Partiamo dall’inizio (ci verrà buono), chiediamoci cos’è una Chiesa. L’umile parere di un certo John Locke?…
… “A church, then, I take to be a voluntary society of men, joining themselves of their own accorder in order to the public worshipping of God…” - Lettera sulla tolleranza -
E il Vaticano?
Cosa sia il Vaticano cerca di dircelo Carlo Lottieri nel saggio “Vatican City as a Free Society”.
Il Vaticano come lo conosciamo oggi sorge l’ 11 febbraio 1929 con la stipula dei patti lateranensi firmati da Benito Mussolini e il cardinale Pietro Gasparri, segretario di Pio XI.
Ma il pregresso è decisivo: nel settembre 1870 l’ Italia occupò lo stato pontificio costringendo il Papa a ritirarsi presso i palazzi vaticani. Il Papa non riconobbe mai l’occupazione militare e si oppose sempre all’atto di forza subito. Il Sillabo di Pio IX fu il simbolo di questa strenua resistenza. Un’espressione ancora più aspra del dissenso fu il “Non Expedit” dell’ 11 ottobre 1874: si delegittimava lo stato italiano imponendo ai credenti di non partecipare all’attività politica che in esso si svolgeva. Nel frattempo, lo stato italiano con la “legge sulle guarentigie” – un atto unilaterale - assicurava al Papa la sua incolumità, il pieno controllo del Vaticano e un’ ampia autonomia d’azione. Il Papa non riconobbe mai l’ atto rigettandolo immediatamente…
… in the encyclical Ubi nos (May 15, 1871) he asserted that this Italian decision was not in condition to assure to the Holy See the minimum of secular independence, necessary to respect its freedom…
Altri passi testimoniano la posizione risoluta del papato…
… In his allocution Episcoporum Ordinem (May 23, 1887), for instance, Leo XIII (Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci, 1878-1903) invites the Italian government to change its position…
Dall’altra parte, l’intransigenza della massoneria congelava lo stato degli affari tra i due contendenti.
Dopo il 1910 qualcosa si sblocca…
… The enlargement of the franchise to vote (in 1912 it will be granted to all the men) opens the road to the so-called “Gentiloni agreement” and to the birth of a real Catholic party: the Popular Party created in 1919 by Luigi Sturzo, a Sicilian priest…
Nel 1926 Mussolini, dopo essere salito al potere e aver azzerato la precedente “legalità”, doveva rendere presentabile il suo regime, cosicché ritenne di stipulare i Patti Lateranensi che, tra l’altro, contenevano…
… Italian recognition of a full independence for the tiny geographical area… Pope obtains the official recognition… he has to admit a situation that had been accepted from a long time: the quitclaim on the wider territory controlled until 1870…
A quel punto il Vaticano fu considerato dai “continuisti” la prosecuzione dello Stato Pontificio, uno stato qualsiasi. La restaurazione poteva dirsi compiuta.
Tuttavia, questa interpretazione non era priva di difficoltà. Joël-Benoît D’Onorio:
…. it is still “to the Holy See (Santa Sede) (and not to the Vatican City) that the ambassadors of the foreign States are accredited”…
Anche la premessa ai Patti suona strana:
… “it has appeared necessary to institute, with special modalities, the Vatican City, recognizing to the Holy See the full property, the exclusive and absolute power and the sovereign jurisdiction on it”…
I patti avevano creato un “mostro” che avrebbe diviso a lungo i giuristi…
… both the contracting parties of the Lateran Treaty were aware to have create something of abnormal, a mirabile monstrum… jurists are not in condition to find a general consent…
Tuttavia, la tesi predominante restava quella di considerare il Vaticano come uno stato.
Charles G. Fenwick sul “The American Journal of International Law”…
… “the treaty signed on February 11, 1929, by the representatives of Italy and of the Vatican creates a new international person and creates a technical, and possibly a practical, problem in diplomacy for most of the governments of the world”… Fenwick remembers that, after the breach of Porta Pia and the annexation of Rome by the Italian Kingdom, from many parts it comes the question if the Pope (at this point deprived of territory and subjects) could still behave as an actor of the international law. As the American scholar underlines, in fact, the Pope continued to behave as an international juridical subject… In spite of it, for many jurists since 1870 to 1929 the Holy See remained destitute of “any international character”…
Le posizioni restavano più o meno sfumate ma sempre all’interno di un solco ben identificabile…
… there were Catholic authors persuaded that the minimum of autonomy unilaterally given by the Law of Guarantees was enough…“the Holy See had a ‘quasi-international’ position” (Oppenheim)“a ‘special’, ‘particular’ sovereignty” (Fauchille)
Anche l’italianissima Rivista di Diritto Internazionale si adeguava alla nuova ortodossia…
… Dionisio Anzilotti, Giulio Diena, Arturo Carlo Jemolo e Gaetano Morelli. All these texts share the opinion that, after the treaty, we are in front of a new State reality…
La Città del Vaticano era chiamata “Stato” anche nei documenti ufficiali.
