Che cosa sta accadendo agli europei? E, in particolare, che cosa sta accadendo ai cristiani europei?Read more at location 59
difficoltà a riconoscere e abbracciare il reale così come ci appare, cioè carico di attrattiva in quanto manifestazione di un Fondamento che è dentro ogni cosa e a cui ogni cosa rimanda al di là di se stessa.1Read more at location 79
«Duemila anni fa l’unico uomo che aveva tutti i diritti umani era il civis romanus. Ma il civis romanus da chi era stabilito? Il potere determinava il civis romanus. Uno dei più grandi giuristi romani, Gaio, distingueva tre tipi di utensili che il civis [romanus], cioè l’uomo con tutti i diritti, poteva possedere: gli utensili che non si muovono e non parlano; gli utensili che si muovono e non parlano, cioè gli animali; e gli utensili che si muovono e parlano, gli schiavi».Read more at location 275
prende piede il tentativo di rendere autonome quelle fondamentali acquisizioniRead more at location 283
«nella contrapposizione delle confessioni e nella crisi incombente dell’immagine di Dio, si tentò di tenere i valori essenziali della morale fuori dalle contraddizioni e di cercare per loro un’evidenza che li rendesse indipendenti dalle molteplici divisioni e incertezze delle varie filosofie e confessioni».Read more at location 285
Si sviluppò così il tentativo illuministico di affermare quelle convinzioni, la cui evidenza sembrava si potesse sostenere da sé, a prescindere da un cristianesimo vissuto.Read more at location 289
«La ricerca di una tale rassicurante certezza, che potesse rimanere incontestata al di là di tutte le differenze, è fallita. Neppure lo sforzo, davvero grandioso, di Kant è stato in grado di creare la necessaria certezza condivisa. […] Il tentativo, portato all’estremo, di plasmare le cose umane facendo completamente a meno di Dio ci conduce sempre di più sull’orlo dell’abisso, verso l’accantonamento totale dell’uomo.»Read more at location 293
una insufficiente definizione della libertà, che caratterizza la cultura illuminista.Read more at location 304
contrasto tra la voglia di libertà della donna e il diritto alla vita del nascituro.Read more at location 306
Si assiste così a un singolare e significativo rovesciamento: quel radicale distacco della filosofia illuminista dalle sue radici cristiane, che doveva assicurare una piena e autonoma affermazione dell’uomo, «diventa, in ultima analisi, un fare a meno dell’uomo».Read more at location 312
non esprime cioè «la compiuta ragione dell’uomo, ma soltanto una parte di essa,Read more at location 318
«la vera contrapposizione che caratterizza il mondo di oggi non è quella tra diverse culture religiose, ma quella tra la radicale emancipazione dell’uomo da Dio, dalle radici della vita, da una parte, e le grandi culture religiose dall’altra».Read more at location 322
il «“sì” fondamentale all’età moderna» pronunciato dal Concilio Vaticano II,Read more at location 327
Se ne ha una significativa documentazione nella prima sentenza di Strasburgo sul Crocifisso. Essa «era un esempio di questa ragione astratta che vuole emanciparsi da tutte le tradizioni, dalla storia stessa.Read more at location 336
«È quella che possiamo chiamare cristiana, che si apre a tutto quello che è ragionevole, che ha essa stessa creato l’audacia della ragione e la libertà di una ragione critica, ma rimane ancorata alle radici che hanno dato origine a questa Europa, che l’hanno costruita nei grandi valori, nelle grandi intuizioni, nella visione della fede cristiana.»Read more at location 340
noi ci distraiamo nel dibattito sulle conseguenze, dimenticando che queste hanno origineRead more at location 356
Ciò andrebbe contro la natura stessa del cristianesimo. «In quanto religione dei perseguitati,Read more at location 359
A un certo punto lui mi dice: “Non metterò mai al mondo un figlio. Con che coraggio condanno un altro poveretto all’infelicità? Non mi prendo questa responsabilità”. E poi aggiungeva: “Ho paura della mia libertà, nel migliore dei casi non serve a niente e nel peggiore dei casi posso causare dolore a qualcuno. Quello che mi aspetto dalla vita è di cercare di fare meno male possibile”.Read more at location 375
