Ti faccio l' esempio standard.
COMANDO 1: la legge che segue non puo' essere ignorata
COMANDO 2: ogni dovere è tale solo se conosciuto
COMANDO 3: non rubare
Ogni ladro in tribunale dirà che "non sapeva" e varrà assolto. Il corto circuito dei comandi 1 e 2 rende l' ordinamento inapplicabile (vedi Casati/Varzi "Semplicità insormontabili" Laterza p.62).
Come ovviare? "Naturalizzando" il comando 1 (Wittgenstein parlava di trasformare una "norma" in una "forma di vita").
Una volta "naturalizzato" il comando diventa inutile e, in quanto scontato, puo' essere trascurato; non a caso tutti gli ordinamenti giuridici lo tralasciano completamente per quanto fondamentale.
Una norma viene quindi "naturalizzata" per essere resa inutile e tolta di mezzo. Cio' segnala il rischio che il vero contraltare alle norme "contronatura" (quindi perdute) siano le norme "naturalizzate" (quindi inutili).
lunedì 18 gennaio 2010
sabato 16 gennaio 2010
L' applicazione dell' inapplicabile
Una morale che contiene precetti "inapplicabili" viene considerata "perduta"?
Strano, in ambito giuridico il "paradosso della giurisprudenza" spinge a considerare taluni comandi inapplicabili come già applicati.
Esempio, un dovere è tale solo se conosciuto. Del resto "la legge non tollera l' ignoranza". Ma quest' ultimo comando (fondamentale) non viene nemmeno scritto in quanto palesemente inapplicabile. Cionondimeno, essendo irrinunciabile, viene considerato convenzionalmente come già applicato.
Strano, in ambito giuridico il "paradosso della giurisprudenza" spinge a considerare taluni comandi inapplicabili come già applicati.
Esempio, un dovere è tale solo se conosciuto. Del resto "la legge non tollera l' ignoranza". Ma quest' ultimo comando (fondamentale) non viene nemmeno scritto in quanto palesemente inapplicabile. Cionondimeno, essendo irrinunciabile, viene considerato convenzionalmente come già applicato.
Test di Quine
Per quanto ci si sforzi non è possibile distinguere un uomo dal suo replicante artificialmente costruito. Inutile cercare un criterio, deponete gli argomenti e affidatevi al sesto senso.
Ammettiamo però di avere una garanzia: l' uomo in questione è razionale e sincero. Si potrebbe ricorrere al test di Quine.
Fate in modo di strappare ad entrambi la promessa di farvi visita la settimana seguente in un giorno a sorpresa: solo il replicante rifiuterà trovando assurda la vostra richiesta.
E non ha tutti i torti: se i giorni della settimana vanno da Lunedì a Domenica, quest' ultimo giorno va escluso a priori visto che la visita in quel giorno non sarebbe "sorprendente". Ma per lo stesso motivo va escluso anche il Sabato e tutti i rimanenti giorni che s' incontrano procedendo a ritroso.
Solo l' uomo siglerà la promessa: lui, fedele alle sue caratteristiche, non verrà mai di domenica, ma potrebbe anche venire se solo lo volesse. State certi che capiterà da voi proprio a sorpresa.
Ammettiamo però di avere una garanzia: l' uomo in questione è razionale e sincero. Si potrebbe ricorrere al test di Quine.
Fate in modo di strappare ad entrambi la promessa di farvi visita la settimana seguente in un giorno a sorpresa: solo il replicante rifiuterà trovando assurda la vostra richiesta.
E non ha tutti i torti: se i giorni della settimana vanno da Lunedì a Domenica, quest' ultimo giorno va escluso a priori visto che la visita in quel giorno non sarebbe "sorprendente". Ma per lo stesso motivo va escluso anche il Sabato e tutti i rimanenti giorni che s' incontrano procedendo a ritroso.
Solo l' uomo siglerà la promessa: lui, fedele alle sue caratteristiche, non verrà mai di domenica, ma potrebbe anche venire se solo lo volesse. State certi che capiterà da voi proprio a sorpresa.
mercoledì 13 gennaio 2010
Gesù imprenditore
Israel ha parlato chiaro: la Chiesa non è un' azienda.
Abbiamo risposto in coro: cosa?
Ora qualcuno (Philippe Simonnot) si aggiunge al coro.
Ovunque ci si organizzi nasce un' azienda.
Negare la natura aziendale significa un po' anche negare l' incarnazione.
Gesù ha mangiato, bevuto, riposato, predicato, evangelizzato, fidelizzato. Quindi...
