mercoledì 23 maggio 2018

L’IMPERATIVO ESTETICO NEL MONDO SENZA LAVORO

L’IMPERATIVO ESTETICO NEL MONDO SENZA LAVORO
Pessimisti anni novanta: la macchina ci ruberà il lavoro. Un pensiero che alligna a destra (Pat Buchanan) come a sinistra (Jeremy Rifkin). Best seller: The End of Work.
Ecco, questo pessimismo non tiene conto dell’imperativo estetico che domina sempre più. Difficile pensare che in questo campo la macchina sostituirà l’uomo.
Le macchine svolgeranno il 99% del lavoro ma la macchina è replicabile e se a fare la differenza sarà il tocco estetico dell’uomo tutto il valore si concentrerà in questo gesto.
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