domenica 27 maggio 2018

BASTARDO CALABRESE

BASTARDO CALABRESE
I pescatori femminoti, i baffettini sul labbro, se ne stavano come per figura su ontri e feluche: sembrava, a vederli di lontano, che aspettassero solo che uno spada stracquo e avvilito, meglio ancora se perso di sangue, scapolasse, da quelle di Sicilia, nella loro posta. Quando fatalità voleva che l’animale pigliasse quell’indirizzo storto, avesse pure la traffinera inalberata sulla schiena come stendardo di riconoscimento, quei galantomini facevano issofatto la mossa d’incamerarselo, accampandoci sopra il diritto del malandrino.
"D'Arrigo combina registri linguistici per comunicare qualcosa che nessuno prima aveva pensato sulla vita." dall'introduzione di Walter Pedullà L'odissea di un giovane eroe moderno, 'Ndrja Cambrìa, marinaio della fu Regia Marina, che dopo l'8 settembre…
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