Solo chi aspira al fallimento e alla scomparsa puo' accampare valide ragioni per essere escluso dall' analisi aziendalistica.
Abbiamo risposto in coro: cosa?
Ora qualcuno (Philippe Simonnot) si aggiunge al coro.
Ovunque ci si organizzi nasce un' azienda.
Negare la natura aziendale significa un po' anche negare l' incarnazione.
Gesù ha mangiato, bevuto, riposato, predicato, evangelizzato, fidelizzato. Quindi...
Solo chi aspira al fallimento e alla scomparsa puo' accampare valide ragioni per essere escluso dall' analisi aziendalistica.
I Belive in God
Il darwinista Telmo Pievani scrive che i nostri geni parlano chiaro, siamo "nati per credere".
E noi cattolici giù che c' incazziamo.
Ma perchè?
Forse sta solo pronunciando il suo "atto di fede", ma lo fa nella lingua che sente più propria (quella del materialismo).
Se fosse inglese direbbe "I Belive in God" e nessuno si risentirebbe.
Mi spiego meglio con un esempio legato all' etica.
Assumendo che TP sia un materialista, i termini GIUSTO e SBAGLIATO non avrebbero per lui il senso che hanno per noi.
Come insegna "la scienza", si guarderebbe solo all' "efficienza" in grado di massimizzare la capacità adattiva di chi è chiamato alla scelta etica. Quindi GIUSTO = UTILE (al successo evolutivo).
Spostiamoci ora dall' etica all' ontologia. Esiste dio? Anche qui la risposta "giusta" si tradurrebbe nella risposta "efficiente". E il libro spiega per l' appunto come la risposta affermativa sia particolarmente efficiente. Volgiamo e avremo la risposta a cui è "giusto" credere.
In realtà il libro non l' ho letto - non era disponibile - e baso le mie congetture su alcuni commenti leggiucchiati qua e là, nonchè sui classici argomenti aristotelici dei "darwinian conservative. Spero che la riflessione abbia un piccolo valore al di là del reale pensiero di Pievani che qui prendo solo a pretesto.
E noi cattolici giù che c' incazziamo.
Ma perchè?
Forse sta solo pronunciando il suo "atto di fede", ma lo fa nella lingua che sente più propria (quella del materialismo).
Se fosse inglese direbbe "I Belive in God" e nessuno si risentirebbe.
Mi spiego meglio con un esempio legato all' etica.
Assumendo che TP sia un materialista, i termini GIUSTO e SBAGLIATO non avrebbero per lui il senso che hanno per noi.
Come insegna "la scienza", si guarderebbe solo all' "efficienza" in grado di massimizzare la capacità adattiva di chi è chiamato alla scelta etica. Quindi GIUSTO = UTILE (al successo evolutivo).
Spostiamoci ora dall' etica all' ontologia. Esiste dio? Anche qui la risposta "giusta" si tradurrebbe nella risposta "efficiente". E il libro spiega per l' appunto come la risposta affermativa sia particolarmente efficiente. Volgiamo e avremo la risposta a cui è "giusto" credere.
In realtà il libro non l' ho letto - non era disponibile - e baso le mie congetture su alcuni commenti leggiucchiati qua e là, nonchè sui classici argomenti aristotelici dei "darwinian conservative. Spero che la riflessione abbia un piccolo valore al di là del reale pensiero di Pievani che qui prendo solo a pretesto.
lunedì 11 gennaio 2010
Identità personale
Giovanni commette un crimine.
Gabriele conduce una vita da Santo.
Un abile chirurgo trapianta il cervello di Giovanni nel corpo di Gabriele e viceversa.
Chi dobbiamo condannare e chi dobbiamo santificare?
Personalmente condanno il cervello di Giovanni (nel corpo di Gabriele) e santifico il cervello di Gabriele (nel corpo di Giovanni).
Cio' detto penso di avere una concezione "psicologista" dell' identità, in opposizione alla concezione biologica.
Ma ammettiamo di effettuare solo il secondo trapianto e di lasciar morire il corpo di Gabriele. Dopo qualche tempo muore anche il corpo di Giovanni con il cervello di Gabriele. Quale corpo ha diritto ad essere la spoglia del santo?
Penso che "entrambi" sia la risposta giusta. Una persona con due corpi, perchè no?
Ultimo caso: Giovanni è in coma e per salvarlo viene distrutto un emisfero cerebrale. L' altra metà del suo cervello viene successivamente trapiantata nel corpo (vuoto) di Gabriele. Bene, per quanto detto Giovanni continua a vivere, anche se nel corpo di Gabriele e in modo menomato (d' altronde era in quelle condizioni anche allorchè alloggiava nel corpo originario).