Federico Cammeo:
… the ruling class of the Catholic Church was aware that, in an age dominated by a statist theory of the law by the reduction of the international life to the diplomatic relations among the States, it was in the interest of the Church to give to the Vatican City this kind of juridical status…
Solo gli stati sono attori internazionali, per cui non c’è da stupirsi se i giuristi cattolici spingevano nel considerare il Vaticano come uno stato. Le obiezioni provenivano piuttosto dal fronte laico.
Il Vaticano – si argomentava - aveva tutto per considerarsi uno stato: 1) un popolo 2) un territorio 3) un’organizzazione. Il Vaticano aveva persino un esercito, un tribunale, delle prigioni, un sistema postale autonomo...
Non esisteva tassazione solo perché era superflua visto che il 100% dei cittadini erano impiegati pubblici.
Ciononostante, tutti gli studiosi non potevano fare a meno di sottolineare l’eccezionalità del Vaticano…
… Anzillotti pointed out the special link between the legal order and the religion…
Il Diena mise in evidenza la “strumentalità” di uno stato siffatto…
… “it is evident that the repurchase of a territorial sovereignty was not, for the Holy See, a goal in itself; it was only a way to permit to the Holy See to wield with full security, in absolute and visible independence, its supreme spiritual mission in the world”…
Anche Carlo Arturo Jemolo notò l’anomalia: nessun altro stato esiste come strumento per perseguire un obbiettivo preciso. Non puo’ esistere uno stato con uno scopo. Mentre esiste il concetto di “oggetto sociale”, non esiste il concetto di “oggetto di stato”:
… this State is marked by the peculiarity to “not be an end in itself, as all the other States are, because its goal is the free activity of the central organizations of the Catholic Church”…
Ogni stato è fine a se stesso. Per questo è difficile pensare al Vaticano come tale.
D’Onorio sullo “scopo” del Vaticano…
… “showing and putting into concrete form the sovereignty of the Holy See in the international law, with the aim the assure the independence of the supreme Authority of the Church in front of any other power of this world”…
Il Vaticano è definito come “stato a supporto”, il che è una contraddizione in termini…
… “vague and generic meaning so to include every kind of political human association, from the barbaric hordes to the Greek polis, Roman Empire and contemporary State communities”. But if, on the contrary, “we refer to something of concrete: the State where we now live and where since some centuries lives the Western world, to the State furnished of some characters, as territoriality, sovereignty, and so on”, in this case it seems very questionable that we can consider a State this special entity named Vatican City…
Il Vaticano non è “soggetto attivo” di sovranità ma “oggetto passivo"!
Viene delineandosi una tesi alternativa a quella ortodossa…
… The thesis of this text is that Vatican City is undoubtedly a political and legal order, but is not a coercive order and, even more so, it is not a State order…
Per valutare se il Vaticano sia un’anarchia dobbiamo precisare il concetto di sovranità, ovvero il marchio di fabbrica dello stato moderno.
In proposito meglio ascoltare chi ha forgiato il concetto di “stato”: Jean Bodin…
… sovereignty is the attribute of an absolute and perpetual power, which does not admit other authorities over itself… sovereignty owns the right to “direct the actions of the members of the society because it has the right of coercion, a right to which all the individuals are obliged to submit…
Il Vaticano è altra cosa…
… it finds its nature and its goal in an evident subordination to the Catholic faith…
E’ il Vaticano ad essere al servizio della fede cattolica e non viceversa, ma questo sarebbe impossibile per un ente dotato di sovranità assoluta.
L’incipit del trattato esprime questa ambiguità: “In nome della Santa Trinità”.
