Scienza sa cosa fare: concentrare le risorse pubbliche su uomini siffatti escludendo in buona sostanza gli altri dalle ricerche. Ma facendo così limita le potenziali critiche alla teoria X indebolendone il carattere scientifico. Sì perchè, un sapere è "scientifico" se si espone a tutte le critiche.
Avete capito ora come il serpente si morde la coda? Una Scienza che sentenzi sulla libertà per negarla o limitarla si suicida, cessa di essere Scienza.
Questo perchè la Libertà viene prima della Scienza, non dopo.
lunedì 15 giugno 2009
Sì-Logo
Economia e Scienza. Russ Roberts has a question
Risposta 1... If Not Data, What?
Risposta 2... I will cite a few possible examples...
Risposta 3... we have confirmation bias, so even when we should change our minds we come up with excuses not to believe contrary results...
Risposta 4... What exactly counts as "ending a controversy and creating a consensus"? Does every active researcher in the world have veto power?... I modify Russ's challenge thusly: name a body of empirical work that is so well done, it won over two-thirds of active researchers and induced half of the unconvinced to quietly give up or recant?
Neo-meritocrazia
Non sono incentivi da poco ed è sempre un bene se lo studente meritevole riceva un premio; non devono essere premi importanti, piuttosto premi che "faccia figo" desiderare. All' inizio dell' anno potremmo distribuire enciclopedie in alcune classi e sigarette in altre lasciando che gli studenti si iscrivano alla classe che desiderano.
Quando è ragionevole punire la diligenza
E' giusto punire dei giudici diligenti che commettono errori in buona fede? Certo che no. Così come non è giusto punire i contadini diligenti i cui raccolti vanno male, oppure scrittori diligenti i cui libri non hanno successo. In una società ideale la diligenza sarebbe premiata ma ovunque si preferisce premiare i risultati. L' ingiustizia fa parte di ogni buon sistema d' incentivi. Una multa per i giudici non costituirebbe certo un trattamento "duro": ogni giorno fallisce un' impresa.
sabato 13 giugno 2009
La tassa ottima colpisce l' altezza del contribuente
Strani collegi
venerdì 12 giugno 2009
CVD
...dopo aver sagomato le sue geometriche dune, quel vento ci lambiva girandoci come pagine che sussurrano le loro dimostrazioni...
giovedì 11 giugno 2009
La colonizzazione più odiosa
Stress da srutinio
Non sono tensioni da sottovalutare, a volte producono uno strazio paragonabile a quelle sopportato in trincea dai ragazzi del novantanove.
C' è poi un altro problemino: scale diverse di valutazione comportano una perdita di informazioni.
Soluzione: dare a ciascun insegnante un budget di voti da distribuire agli alunni.
Raffinamento: distribuire un budget anche per dare un voto alle classi nel loro complesso. Oppure, fissare la possibilità di uno scambio dei voti tra insegnanti, purchè ciascun insegnanti rientri dal suo debito (o credito) entro tre anni.
Gli inconvenienti sono molti. Ma senza questo accorgimento sarebbero di meno?
Il Dio degli atei
they came to believe in a world without a present God but with providential purposes. Both rejected orthodox religious doctrines and embraced rationalism and science, yet they imagined a higher purpose for humanity. There are a variety of names for their vision: "enchanted secularism," "natural universalism," "mystical materialism"...
Persa la Fede è più facile diventare creduloni?
L' Arte al servizio dei cattivi
... the authorities—both Vichy and Nazi—encouraged the arts, each for their own reasons, and even some Resistance artists felt a duty to keep French cultural expression alive. The result was a surprisingly active artistic and cultural scene, though distorted in ways that are fascinating to explore...
Un cielo stellato splende in classe
Quel simpaticone di Scrooge
mercoledì 10 giugno 2009
La medusa PC pietrifica gli studiosi
quality variations in child care have only small and temporary effects on most children's developmen
Conclusione
As a society, we can afford to provide interesting, good-quality care for all of our children.
Lo studioso terrorizzato si contraddice di continuo cercando di far dimenticare al più presto la sua scoperta. In questo caso: impegnarsi molto nella cura dei bimbi non produce risultati apprezzabili... senonchè dobbiamo farlo. Strano. O no?
In most disciplines, experts oversell their ability to give useful policy advice. In behavioral genetics, however, experts strangely undersell their ability to give useful policy advice...
... why are behavioral geneticists so eager to downplay the practical relevance of their field? The most plausible explanation is that these scientists already have enough trouble with political correctness...
La vita umana è sul mercato ogni giorno
Perchè le banche canadesi reggono tanto bene?
Scoli via la fanghiglia dell' istante
martedì 9 giugno 2009
Bello questo periodo dell' anno per stare al mondo
Cosa c' è alla radice della crisi finanziaria?