Ma ammettiamo che Giovanni subisca invece l' espianto di entrambi gli emisferi: uno trapiantato nel corpo (vuoto) di Gabriele ed uno nel corpo vuoto) di Giacomo. Non possono ovviamente esistere due Giovanni, eppure, per quanto detto in precedenza, il corpo di Gabriele che possiede un emisfero di Giovanni, eravamo ben disposti a considerarlo come "Giovanni".
Che fare? Niente! mantenere la regola. Infatti il Giovanni con un emisfero malato e da distruggere non è il Giovanni con entrambi gli emisferi sani ed espiantabili.
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Gabriele conduce una vita da Santo.
Un abile chirurgo trapianta il cervello di Giovanni nel corpo di Gabriele e viceversa.
Chi dobbiamo condannare e chi dobbiamo santificare?
Personalmente condanno il cervello di Giovanni (nel corpo di Gabriele) e santifico il cervello di Gabriele (nel corpo di Giovanni).
Cio' detto penso di avere una concezione "psicologista" dell' identità, in opposizione alla concezione biologica.
Ma ammettiamo di effettuare solo il secondo trapianto e di lasciar morire il corpo di Gabriele. Dopo qualche tempo muore anche il corpo di Giovanni con il cervello di Gabriele. Quale corpo ha diritto ad essere la spoglia del santo?
Penso che "entrambi" sia la risposta giusta. Una persona con due corpi, perchè no?
Ultimo caso: Giovanni è in coma e per salvarlo viene distrutto un emisfero cerebrale. L' altra metà del suo cervello viene successivamente trapiantata nel corpo (vuoto) di Gabriele. Bene, per quanto detto Giovanni continua a vivere, anche se nel corpo di Gabriele e in modo menomato (d' altronde era in quelle condizioni anche allorchè alloggiava nel corpo originario).
Ma ammettiamo che Giovanni subisca invece l' espianto di entrambi gli emisferi: uno trapiantato nel corpo (vuoto) di Gabriele ed uno nel corpo vuoto) di Giacomo. Non possono ovviamente esistere due Giovanni, eppure, per quanto detto in precedenza, il corpo di Gabriele che possiede un emisfero di Giovanni, eravamo ben disposti a considerarlo come "Giovanni".
Che fare? Niente! mantenere la regola. Infatti il Giovanni con un emisfero malato e da distruggere non è il Giovanni con entrambi gli emisferi sani ed espiantabili.
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venerdì 8 gennaio 2010
Ognuno al suo posto
Un passaggio cristallino di Panebianco:
... immigrazione... Non ci sono solo troppi prelati e parroci che parlano ambiguamente di "accoglienza" senza mettere mai paletti... anche un certo numero di magistrati... ha deciso che il reato di clandestinità è in odore di incostituzionalità. Immaginiamo che la Corte costituzionale si pronunci domani con una sentenza favorevole alla tesi di quei magistrati. Bisognerebbe allora mandare a memoria la data di quella sentenza perché sarebbe una data storica, altrettanto importante di quelle dell’unificazione d’Italia e della Liberazione. Con una simile sentenza, la Corte stabilirebbe solennemente che ciò che abbiamo sempre creduto uno Stato non è tale, che la Repubblica italiana è una entità «non statale». Che cosa è infatti il reato di clandestinità? Nient’altro che la rivendicazione da parte di uno Stato del suo diritto sovrano al pieno controllo del territorio e dei suoi confini, della sua prerogativa a decidere chi può starci legalmente sopra e chi no. Se risultasse che una legge, regolarmente votata dal Parlamento, che stabilisce il reato di clandestinità, è incostituzionale, ne conseguirebbe che la Costituzione repubblicana nega allo Stato italiano il tratto fondante della statualità: la prerogativa del controllo territoriale...
Da leggere e da far leggere. Per esempio a Cimatti che in questa puntata (ascoltare per credere) discutendo con Floris afferma l' insensatezza del termine "clandestino".
Cari socialistoidi, rassegnatevi, una "vicinanza coerente" al clandestino la puo' sentire solo il libertario. Solo l' abbraccio che accoglie l' "evasore" puo' includere il clandestino. Chi adora la legalità e sventola la Costituzione cammina su una strada differente da quella calpestata dai clandestini. Solo chi è irritato dalle proibizioni sottoforma di decreto legge è sulla via giusta per incontrarlo; solo chi litiga con la nozione di Stato pone le premesse per litigare con quella di clandestino. Chi vede con chiarezza una "casa comune" opporrà solo balbetii a chi urla "padroni in casa propria".