Per rintracciare assetti politici che ignorino la sovranità dobbiamo risalire al medioevo cristiano, quindi prima della modernità…
… the State of Vatican City is bearer of a sovereignty that precedes and absorbs itself…
Jemolo…
… Vatican City “differs from the other States because it is object of the sovereignty of the Pontiff, and it is not a subject of sovereignty”…
Ma lo stato moderno non è e non puo’ essere subordinato ad alcunché. Lo stato moderno è sovrano per definizione.
Il Vaticano invece è stato creato per servire e veicolare la fede cattolica, il territorio esiste perché senza un “corpo” lo spirito non puo’ agire in modo indipendente. Il Vaticano esiste per rendere libero il Papa di compiere la sua missione.
Interessante a questo proposito l’art. 22…
… “Italy will provide to the punishment of the felonies committed in the Vatican City, except when the author of the felony toke refuge in the Italian territory, because in this case the authorities will proceed against him in conformity with the Italian laws”…
La capacità di reprimere il crimine – da sempre la funzione primaria dello stato – non sembra in cima alle preoccupazioni vaticane. Tant’è vero che si esternalizza la funzione. Inoltre, si consente l’applicazione del diritto italiano ai cittadini vaticani…
… Vatican resigns some attributes usually considered as typical of the sovereignty and, for this reason, of a State commonly understood…
Gli stessi ambasciatori vaticani sono visti come missionari in azione: preti nel pino svolgimento delle loro funzioni.
E il “popolo”? Anche qui riscontriamo anomalie.
Ruffini:…
… about the people there is “a material anomaly, not for the small number (few hundreds of people), but because this people is composed by officials, with the consequence that it has been possible to talk of a nationalité de fonction or fonctionnelle”…
Il popolo non sono che membri al servizio della comunità (e non viceversa). Oltretutto questo servizio è indirizzato all’esterno della comunità.
Ruffini, per un paragone adeguato, cita la Ginevra di Calvino.
Cardia:…
… citizenry is given temporarily, for a function…
Nella proiezione esterna del Vaticano risiede anche la ragione per cui non puo’ essere considerato una teocrazia…
… A peculiarity of the Vatican City, that for this reason cannot be considered theocratic and consequently illiberal, would consist in the fact to be “avoid of the communitarian element”…
Allo status di cittadino del Vaticano si puo’ rinunciare volontariamente: altro caso unico. D’altronde, si diventa cittadini solo su invito. Due elementi che non rientrano nel modello statalista.
L’elemento territoriale è coinvolto in pieno nelle anomalie segnalate…
… Vatican and the Church do not conceive their mission in relation to the 44 hectares of their exclusive jurisdiction, but rather to the entire world…
Bisogna diffondere i vangeli e il territorio è un mero supporto spaziale.
Il proprietario è unico e non esiste diritto di esproprio. proprietà e sovranità coincidono.
L’art.3 lascia che – per ragioni di sicurezza - Piazza S.Pietro resti sotto i poteri italiani. La polizia italiana è vista come un’agenzia d’ordine a cui appaltare i servizi per potersi concentrare su altre funzioni…
… Vatican City doesn’t conceive itself as an organization to ensure security and it can, without problems, to entrust this burden to other institutions…
Carl Schmitt è stato chiaro sulle funzioni dello stato moderno:
… is an instrument of neutralization in front of the different cultures and, especially, in front of the religions…
Schmitt: la politica è figlia della teologia e lo stato è il dio dell’uomo moderno (sovranità assoluta e perpetua), ma questo non puo’ valere per il vaticano, che di conseguenza non puo’ essere considerato uno stato.
Non a caso lo stato moderno nasce come reazione alle guerre di religione. Gianfranco Miglio…
… sovereignty triumphed when the Christian religion “was degraded by the state from a guide for all European umanity to a private matter…
Tra il 1859 e il 1860 Cavour avanzò le sue proposte…
… he proposed a solution providing for “the waiver of the Papacy to the temporal power” in exchange of “the waiver of the Italian State to its jurisdictional power in the matter of religion”…
Pio IX si dimostrò consapevole dei rischi: senza alcun diritto temporale alla lunga si diviene schiavi. Un po’ l’intuizione di Hayek: senza proprietà privata s’imbocca la via della schiavitù.
