Lo strumento romantico per eccellenza, fatto apposta per evocare nebbie e lontananze.
Come recuperarlo nell’ epoca meno romantica di sempre, quella in cui si richiedono vicinanze addirittura pornografiche? Quella in cui la contrapposizione frontale a fosforescenze allucinate è la norma.
Contro tutto e tutti (produzione del suono compresa) si erge solitario lo sforzo dei muscoli labiali di Arkady.
Arkadj Shilkloper – Hornology
p.s. ancora per pochi giorni disponibili su npr le canzoni di Natale di un rilassato John Zorn. Il download è d’ obbligo.