E' proprio il vostro caso, cari socialistoidi. Per voi la nozione di Stato è essenziale. Essenziale per avere un welfare; essenzialissima per avere quello esteso che vi manda tanto in sollucchero; iperessenziale per risolvere tutti i problemi a suon di leggi, com' è nel vostro paternalistico stile.
... immigrazione... Non ci sono solo troppi prelati e parroci che parlano ambiguamente di "accoglienza" senza mettere mai paletti... anche un certo numero di magistrati... ha deciso che il reato di clandestinità è in odore di incostituzionalità. Immaginiamo che la Corte costituzionale si pronunci domani con una sentenza favorevole alla tesi di quei magistrati. Bisognerebbe allora mandare a memoria la data di quella sentenza perché sarebbe una data storica, altrettanto importante di quelle dell’unificazione d’Italia e della Liberazione. Con una simile sentenza, la Corte stabilirebbe solennemente che ciò che abbiamo sempre creduto uno Stato non è tale, che la Repubblica italiana è una entità «non statale». Che cosa è infatti il reato di clandestinità? Nient’altro che la rivendicazione da parte di uno Stato del suo diritto sovrano al pieno controllo del territorio e dei suoi confini, della sua prerogativa a decidere chi può starci legalmente sopra e chi no. Se risultasse che una legge, regolarmente votata dal Parlamento, che stabilisce il reato di clandestinità, è incostituzionale, ne conseguirebbe che la Costituzione repubblicana nega allo Stato italiano il tratto fondante della statualità: la prerogativa del controllo territoriale...
Da leggere e da far leggere. Per esempio a Cimatti che in questa puntata (ascoltare per credere) discutendo con Floris afferma l' insensatezza del termine "clandestino".
Cari socialistoidi, rassegnatevi, una "vicinanza coerente" al clandestino la puo' sentire solo il libertario. Solo l' abbraccio che accoglie l' "evasore" puo' includere il clandestino. Chi adora la legalità e sventola la Costituzione cammina su una strada differente da quella calpestata dai clandestini. Solo chi è irritato dalle proibizioni sottoforma di decreto legge è sulla via giusta per incontrarlo; solo chi litiga con la nozione di Stato pone le premesse per litigare con quella di clandestino. Chi vede con chiarezza una "casa comune" opporrà solo balbetii a chi urla "padroni in casa propria".
E' proprio il vostro caso, cari socialistoidi. Per voi la nozione di Stato è essenziale. Essenziale per avere un welfare; essenzialissima per avere quello esteso che vi manda tanto in sollucchero; iperessenziale per risolvere tutti i problemi a suon di leggi, com' è nel vostro paternalistico stile.
Tradizionalisti al cinema
25 film per rinsaldare il conservatore nelle sue convinzioni: link
Come pensare dopo la crisi
Cosa ha insegnato la crisi finanziaria?
Purtroppo cose diverse a ciascuno di noi, almeno credo. Ogni catastrofe, anche la più dirompente, dà modo di salvare la propria ideologia. Eppur qualcosa si muove (anche nei cervelli più imperturbabili).
Sintetizzo quel che porto a casa.
Cause: le novità regalano instabilità. Siccome alle prime non possiamo rinunciare, rassegnamoci. Qualcuno ha parlato di "distruzione creatrice". Alla fine degli anni 90 fu internet, ora sono piombati tra noi avvenieristici strumenti finanziari. Quando una novità irrompe, bisogna "ricalcolare". Cio' non è privo di effetti.
Rimedi: politica monetaria. Serve sia a prevenire che a combattere. Per me poteva e doveva bastare, al diavolo Keynes e lo "stimolo", al diavolo anche la sfiducia di stampo austriaco nell' EMH; sul punto mi convince il buon Scott Summer.
Mi vieto di andare oltre per non annacquare l' essenziale.
Purtroppo cose diverse a ciascuno di noi, almeno credo. Ogni catastrofe, anche la più dirompente, dà modo di salvare la propria ideologia. Eppur qualcosa si muove (anche nei cervelli più imperturbabili).
Sintetizzo quel che porto a casa.
Cause: le novità regalano instabilità. Siccome alle prime non possiamo rinunciare, rassegnamoci. Qualcuno ha parlato di "distruzione creatrice". Alla fine degli anni 90 fu internet, ora sono piombati tra noi avvenieristici strumenti finanziari. Quando una novità irrompe, bisogna "ricalcolare". Cio' non è privo di effetti.