Anche per Pierre Manent non dare un corpo ad una mente significa imprigionarla…
… remarks that the contemporary separation between religion and legal order is the outcome of a tragic evolution, condemning us to live in a world where the opinion is without power and the power is without opinion…
Ora possiamo capire meglio cosa sia il Vaticano:
… obstinate persistence of a vision refusing to lessen the importance of the faith, putting it in the ambit completely private…
Non si puo’ essere missionari senza avere un corpo, e il vaticano è il corpo del missionario.
Ora capiamo meglio anche l’anti-liberalismo di Pio IX nel Sillabo…
… When 19th century Catholicism refuses liberalism, it condemns chiefly this unacceptable and statist separation between religion and morality, between religion and law…
Un anti-liberalismo informato ad un liberalismo classico ben consapevole dell’inscindibilità tra politica e religione.
E qui diventa importante la distinzione tipica nella cultura romana tra auctoritas and potestas.
Infatti, se al Vaticano manca la sovranità non manca l’autorità.
Il Papa ha l’ambizione di guidare il suo popolo usando solo il suo prestigio.
Chi vuole essere riconosciuto nella sua autorità non è interessato ad imporla. Si cerca invece la libera e volontaria obbedienza.
Theodor Mommsen sul senato romano…
… the Senate–when it is in front of a magistrate– “arrogates to itself only the auctoritas, corresponding approximately to our recommendation”… it only exhorts… “auctoritas is more than an advice and less than an order: it is an advice whose compliance it is not easy to evade, as when the professional man gives a suggestion to the king or the parliamentary leader to his followers”…
Ma Franz Wieacker aveva un’idea ancora più estrema dell’auctoritas romana…
… auctoritas iuriconsulti means “the importance of a legal advice, by virtue of the competence and the political prestige of a great jurist”…
Siamo qui al confine tra vita politica e vita sociale. E’ il modo in cui si fa politica in un ambiente anarchico, ovvero pre-moderno…
… people refusing the auctoritas can ignore it, but they know that by the decision they are out of the community…
L’autoritas era di fatto una limitazione del potere politico…
… “people having potestas cannot refuse auctoritas”…
Esempio…
… during the Republican age, in Rome “there was the moral obligation to ask the counsel of advisors fair and ethically qualified”…
Per Frank van Dunn il Dio dei sacerdoti era il “radicalmente altro”, e in quanto tale sempre opponibile all’autorità politica…
… a radical criticism of any pagan culture celebrating power and domination…
E’ un caso che la cultura marxista del XX secolo – soprattutto nelle figure di Max Horkheimer e Theodor Adorno - abbia sempre avversato il concetto di autorità mischiandolo con quello di autoritarismo?
Questo rifiuto è un chiaro segno dell’esigenza di un potere assoluto e inattaccabile (potestas) che non deve essere scalfito da pronunciamenti autorevoli.
Richard Heinze:
… “auctoritas, for its own nature, is not prejudicial to the liberty; nobody is obliged to follow and advise, even if he asked it”… “What there is at the basis of the auctoritas? The idea is that nobody understands all, and particularly not alone”…
I padri della Chiesa (Tertulliano, Agostino, Cipriano) hanno propugnato il concetto di autoritas.
Sotto questa luce è da vedere anche il problematico precetto della “salus extra ecclesiam non est”…
… When Cyprianus says that there in no safety out of the Church ( salus extra ecclesiam non est) he remember that cannot be considered Christian people refusing the authority of the bishops…
Non sentirsi vincolati al consiglio della Chiesa porta a dannazione, e la minaccia è rivolta soprattutto al potere politico. Per Agostino…
… Church aims “to be recognized by the believer as an authority in condition to say something, so he does not feel his faith and his obedience as duties, but he obeys with pleasure”…
Impero e Chiesa si sono controbilanciati in questo modo per secoli. E oggi?
… After twenty centuries of Christian history we are in condition to admit that there is no space for a free and religious authority in a society controlled by a political power… Potestas and auctoritas are not compatible…
Oggi il potere politico pretende il controllo pieno delle operazioni e le pretese papali di un influenza (collegata con un minimo di potere temporale) sono un residuo dei tempi pre-moderni.
Ma intanto, questa pretesa di essere anti-stato (limite al potere statuale altrui) rende il Vaticano un non-stato. In esso prevale l’aspetto di…
… free organization (not coercive) oriented to realize its projects in the international arena…
(La Basilica di San Pietro si è montata la testa e crede di essere Milano stamattina? cit. Costanza Miriano il 28/11/2016)