sabato 12 settembre 2015

The Rule of the Clan di Mark S. Weiner - discussione con Arnold Kling

I punti toccati nella discussione tra Mark Wiener e Arnold Kling
  • La nota tesi di MW: senza rule of law garantita da uno stato forte, emerge "la rule of clan"
  • Ricordiamo cosa sia la rule of clan enunciando il classico elemento anti-individualista: la responsabilità è collettiva per cui se sbaglia Tizio puo' essere punito Caio in sua vece, basta che appartenga allo stesso clan. In questo mondo l'onore è l'elemento principale che genera fiducia.
  • Avviso di MW: attenzione ad indebolire lo stato, si rischia un ritorno alla rule of clan con conseguenze nefaste per gli istituti cari ai libertari.
  • Risposta di AK: riconosce che esiste una storia che va dallo stato naturale regolato dalla rule of clan fino allo stato moderno e all'individualismo liberale.
  • Per Kling la famiglia nucleare ha stabilmente preso il posto dei clan. Possiamo procedere a ridurre lo stato senza temere un ritorno alla legge del clan
  • Bennett e Lotus mettono in evidenza una differenza culturale decisiva rispetto a ieri: abbiamo 1500 anni di famiglia nucleare alle spalle, qs ci garantisce dalla tirannia del clan...
  • Le caratteristiche della famiglia nucleare: 1) matrimonio nn combinato 2) no ad obblighi legati all'eredità 3) abbandono del nido in giovane età 4) nessun obbligo verso il figlio che se n'è andato 5) nessun obbligo verso i genitori...
  • Guarda ai Freedom Index: in testa stanno molti piccoli paesi mentre in coda i grandi paesi centralizzati. Perchè: il leviatano è farraginoso e x orientarsi là dentro occorrono "agganci". Oggi il xicolo mafia è più presente dove lo stato è forte quanto esteso. E' la burocrazia che si organizza per clan...
  • La struttura federalista può ben garantire l'individuo sia dai clan naturali che dai clan burocratici
  • IMHO: la soluzione clanica non va vista come il demonio, bisognerebbe piuttosto coglierne gli aspetti positivi, potrebbe ancora essere ancora la migliore in molti ambiti, per esempio nel welfare che assorbe gran parte delle risorse pubbliche generando una burocrazia non meno "clanica".
continua