parlare dei fondamenti, cioè del punto d’appoggio che rende possibile l’esperienza della libertà,Read more at location 382
Dunque, piuttosto che un pretesto per un lamento e una chiusura, tutti questi punti problematici della vita comune in Europa rappresentano una grande occasione per scoprire o riscoprire le grandi convinzioni che possono assicurare la convivenza stessa.Read more at location 396
tentativo di ottenere il compimento attraverso i cosiddetti “nuovi diritti”.Read more at location 414
La loro matrice è quella brama di liberazione che è stata l’anima del SessantottoRead more at location 417
pensa in questo modo di poter evitare o rendere superfluo il dibattito sui fondamenti,Read more at location 442
come ci ricorda Cesare Pavese, «ciò che un uomo cerca nei piaceri è un infinito,Read more at location 450
Il dramma della nostra cultura, dunque, non sta tanto nel fatto che all’uomo sia tutto permesso, quanto nelle false promesse e nelle illusioni che quel permissivismo reca con sé.Read more at location 454
«Essi cercano sempre d’evadere / Dal buio esterno e interiore / Sognando sistemi talmente perfetti che più nessuno avrebbe bisogno d’essere buono».Read more at location 467
«il senso religioso […] la radice da cui scaturiscono i valori. Un valore, ultimamente, è quella prospettiva del rapporto tra un contingente e la totalità, l’assoluto.Read more at location 479
«La soluzione dei problemi che la vita pone ogni giorno», avverte don Giussani, «non avviene direttamente affrontando i problemi, ma approfondendo la natura del soggetto che li affronta.» In altri termini, «il particolare lo si risolve approfondendo l’essenziale».Read more at location 485
«Quella che sto per dare non è una risposta [adatta solo] alla situazione in cui versiamo […]; quello che sto dicendo è una regola, una legge universale da quando [e fino a quando] l’uomo c’è: la persona ritrova se stessa in un incontro vivo [come abbiamo appena sentito descrivere: “È questo che invidiamo di più in te, che non hai paura… Vediamoci”], vale a dire in una presenza in cui si imbatte e che sprigiona un’attrattiva, […] provoca al fatto che il cuore nostro, con quello di cui è costituito […], c’è, esiste».23 Questo cuore tante volte è addormentato, sepolto sotto mille macerie, sotto mille distrazioni, ma viene ridestato e provocato a un riconoscimento: c’è, il cuore c’è, il tuo cuore c’è.Read more at location 508
Noi cristiani non abbiamo alcuna paura a entrare, senza privilegi, in questo dialogo a tutto campo. Questa è, per noi, un’occasione preziosa per verificare la capacità dell’avvenimento cristiano di reggere davanti alle nuove sfide, poiché ci offre l’opportunità di testimoniare a tutti che cosa accade nell’esistenza quando l’uomo intercetta l’avvenimento cristiano lungo la strada della vita.Read more at location 548
nel mondo cattolico, la battaglia per la difesa dei valori è divenuta nel tempo così prioritaria da risultare più importante rispetto alla comunicazione della novità di Cristo, alla testimonianza della sua umanità. Questo scambio tra antecedente e conseguente documenta la caduta “pelagiana” di tanto cristianesimo odierno,Read more at location 558
L’alternativa non risiede, come taluni lamentano, in una fuga “spiritualistica”Read more at location 562
Chi è impegnato sulla scena pubblica, in campo culturale o politico, ha il dovere, da cristiano, di opporsi alla deriva antropologica odierna. Ma questo è un impegno che non può coinvolgere tutta la Chiesa in quanto tale, la quale ha l’obbligo, oggi, di incontrare tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro ideologia o appartenenza politica, per testimoniare l’«attrattiva Gesù».Read more at location 565
i limiti delle posizioni di chi crede di poter risolvere tutto mediante procedure o leggi,Read more at location 575
Tanti vorrebbero che il conseguimento dei diritti o il loro divieto fosse assicurato dalla politica.Read more at location 577
l’approfondimento della natura della verità e della strada per raggiungerla:Read more at location 587
