sabato 20 giugno 2009

L' economia è una scienza (2)

Anche alla luce dei commenti seguiti, mi sia consentita una piccola appendice al punto 2 del precedente post, quello in cui affermavo che la "precisione" di un sapere è irrilevante al fine di giudicarne la "scientificità".

Tuttavia la "precisione" incide pur sempre sull' utilità delle conoscenze; non per niente confrontavo quel sapere con il "lancio della moneta". Che me ne faccio di una cultura che posso sosituire con una moneta? Per quanto l' utilità non sia il solo scopo della Scienza, nemmeno puo' essere troppo trascurata.

Ammetto che si possa procedere oltre al "lancio delle monete" e confrontare le conclusioni della teoria economica con il sapere intuitivo dell' Uomo della Strada (UdS). Qualora dovesse prevalere il fiuto di quest' ultimo, sarebbe dura parlare ancora di Scienza nonstante l' impeccabile metodologia dispiegata.

Credo comunque che le discipline economiche superino anche questo test; credo cioè che l' esperto ne sappia di più dell' UdS. Nei 9 punti che seguono faccio qualche osservazione, segnalo qualche avvertenza ed emetto una conclusione.

1. Quando l' UdS entra nell' acceleratore di particelle di Ginevra non sa dove mettere le mani. Ancora meno quando entra negli uffici della FED. A questo punto bisogna chiedersi se la FED sia utile. Facendo la tara con i guai che a combinato, concluderei affermativamente. L' alternativa "spontanea" alla FED è il Gold Standard: se oggi avessimo un sistema Gold Standard penso che i nostri redditi sarebbero stati inferiori almeno di 1/3.

2. Spesso poi il pensiero economico è controintuitive, cioè non viene colto di primo acchito da UdS. Pensiamo solo alla teoria dei vantaggi comparanti, quella su cui si impernia la globalizzazione. Nel nostro piccolo abbiamo avuto qualche esempio parlando dei reni e del perchè per giocare in borsa non serva a niente essere grandi economisti.

3. Per ci ama la dura realtà: le economie dove le scienze economiche sono più sviluppate e dove la consulenza di esperti è più diffusa, sono anche le economie più sviluppate e più imitate. E' solo una combinazione?

4. Pensando a UdS viene in mente la "Saggezza della folla". Ma attenzione, non stiamo parlando della tesi Surowieki/Baricco, quella secondo cui la Folla di UdS sceglie meglio dell' Esperto. Lì non si dà UdS vs. Esperto, piuttosto Moltitudine vs. Uno.

5. Parlando di fiuto, non intendo quello impiegato per individuare le ipotesi di partenza. Quello è proprio anche dei grandi scienziati a cui la lampadina si accende nei modi più strani. Noi parliamo di una particolare sensibilità per le conclusioni, per la predizione.

6. C' è comunque anche un fiuto dell' Esperto legato alle conclusioni. Se dovesse prevalere su quello di UdS, allora la frequentazione dei modelli econometrici sarebbe stata utile. Nel merito oso dire che quando l' Esperto attinge alla sua conoscenza complessiva, fiuto compreso, e sceglie l' oggetto dei suoi pronunciamenti, sopravanza sistematicamente il singolo UdS.

7. Ci sono poi gli storici dell' economia. Si limitano a descrivere il passato senza avanzare pretese predittive. Eppure non me la sento di affermare che il fiuto dello storico sugli eventi economici futuri produca risultati sistematicamente inferiori a quelli dell' economista che trascura la storia.

8. Il soggetto più affidabile nelle predizioni, per me, è l' economista con una buona preparazione storica. I lavori accademici più convincenti sono quelli che coniugano i modelli teorici e la ricerca statistica con una sostanziosa esemplificazione tratta dalla storia economica. Cosa che non capita nelle scienze canoniche: in fondo un fisico teorico puo' fare tranquillamente il suo mestiere ignorando del tutto la storia della sua disciplina.

9. Se questo è vero, diremo che l' economista è un po' meno scienziato del fisico e un po' più uomo di cultura.