QUANDO ARRIVA L' IA?
Per vedere approdare l' Intelligenza Artificiale in questo mondo occorrono computer sufficientemente potenti e software adeguati. Per i primi potrebbe bastare qualche decennio, ma per i secondi? Qui il buio è fitto e le scadenze alquanto vaghe: la prossima settimana? Il prossimo secolo? ... mai? Quando in certe materie sentite parlare di “consenso tra gli esperti” diffidate, negli anni sessanta c'era un grande consenso sul fatto che ci saremmo impoveriti se non fossimo riusciti a bloccare la crescita della popolazione mondiale. Come è andata? La popolazione mondiale è esplosa come da previsioni... e ci siamo arricchiti tutti, specialmente laddove la densità di bocche da sfamare è cresciuta. Quando le previsioni hanno orizzonti secolari – ho in mente topiche quali l'IA, la bomba demografica, il clima... - l'esperto esce di scena. Qualcuno sarà più ferrato, più di altri potrà affrontare questi temi con rigore ma da qui ad essere più affidabili nelle predizioni ce ne corre. Zoltan Istvan, uno degli autori in questa raccolta di saggi, si mostra scettico sul futuro del progetto IA, secondo lui c'è in giro ancora troppa gente che ritiene che la nostra anima e il nostro corpo vengano da Dio e siano intoccabili, questa gente farà di tutto per soffocare il progetto IA nella culla. Non concordo, è solo questione di abitudine, già in passato forme più o meno lievi di transumanesimo (pacemaker, stent, protesi, vaccini...) sono state dapprima accolte con orrore e poi accettate lentamente senza problemi. La religione poi c'entra ancora meno, da sempre guardare ad un futuro lontano su cui abbiamo ben poco controllo ci inquieta, quanta gente oggi salta con con disinvoltura dai discorsi sui cambiamenti climatici a quelli apocalittici senza essere particolarmente religiosa? Ma a nutrire l'ottimismo c'è il fatto che siamo in tanti con tante ideologie, tante fedi, e soprattutto senza un governo mondiale: se una cosa si puo' fare qualcuno prima o poi la farà rendendo vana la moratoria degli altri, in queste condizioni il blocco di una tecnologia diventa arduo, viaggiamo su un treno senza freni dove è velleitario dire “voglio scendere”. Personalmente, per quel che vale, sono cautamente ottimista anche nel merito, siamo sopravvissuti e abbiamo beneficiato di intelligenze spaventose come quelle di da Vinci, Einstein o Von Neumann, faremo altrettanto anche con le superintelligenze delle macchine.
david friedman future imperfect
CATO-UNBOUND.ORG
Robot citizenship? Saudi Arabia just granted it. What about cyborgs? Or transhumans? This month we look at the politics of the singularity.
QUANDO ARRIVA L' IA?
Per vedere approdare l' Intelligenza Artificiale in questo mondo occorrono computer sufficientemente potenti e software adeguati. Per i primi potrebbe bastare qualche decennio, ma per i secondi? Qui il buio è fitto e le scadenze alquanto vaghe: la prossima settimana? Il prossimo secolo? ... mai? Quando in certe materie sentite parlare di “consenso tra gli esperti” diffidate, negli anni sessanta c'era un grande consenso sul fatto che ci saremmo impoveriti se non fossimo riusciti a bloccare la crescita della popolazione mondiale. Come è andata? La popolazione mondiale è esplosa come da previsioni... e ci siamo arricchiti tutti, specialmente laddove la densità di bocche da sfamare è cresciuta. Quando le previsioni hanno orizzonti secolari – ho in mente topiche quali l'IA, la bomba demografica, il clima... - l'esperto esce di scena. Qualcuno sarà più ferrato, più di altri potrà affrontare questi temi con rigore ma da qui ad essere più affidabili nelle predizioni ce ne corre. Zoltan Istvan, uno degli autori in questa raccolta di saggi, si mostra scettico sul futuro del progetto IA, secondo lui c'è in giro ancora troppa gente che ritiene che la nostra anima e il nostro corpo vengano da Dio e siano intoccabili, questa gente farà di tutto per soffocare il progetto IA nella culla. Non concordo, è solo questione di abitudine, già in passato forme più o meno lievi di transumanesimo (pacemaker, stent, protesi, vaccini...) sono state dapprima accolte con orrore e poi accettate lentamente senza problemi. La religione poi c'entra ancora meno, da sempre guardare ad un futuro lontano su cui abbiamo ben poco controllo ci inquieta, quanta gente oggi salta con con disinvoltura dai discorsi sui cambiamenti climatici a quelli apocalittici senza essere particolarmente religiosa? Ma a nutrire l'ottimismo c'è il fatto che siamo in tanti con tante ideologie, tante fedi, e soprattutto senza un governo mondiale: se una cosa si puo' fare qualcuno prima o poi la farà rendendo vana la moratoria degli altri, in queste condizioni il blocco di una tecnologia diventa arduo, viaggiamo su un treno senza freni dove è velleitario dire “voglio scendere”. Personalmente, per quel che vale, sono cautamente ottimista anche nel merito, siamo sopravvissuti e abbiamo beneficiato di intelligenze spaventose come quelle di da Vinci, Einstein o Von Neumann, faremo altrettanto anche con le superintelligenze delle macchine.
david friedman future imperfect
david friedman future imperfect
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Robot citizenship? Saudi Arabia just granted it. What about cyborgs? Or transhumans? This month we look at the politics of the singularity.