Rimedi: politica monetaria. Serve sia a prevenire che a combattere. Per me poteva e doveva bastare, al diavolo Keynes e lo "stimolo", al diavolo anche la sfiducia di stampo austriaco nell' EMH; sul punto mi convince il buon Scott Summer.
Mi vieto di andare oltre per non annacquare l' essenziale.
Scegliete la vostra Roccia
Condanno un male e mi chiedono perchè. Rivendico la mia intuizione trascendente e mi chiedono come distinguo le intuizioni sbagliate da quelle corrette.
Uffa, sempre la stessa storia.
Di solito ad incalzarmi così è un materialista, per lui esistono solo i fatti. Appollaiato su quella roccia si crede con i piedi ben ancorati a terra, ma si sbaglia.
Io, a mia volta, potrei confonderlo chiedendogli come distingue i fatti dalle allucinazioni. Tutti partiamo bene o male da un' intuizione, caro mio. Kant docet.
Tollero benevolente chi nega un "fatto" ma investo con una reazione radicale chi viola e nega un principio etico che intuisco oggettivo. Qualcosa vorrà dire tutto cio'! Il bello è che chi costruisce la sua casa sui "fatti" fa lo stesso, ma questi sono affari suoi.
Insomma, ognuno sceglie la roccia su cui costruire, e io dico: prima la libertà.
Quando non riesco a dirlo bene, cedo la parola ai Swingle Singer
Il nostro Dio è una fortezza sicura,
una buona difesa e una buona arma;
egli ci aiuta liberandoci dal male
che ci minaccia.
L'antico e malvagio nemico
è sinuoso e risoluto,
grande forza e molta falsità
sono le sue orribili armi,
nessuno è come lui sulla terra
Uffa, sempre la stessa storia.
Di solito ad incalzarmi così è un materialista, per lui esistono solo i fatti. Appollaiato su quella roccia si crede con i piedi ben ancorati a terra, ma si sbaglia.
Io, a mia volta, potrei confonderlo chiedendogli come distingue i fatti dalle allucinazioni. Tutti partiamo bene o male da un' intuizione, caro mio. Kant docet.
Tollero benevolente chi nega un "fatto" ma investo con una reazione radicale chi viola e nega un principio etico che intuisco oggettivo. Qualcosa vorrà dire tutto cio'! Il bello è che chi costruisce la sua casa sui "fatti" fa lo stesso, ma questi sono affari suoi.
Insomma, ognuno sceglie la roccia su cui costruire, e io dico: prima la libertà.
Quando non riesco a dirlo bene, cedo la parola ai Swingle Singer
Il nostro Dio è una fortezza sicura,
una buona difesa e una buona arma;
egli ci aiuta liberandoci dal male
che ci minaccia.
L'antico e malvagio nemico
è sinuoso e risoluto,
grande forza e molta falsità
sono le sue orribili armi,
nessuno è come lui sulla terra
giovedì 7 gennaio 2010
Suicidi virtuali
L' eternità puo' pesare e allora suicidarsi diventa una risorsa. Parlo della nostra personalità virtuale, naturalmente.
Ma non è facile come si crede. Ecco un sito dove poterlo fare.
Ma non è facile come si crede. Ecco un sito dove poterlo fare.
Falso allarme
Il Papa: il futuro nelle mani di Dio, non di maghi ed economisti.
Sandro Brusco approfondisce.
Mi smbrava strano che il Papa sparasse cazzate di questo tenore. E in effetti la fonte originaria si rivela essere un ben noto cazzaro. Tutto normale, quindi.
Sandro Brusco approfondisce.
Mi smbrava strano che il Papa sparasse cazzate di questo tenore. E in effetti la fonte originaria si rivela essere un ben noto cazzaro. Tutto normale, quindi.
Soubrette cogitabonde
Il CdS sullo "spreco" di pane a Milano.
Un commento analfabeta del critico letterario Claudio Magris:
... Nel 1923, nella Germania sconvolta dall’inflazione, una libbra di pane costava 220.000.000 di marchi. Calcolato nelle cifre di quell’anno tedesco, lo spreco giornaliero milanese di pane ammonterebbe a settemilanovecentoventi miliardi di marchi...
?????
Naturalmente si tratta di un un conto insensato.