... Black’s hypothesis that a financial crisis can arise from extreme bad luck is more plausible than is usually realized...... a lot of wealth was created in the 1990's, particularly in rapidly developing countries. People felt inclined to take risks with this new wealth, and they felt inclined to trust others to select the risks to take.... The risk-taking became excessive, and we had a crash... Now, there is a big mess, and there is not much anyone can do about it.
A volte pensiamo che poche regole spingano gli individui ad arricchirsi in modo spericolato finchè non fanno il botto. Ma la relazione potrebbe essere invertita: chi si arricchisce tende anche ad essere più spericolato con la nuova ricchezza acquisita.
p.s. disponibile il testo completo del saggio.
lunedì 8 giugno 2009
La vita è dura senza un buon paio di scarpe
... la vostra incomprensibile innocenza...
... la vostra perfetta umiltà...
... ascetiche e materne perdurate...
... con la vostra pazienza silenziosa siete l' unica cosa a cui voglio somigliare...
sabato 6 giugno 2009
Tutto cio' che finisce è troppo breve
... se chiudo gli occhi già le vedo: i loro piedi ora pedalano biciclette immaginarie...
venerdì 5 giugno 2009
Ragionevole tra ragionevoli
... if they are well-educated; if they are male; if their real income rose over the last five years; if they expect their real income to rise over the next five years; or if they have high degrees of job security...
Se la percezione è tutto bastano i predicozzi
L' effetto serra incaprettato dalla logica delle relazioni internazionali
Premessa: senza la collaborazione sostanziosa di Cina e India la riduzione nell' emissione programmata di gas serra sarà irrilevante.
Ma esistono validi motivi per cui le due neo-superpotenze dovrebbero collaborare? No.
They can and will argue that because the economies belonging to the Organization for Economic Cooperation and Development were historically responsible for the bulk of carbon dioxide emissions, they should be responsible for shouldering the burden of ameliorating the problem.
Dunque, puntare altrove.
Unlike mitigation, which is a pure public good, adaptation is an excudable benefit.
Traslochi
Specchio pesante trasportato sull' altro lato della strada... anche in balia dell' operaio riesci a regalarmi lo smarrimento che mi rimescola... m' inchino a te e ad ogni cosa che in te appare per un istante e mai più nello stesso modo... specchio trasportato da qualcuno che non riesco a vedere... anche a questo sconosciuto m' inchino... a tutti si sottomette volentieri l' anima liberata dall' orgoglio e sperduta tra i riflessi...
Quando l' empatia fa disastri
Chissà come mai chi è preso sempre dalle smanie di "tutelare il più debole" si guarda bene dal tutelare il più debole di tutti: l' invisibile.
when judges use empathy as part of their decision-making process, it leads them to focus on the visible victims of a law and to ignore the unseen victims of any proposed remedies
One can have compassion for workers who lose their jobs when a plant closes. They can be seen. One cannot have compassion for unknown persons in other industries who do not receive job offers when a compassionate government subsidizes an unprofitable plant
Rules are abstract... thhe purpose of the rules is to enable judges to resist the emotionally engaging temptation
Lezione mirabile. Cosa dovrebbe essere l' economista se non l' avvocato degli invisibili?
La Chiesa Cattolica pensata dopo aver contato fino a dieci
giovedì 4 giugno 2009
Il tizio del piano di sopra
mercoledì 3 giugno 2009
Sinistra impotente senza le ricette della destra sociale
Replica: non si tratta di scelte politiche ma della pressione competitiva: tutelare l' eguaglianza implica una società chiusa e nazionalista, meglio prenderne atto. Segue l' edificante storiella su come il sindacato USA sia volato a gambe all' aria.
Riscaldamento globale - manuale di conversazione per il razionalista frettoloso
La questione è intricata, anche per questo ci si deve sorbire quasi sempre letture sterminate che lasciano perplessi e incapaci di descrivere l' oggetto della nostra perplessità. Eppure l' argomento spopola nei salotti e promette di spopolare anche nel secolo a venire. Non si puo' fare scena muta, ne va del nostro orgoglio. Ma come sotenere da profani una posizione semplice e sintetica senza essere tacciati di superficialità? Una posizione razionale, per quanto afflitta da ineliminabili e abbondanti margini di errore.
I termini del problema
E' bene fare il punto sullo "stato dell' arte", anche perchè, visto che le discussioni aperte sono veri e propri dedali, è bene non invischiarsi in quelle già chiuse. Ecco una bussola che non vi porterà mai fuori rotta:
- Nobody - nobody - argues with the carbon dioxide trend. It's established beyond doubt.
- The debate over whether climate is getting warmer is mostly over.
- The debate now is over whether the connection between warming and human emission of carbon dioxide is real, or whether there are other causes of climate change at work.
- The real issue is whether the benefits of taking action will outweigh the costs and regulatory burdens.
- There are some who argue that warming will be beneficial by reducing energy demands for heating, lengthening growing seasons, and creating larger habitable and arable territory.
