IL PIACERE ESTETICO
Per il biografo Rick Marschall Johann Sebastian Bach fu l’umile servo a cui Dio concesse per un certo lasso di tempo il privilegio di trascrivere la sua musica.
Forse esagera ma una cosa è certa: l’errore non meno grave più comune è di certo quello opposto, ovvero pensare che la musica di Bach possa essere compresa ed apprezzata per quello che è prescindendo dal robusto riferimento religioso che contiene, quasi che il piacere estetico che genera sia a se stante, quasi che il Maestro avesse in mente una qualche forma di musica strumentale pura. No, questo non è vero. Non è vero nemmeno per la musica strumentale di carattere non sacro. Per scoprirlo basta guardare più da vicino alla genesi delle partiture.