Fortunatamente se ne accorge anche Magris il qualse "si commenta" subito dopo così:
Naturalmente si tratta di un conto insensato
Ma perchè Magris si diverte ad aprire i suoi commenti - nonchè la prima pagina del corriere - con parole insensate? Lo spiega lui stesso:
... il paragone abnorme mette ancor più in risalto la vertigine che prende il lettore quando le notizie riguardanti cose concrete o anche spicciole dell’esistenza quotidiana— come il pane — si traducono in numeri che si stentano ad immaginare...
In altre parole: Magris voleva prendere un numero dall' articolo linkato al primo rigo, moltiplicarlo per un numero qualsiasi al fine di ottenere un risultato altissimo che desse le vertigini a chi legge.
Come ciascuno puo' giudicare, per Claudio Magris queste giornate di festa non sembrano davvero zeppe d' impegni.
Non si capisce bene perchè per ottenere il secondo fattore Magris abbia rispolverato l' iperinflazione tedesca tra le due guerre - uno sfoggio di erudizione? Avrebbe potuto benissimo far estrarre dalla tombola una serie di numeri qualsiasi da sua nipotina. Unendoli avrebbe potuto ottenere, per esempio, 10.258.236.365.357.859. Numero che sembra davvero garantire vertigini da "prima pagina".
Sono molte le cose "che non si capiscono bene", un po' come quando le soubrette di Porta a Porta ci sottopongono il loro editoriale di politica internazionale. Sarà la concorrenza, ma sembra proprio che il corriere abbia ingaggiato Magris come soubrette da far sculettare continuamente dove meno te l' aspetti. Purchè stia alla larga dagli argomenti dove è veramente ferrato, purchè non balli il ballo di cui conosce i passi.
Forse l' economia non è una scienza con tutti i crismi, ma se continuiamo a dirlo troppo forte, in un amen ti ritrovi sommerso da analisi "alla Claudio Magris" e ti saluto. Se proprio non vogliamo riconsegnare la parola allo scienziato, riconsegnamola perlomeno a chi pensa cio' che dice.
***
Qualcosa di serio sul tema.
Un commento analfabeta del critico letterario Claudio Magris:
... Nel 1923, nella Germania sconvolta dall’inflazione, una libbra di pane costava 220.000.000 di marchi. Calcolato nelle cifre di quell’anno tedesco, lo spreco giornaliero milanese di pane ammonterebbe a settemilanovecentoventi miliardi di marchi...
?????
Naturalmente si tratta di un un conto insensato.
Fortunatamente se ne accorge anche Magris il qualse "si commenta" subito dopo così:
Naturalmente si tratta di un conto insensato
Ma perchè Magris si diverte ad aprire i suoi commenti - nonchè la prima pagina del corriere - con parole insensate? Lo spiega lui stesso:
... il paragone abnorme mette ancor più in risalto la vertigine che prende il lettore quando le notizie riguardanti cose concrete o anche spicciole dell’esistenza quotidiana— come il pane — si traducono in numeri che si stentano ad immaginare...
In altre parole: Magris voleva prendere un numero dall' articolo linkato al primo rigo, moltiplicarlo per un numero qualsiasi al fine di ottenere un risultato altissimo che desse le vertigini a chi legge.
Come ciascuno puo' giudicare, per Claudio Magris queste giornate di festa non sembrano davvero zeppe d' impegni.
Non si capisce bene perchè per ottenere il secondo fattore Magris abbia rispolverato l' iperinflazione tedesca tra le due guerre - uno sfoggio di erudizione? Avrebbe potuto benissimo far estrarre dalla tombola una serie di numeri qualsiasi da sua nipotina. Unendoli avrebbe potuto ottenere, per esempio, 10.258.236.365.357.859. Numero che sembra davvero garantire vertigini da "prima pagina".
Sono molte le cose "che non si capiscono bene", un po' come quando le soubrette di Porta a Porta ci sottopongono il loro editoriale di politica internazionale. Sarà la concorrenza, ma sembra proprio che il corriere abbia ingaggiato Magris come soubrette da far sculettare continuamente dove meno te l' aspetti. Purchè stia alla larga dagli argomenti dove è veramente ferrato, purchè non balli il ballo di cui conosce i passi.
Forse l' economia non è una scienza con tutti i crismi, ma se continuiamo a dirlo troppo forte, in un amen ti ritrovi sommerso da analisi "alla Claudio Magris" e ti saluto. Se proprio non vogliamo riconsegnare la parola allo scienziato, riconsegnamola perlomeno a chi pensa cio' che dice.
***
Qualcosa di serio sul tema.
