venerdì 20 maggio 2011

Meditazioni libertarie su L’ Amaca del 17.5.2011

Avere rivolto una falsa accusa al suo avversario gioverà o non gioverà alla campagna elettorale di Letizia Moratti? A Milano non si discute d' altro; e il solo fatto che se ne discuta è un indizio tremendo sullo stato della nostra civiltà politica. Un' accusa falsa dovrebbe infatti ritorcersi contro chi la rivolge, almeno in teoria. Se qualcuno dubita di questa logica consequenzialità tra causa ed effetto, è per due ragioni. La prima: è probabile che una parte non piccola degli elettori non sia informata dell' infondatezza dell' accusa. La seconda (ben più grave): è probabile che molti elettori di centrodestra, anche se informati dell' infondatezza dell' accusa, la considerino comunque calzante ai loro pregiudizi su Pisapia,e dunque veraa prescindere. In altre parole, nell' elettorato sedicente moderato, l' odio per "la sinistra" sarebbe così radicato da considerare un dettaglio trascurabile il fatto che Pisapia fosse colpevole o innocente. L' immagine di Pisapia "estremista e amico dei terroristi" serve a milioni di elettori per evitare di fare i conti con la realtà, con la politica, con il giudizio che si è chiamati a dare sul governo di Milano. Berlusconi - che conosce bene il suo elettorato - è sicuro che la sortita di Moratti sia stata vincente. È sicuro, cioè, dell' efficacia della menzogna presso moltissimi italiani. Se ha ragione, vuol dire che ci siamo giocati, come italiani (anche di destra) non questao quella elezione, ma la realtà.

L’ amaca - MICHELE SERRA

Gli “altri”: o ignoranti o obnubilati dall’ odio, dunque. Non poteva essere altrimenti. 

La battaglia elettorale non risparmia colpi.

oxf

Dopo aver letto la sarcastica omelia si potrebbe parafrasare dicendo che “è un indizio tremendo per la salute di una civiltà leggere giornali che formulano solo le ipotesi funzionali all’ insulto che hanno sempre in canna, tralasciando del tutto quelle più logiche”!

Spero sia pleonastico accennare alla terza ipotesi, quella più plausibile e debitamente occultata poiché poco idonea allo scherno dell’ avversario: uno mette sulla bilancia i pro e i contro e decide.

Decide, anche se nessuno dei due piatti risulta sgombro. E’ sempre così nella vita.

Notare poi la finezza con cui la falsità dell’ espressione “Pisapia ladro di macchine” piano piano viene trasferita sull’ espressione “Pisapia estremista e amico dei terroristi”. 

Purtroppo, se l’ accusa fosse stata quest’ ultima, non ci sarebbe stata nessuna gaffe.