venerdì 11 settembre 2015

Ripensare il fisco italiano: da Willie Sutton a Jim Mirrlees.∗ Alberto Bisin Sandro Brusco Giulio Zanella

Alberto Bisin propone la sua riforma fiscale per incentivare il lavoro
  • Come è organizzato il ns sistema fiscale? Non esiste un' organizzazione, nessun funzionario delle entrate potrebbe descriverla, forse c'era all'inizio, dopodiché si è proceduto a mettere toppe laddove c'erano falle. Oggi vale solo la legge di Sutton: prendere soldi laddove ci sono.
  • Criterio Mirrles: tassare le attività "rigide" e risparmiare le "elastiche". E' il modo per rendere meno inefficiente il sistema, ovvero di cambiare il meno possibile i comportamenti degli operatori.
  • 3 tipi di elasticità: compensate o non compensate
  • Gruppi demografici con offerta più elastica: giovani, donne, vecchi, poco istruiti
  • Sorpresa: i redditi medio/bassi sono più elastici. Forse x' sono anche impegnati nei compiti più noiosi e afflittivi. In genere si direbbe il contrario: il più ricco, e non il più povero, puo' permettersi di lavorare meno. ma forse la povertà estrema non è più statisticamente rilevante.
  • Prima proposta: imposta negativa da incassare quando il reddito non sarà più esente. Da abbinare ad una maggiore progressività da realizzarsi con l'abbattimento dell'aliquota per i redditi bassi (in modo da ottenere aliquote marginali tollerabili tra questi redditi).
  • Seconda proposta: abolizione detrazione coniuge a carichi familiari: incentivi marginali trasferiti dai redditi alti (marito) ai redditi bassi (moglie)
  • Casalinghe: il reddito non monetario delle casalinghe è esentasse e fa una concorrenza sleale ai redditi medio bassi. Si cerca di attenuare questa distorsione con aliquote agevolate x le donne
continua