Il cattivo tenente
Dal letame nascono i fior...
Il letame di Abel Ferrara è particolarmente fumante, fecondo... e maleodorante.
Parabola cristica raccontata furiosamente. Un' urgenza espressa in molti modi, primo fra tutti l' uso creativo della sgrammaticatura.
Harvey Keitel piange da dio - riesce a trasformare Manhattan nell' orto degli ulivi.
Se lui è davvero il miglior cine-attore dell' ultimo ventennio, vale la pena vedere un film che è come un abito di sartoria cucitogli addosso.
link
Il letame di Abel Ferrara è particolarmente fumante, fecondo... e maleodorante.
Parabola cristica raccontata furiosamente. Un' urgenza espressa in molti modi, primo fra tutti l' uso creativo della sgrammaticatura.
Harvey Keitel piange da dio - riesce a trasformare Manhattan nell' orto degli ulivi.
Se lui è davvero il miglior cine-attore dell' ultimo ventennio, vale la pena vedere un film che è come un abito di sartoria cucitogli addosso.
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martedì 5 gennaio 2010
Tristi Tropici
Non mi piace leggere di avventure, mi viene subito in bocca un retrogusto artificioso. Dietro ogni avventura percepisco sempre la presenza di qualcuno che la "pompa".
Ma leggendo Tristi Tropici le cose cambiano. Levi-Strauss è un gigante della cultura, forse il più grande antropologo del secolo passato. Da lui ci aspettiamo "teorizzazioni" - che non mancano -, non avventure.
Ma quando s' intraprendono viaggi tanto impervi (Mato Grosso) è giocoforza imbattersi in situazioni singolari e anche il cervellotico scienziato deve rompere la sua concentrazione, abbandonare le sue strutture per stupire, tremare, scappare, sudare, gridare, sospirare...
L' avventura inattesa, l' avventura di sguincio, l' avventura ineludibile è l' unica che leggo con partecipazione.
Il libro è zeppo di questo prezioso tesoro.
Ma leggendo Tristi Tropici le cose cambiano. Levi-Strauss è un gigante della cultura, forse il più grande antropologo del secolo passato. Da lui ci aspettiamo "teorizzazioni" - che non mancano -, non avventure.
Ma quando s' intraprendono viaggi tanto impervi (Mato Grosso) è giocoforza imbattersi in situazioni singolari e anche il cervellotico scienziato deve rompere la sua concentrazione, abbandonare le sue strutture per stupire, tremare, scappare, sudare, gridare, sospirare...
L' avventura inattesa, l' avventura di sguincio, l' avventura ineludibile è l' unica che leggo con partecipazione.
Il libro è zeppo di questo prezioso tesoro.
Oltre il giardino
Ci tengo alla mia collezione mentale di film che contengono almeno un miracolo, e un posto particolare l' ho sempre riservato a Peter Sellers.
Chance Giardiniere ci insegna cosa sia la "conoscenza" del mondo ancor meglio di quanto abbiano fatto Forrest Gump o Edmund Gettier
Ma quando la lezione sembra concludersi, revoca tutto in dubbio camminando sulle acque.
Beati i poveri si Spirito.
Chance Giardiniere ci insegna cosa sia la "conoscenza" del mondo ancor meglio di quanto abbiano fatto Forrest Gump o Edmund Gettier
Ma quando la lezione sembra concludersi, revoca tutto in dubbio camminando sulle acque.
Beati i poveri si Spirito.
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Mystic River
Ve lo ricordate l' ispettore Callaghan, il braccio violento della legge?
La giustizia allora ci sembrava incompatibile con l' osservanza puntigliosa della legge, solo chi aveva la forza di eludere la seconda poteva garantire la prima. Il cavaliere misterioso ieri, l' ispettore indignato oggi.
Le turbe del giustiziere fuori legge garantivano sia azione che dramma esistenziale.
Ora Clint cambia rotta: l' azione di chi opera al margine della legalità è frettolosa e trascurata.
Fretta e approssimazione, ma si tratta davvero di difetti? Si puo' e si deve fare meglio?
No! No, non è necessario adoperarsi per il meglio quando il valore da salvaguardare è l' onore e non la giustizia. L' "errore con le palle" vale l' anodina giustizia (nel monologo finale la moglie di Jimmy tesse l' elogio del "lavoro malfatto" e dà lo spin a tutto il film).
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La giustizia allora ci sembrava incompatibile con l' osservanza puntigliosa della legge, solo chi aveva la forza di eludere la seconda poteva garantire la prima. Il cavaliere misterioso ieri, l' ispettore indignato oggi.