Era questa la ferma persuasione della Chiesa nei primi secoli, la grande rivoluzione cristiana fondata sulla distinzione tra le due città, tra Dio e Cesare. Una persuasione destinata ad attenuarsi dopo l’Editto di Tessalonica (380 d.C.) ad opera dell’imperatore Teodosio.Read more at location 589
a) Il primo punto con cui occorre fare i conti è il «crollo delle evidenze»,Read more at location 652
Se Kant, negando la conoscibilità di Dio nell’ambito della pura ragione, aveva mantenuto a Dio il ruolo di un postulato della ragione pratica, implicata nell’agire morale, dopo di lui si è sviluppato il tentativo «di plasmare le cose umane facendo completamente a meno di Dio».Read more at location 668
ha colto con chiarezza la radice del fenomeno descritto, rimarcando il nesso storicogenetico tra l’affermazione dei valori fondamentali dell’umano e un cristianesimo vissuto: «Abbiamo visto che dall’inizio del tempo moderno si viene elaborando una cultura non-cristiana. Per lungo tempo la negazione si è diretta solo contro il contenuto stesso della Rivelazione; non contro i valori etici, individuali o sociali, che si sono sviluppati sotto il suo influsso.Read more at location 673
Kant paragona la traiettoria storica che conduce all’Illuminismo alle tappe evolutive di un individuo dall’infanzia all’età adulta. L’umanità è dapprima come un bambino, che ha bisogno di padre e madre, poiché non ha autonomia di pensiero e non sceglie da solo. Ma diventando adulto può prescindere da questo legame e vivere autonomamente. È l’uscita dallo stato di minorità. TuttaRead more at location 683
quei valori fondamentali sono «legati alla Rivelazione», sono entrati nella storia con Cristo, per la potenza della sua testimonianza e per la sua capacità di ridestare la ragione e la libertà dell’uomo. Attraverso il cristianesimo «si liberano nell’uomo forze che in sé sono “naturali”, ma che al di fuori di quella relazione non si realizzerebbero».Read more at location 692
Penso in questo senso alla vicenda di un gruppo di donne africane malate di AIDS che ho incontrato a Kampala. C’è qualcosa di più evidente del valore della salute e della vita (per non parlare dell’istinto di sopravvivenza)? Eppure quelle donne non erano interessate ad assumere le medicine di ultima generazione che avrebbero dato loro ampia prospettiva di sopravvivenza. Quei valori sembravano assenti, svaniti. È stato l’incontro con un’infermiera a farle ritornare a “vedere”. Essa ha comunicato loro un gusto di vita, la sua testimonianza ha rimesso in moto un desiderio di vivere che era sopito,Read more at location 717
ci vorrebbe «una carezza del Nazareno»9 per poter scoprire che la vita vale sempre e comunque. È la testimonianza offerta ogni giorno da tanti medici e infermieri, che entrano nelle stanze dei malati terminali, dove quasi più nessuno ha il coraggio di entrare, portando lo sguardo che hanno ricevuto e ricevono nell’incontro cristiano.Read more at location 726
«Nella coscienza dell’umanità di oggi la libertà appare di gran lunga come il bene più alto,Read more at location 755
come nella nota parabola, si vorrebbe togliere la «zizzania» dal campo, perché essa è pericolosa per la libertà. Il padrone del campo ha invece un pensiero ben diverso: Egli lascia crescere tutto, perché sa che il positivo sarà vincitore.Read more at location 766
Un primo esempio riguarda la schiavitù. San Paolo finisce in carcere e si trova in cella con uno schiavo, Onesimo, arrestato perché aveva tentato di scappare dal padrone. La schiavitù al tempo era una pratica corrente. Che cosa ha fatto dunque Paolo? Ha scritto un biglietto al padrone – la Lettera a Filemone è questo – per convincerlo a perdonare e a riaccogliere Onesimo:Read more at location 779
è stato separato da te per un momento perché tu lo riavessi per sempre; non più però come schiavo, ma molto più che schiavo, come un fratello carissimoRead more at location 785
Il gesto di san Paolo sembra un nulla nell’oceano infinito della schiavitù, un nulla con tutta la zizzania intorno. Chi avrebbe potuto scommettere su questo semplice fatto? Invece è stato un inizio che, nel tempo, secondo un disegno imprevedibile, ha portato all’eliminazione della schiavitù.Read more at location 788