Faccio presente che è messa a punto da uno "scettico" intellettualmente onesto. Sì perchè, anche tra gli scettici prolifera una certa mitologia, se avete tempo per il link ve ne accorgerete.
Le causa del "riscaldamento globale"
Oggi i maggiori candidati allo status di "causa" sono due: 1) l' attività solare e 2) l' emissione antropogenica di CO2. Qui la diatriba tra i climatologi si scatena. Risparmiatevela. Consiglio il profano di non addentrarsi in discussioni nel merito. Si guardi tutto dall' esterno affidandosi alla statistica. Cosa ci insegna il passato? Bene, sembra che l' ipotesi di CO2 prevalga. Ecco la semplice analisi di Verdes sul tema. Con un rigo e un link è così possibile eludere intere biblioteche. Per il salotto questa posizione è il massimo. Ma per sostenere l' ioptesi CO2 esiste un altro argomento razionale ben comprensibile dal profano: nelle scommesse tra scienziati è l' ipotesi con le quote più basse.
Soluzioni strategiche
Raccomando il celebre anti-kyotista Lomborg, la sua posizione è la più lineare: rimpiazzare i protocolli à la Kyoto con tasse per finanziare la ricerca. Affiancare Lomborg 1) vi consente di essere razionali in modo tetragono e di sbeffeggiare parecchi "verdastri" 2) vi dà il brivido di stare in minoranza. Cosa volete di più?
Soluzione tecnica
Geoengineering looks far more likely to be feasible and acceptable mitigation than emissions cuts. Geoengeneering... non piacerà ai verdi ma in fondo è un insegnamento della natura e dei vulcani.
Tutto qui. Se anche questo per voi è troppo, lasciate perdere.
Sempre più buoni
Benjamin Friedman: sì, l' uomo è sempre più ricco materialmente e questa ricchezza è legata a standard etici più elevati. Lo sviluppo economico rende una società più aperta, tollerante e democratica.
Benedetto XVI: no (qui il passaggio della Spe Salvi commentato da Carron a cavallo tra p.1 e p.2), il sapere scientifico è cumulabile ma quello etico no. Il fatto è che in ogni sua scelta la libertà dell' uomo si "rinnova" ripartendo da zero.
Forse hanno ragione tutt' e due: la ricchezza materiale non "migliora" eticamente l' uomo, si limita a rendere meno costose (più comode) le scelte auspicabili.
Ne discenderebbe un corollario interessante: favorire l' arricchimento materiale della società sarebbe "in sè" una scelta etica oltrechè economica.
Stufo di proporzioni epiche
lunedì 1 giugno 2009
Per Kojève, "quanto" è garanzia di ateismo
Di diverso parere Kojéve: la fisica quantistica garantisce che la scienza non si presenta solo in forma "determinista". Con questa scoperta il filosofo puntellava il suo ateismo, non chiedetemi come.
Se all' epoca c' era chi cercava la "fisica di Dio", Kojeve trova invece la fisica dell' ateismo.
L' argomento dovrebbe interessare a Davide poichè riproduce il suo con conclusioni rovesciate. Il mondo è bello perchè è vario. Particolari nell' articolo di Marco Filoni, supplemento 24 ore 31.5.2009 p.38.
Giudici razzisti che piacciono ad Obama
Non parla il portavoce del KKK ma Sonia Sotomayor, il nuovo giudice in odore di razzismo che Obama ha insediato presso la Corte Suprema.
Errata Corrige: non "ariana" ma "latino-americana"; non "ebreo" ma "bianco". Non c' è più nulla da correggere
Public enemy nr.1
Qualche elemento in più per capire se la famiglia è incubatrice di istinti criminali...
The rate of victimization for violent crimes (per 1,000 persons aged 12 and over) for never married and married males is as follows:
Never Married Males: 45.0
Married Males: 12.3
Clearly, married males are older and they have settled down, usually in places away from crime hot spots. Thus the fact that the rate of victimization for married males is much lower than for never married males is no surprise. What did surprise me is that divorced males have rates of victimization about as high as for never married males:
Divorced or Separated Males: 44.2
The same pattern is even stronger for females:
Never Married Females: 38.4
Married Females: 10.3
Divorced or Separated Females: 49.4
sabato 30 maggio 2009
Falso movimento
... altri oggetti che barano progettati da Mike Mak...
venerdì 29 maggio 2009
Da qualche parte
... per chi è sempre lontano da tutto, il telefono è rubinetto, fontana di voci dalle gocce sempre diverse... e per il resto ci facciamo allevare da questa camera... che ti fissa come un' ostrica piombata dentro l' acqua, fredda, buia, reclusa... teniamo duro... sappiamo per certo che da qualche parte... forse sull' arcobaleno... ci sarà pure una spazzola che pronta a sorriderci...
Benavides, prouttore di una semplicità "oggettiva".