Un secondo esempio riguarda l’aborto. La Lettera a Diogneto, uno degli scritti più belli del primo cristianesimo, dedica una riga, anzi mezza, alla questione. Che cosa vi si dice? I cristiani si «sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati».15 Punto. A capo. L’inizio dell’affermazione di certi valori, come quello della vita fin dalla nascita, ha seguito questa dinamica.Read more at location 790
Nel 380, infatti, con l’Editto di Tessalonica, l’imperatore Teodosio afferma che il cristianesimo è l’unica religione lecita.Read more at location 802
atto dalle conseguenze rilevanti, in contrasto con la dichiarata convinzione del cristianesimo dei primi secoliRead more at location 803
«Dapprima ero del parere che nessuno dovesse essere condotto per forza all’unità di Cristo, ma si dovesse agire solo con la parola, combattere con la discussione, convincere con la ragione, per evitare d’avere tra noi come finti cattolici coloro che avevamo già conosciuti tra noi come critici [eretici] dichiarati».17 Ma, dopo le reiterate ed efferate violenze perpetrate dai donatisti,18 cambia idea e dichiara che per evitare il male è lecito usare la forza.Read more at location 807
ne La Città di Dio l’orizzonte è quello del prevalere della libertà sul potere.Read more at location 814
«il pensiero cristiano successivo, a partire dall’età carolingia, rileggerà il De Civitate Dei alla luce dell’epistolario»,Read more at location 815
Per tanti secoli, con alti e bassi, non vi sarà un esplicito ripensamento della questione della libertà di religione. Anche con la Riforma di Lutero, durante la controversia che divide cattolici e protestanti, in ambedue gli schieramenti permane l’idea che una società cristiana non può tollerare eretici e scismatici. Anzi, gli sviluppi della Riforma protestante (considerata nelle sue diverse espressioni: luterana, calvinista, valdese e anche anglicana), invece che allargare gli spazi della libertà religiosa, li restringono, poiché consolidano ulteriormente l’intreccio fra potere politico e potere religioso, che conduce alle cosiddette guerre di religione. La pace di Westfalia del 1648, che doveva costituire una risposta alla situazione di scontro che si era creata, sancisce infine il principio «cuius regio, eius et religio», che obbliga il suddito a conformarsi alla religione del proprio principe.Read more at location 818
l’autocoscienza della Chiesa cresce fino alla svolta realizzata dal Concilio Vaticano II,Read more at location 828
Se l’errore non ha diritti, una persona ha dei diritti anche quando sbaglia.Read more at location 840
Non sono invece ugualmente permanenti le forme concrete, che dipendono dalla situazione storicaRead more at location 852
In questo senso l’illuminismo è di origine cristiana ed è nato non a caso proprio ed esclusivamente nell’ambito della fede cristiana». D’altro canto, poiché «il cristianesimo, contro la sua natura, era purtroppo diventato tradizione e religione di Stato», è stato precipuo «merito dell’illuminismo aver riproposto questi valori originali del cristianesimo e aver ridato alla ragione la sua propria voce.Read more at location 885
Il percorso di maturazione compiuto ha portato la Chiesa a riconoscere come più fedeli alla sua verità l’affermazione e il rispetto della libertàRead more at location 890
Ecco, allora, la domanda necessaria, se vogliamo porci di fronte alle sfide attuali senza ideologiche contrapposizioni e senza intimistici ripiegamenti: come può la libertà essere di nuovo «conquistata per il bene», dato che «la libera adesione al bene non esiste mai semplicemente da sé»? Solo attraverso la testimonianza, come accadde agli inizi.Read more at location 903
Solo la testimonianza della verità può raggiungere il cuore dell’uomo. Come osserva acutamente Lobkowicz,Read more at location 907
la Chiesa non vuole più rivendicare alcun diritto a qualsiasi forma di potere ma solo raggiungere i cuori delle persone,Read more at location 911
un contributo proprio a partire dalla natura della fede: vivendo nel reale,Read more at location 913
possiamo essere come un seme. «In una società come questa non si può creare qualcosa di nuovo se non con la vita: non c’è struttura né organizzazione o iniziative che tengano.Read more at location 915