Le turbe del giustiziere fuori legge garantivano sia azione che dramma esistenziale.
Ora Clint cambia rotta: l' azione di chi opera al margine della legalità è frettolosa e trascurata.
Fretta e approssimazione, ma si tratta davvero di difetti? Si puo' e si deve fare meglio?
No! No, non è necessario adoperarsi per il meglio quando il valore da salvaguardare è l' onore e non la giustizia. L' "errore con le palle" vale l' anodina giustizia (nel monologo finale la moglie di Jimmy tesse l' elogio del "lavoro malfatto" e dà lo spin a tutto il film).
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Anche i Lumi credevano in Dio
Eccome.
Lo dice David Sorkin: "... i concetti cardine dell' illuminismo non sono solo compatibili con la religione ma anche elementi decisivi per la sua promozione...".
Sorkin è uno storico e illustra esempi di "illuminismo religioso".
Il concetto chiave è quello di "ragionevolezza": "la ragione cammina sempre sulle gambe di una fede"
link
Lo dice David Sorkin: "... i concetti cardine dell' illuminismo non sono solo compatibili con la religione ma anche elementi decisivi per la sua promozione...".
Sorkin è uno storico e illustra esempi di "illuminismo religioso".
Il concetto chiave è quello di "ragionevolezza": "la ragione cammina sempre sulle gambe di una fede"
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mercoledì 30 dicembre 2009
Pensare tutto in una volta
Se si fosse veramente convinti delle risposte che si danno qui sotto, forse si potrebbe anche smettere di "pensare". Intanto le risposte cominciao a darle, per quanto riguarda la "convinzione" vedremo.
1. Conoscenza a priori: SI' O NO linkRisposta: si
Motivo: se ci si limità ai giudizi sintetici a priori (intuizioni) la critica di Quine non ci tange...
Posizione: mediana-minoritaria
2. Astrazioni: platonismo o nominalismo
Risposta: platonismo immanente
Motivo: Esistono gli universali? Esempio, esistono i gatti bianchi, esistono i cavalli bianchi... ma esiste la "bianchezza". I nominalisti negano tale esistenza, i realisti immanenti la ammettono ma non in sè (essenza) bensì legata indissolubilmente ai “particolari”. I platonisti invece sostengono che esistono e sono autonomi. La posizione nominalista mi sembra assurda mentre quella platonista si spinge oltre senza un reale bisogno. Mi ritengo un realista immanente. Inoltre il platonismo (temperato) facilita la grammatica delle dimostrazioni: 1) il giallo è un colore, 2) l' affermazione precedente è vera, quindi 3) il giallo esiste. Semplice no? Così come è facile dimostrare la falsità del nominalismo (l' idea per cui “giallo” è solo una comoda parola): 1) il giallo è un colore e i limoni lo posseggono 2) non esistono parole che sono colori e che sono possedute dai limoni, quindi 3) giallo non è solo una parola. Facile no? Perché allora cercarsi rogne? Direi che oggi il nominalista rinuncia a queste comodità servite sul vassoio d’ argento solo perché ha dei secondi fini, per esempio è un empirista radicale e certe forme di platonismo gli romperebbero le uova nel paniere.
Posizione: Maggioritaria
3. Estetica: oggettiva o soggettiva
Risposta: oggettiva
Motivo: salvaguardare la relazione bellezza/verità
Posizione: Maggioritaria
4. Distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici: SI' NO linkRisposta: SI'
Motivo: Chiunque è in grado di fornire esempi di giudizi analitici (“il quadrato ha 4 lati”, “il gatto miao è un gatto”, eccetera) così come chiunque è in grado di fornire esempi di giudizi sintetici (il quadrato è blu”, “il gatto miao è feroce” eccetera). E’ forse un caso se possiamo farlo in tanti senza il minimo disaccordo? No, è semplicemente la prova che la distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici è evidente a tutti e chi la nega deve provare la negazione con altrettanta evidenza. L’ empirismo radicale si trova nella condizione di negarla – e lo ha anche fatto in modo geniale (Quine) – ma questo è un punto debole di quella filosofia, non un punto di forza.
Posizione: Maggioritaria
5. Giustificazione epistemica: INTERNALISMO ESTERNALISMO link link
Risposta: internalismo
Motivo: Sì perché la conoscenza si fonda sul senso comune che è una facoltà dell’ uomo, ovvero una facoltà “interiore” attraverso la quale abbiamo un accesso diretto alla realtà esterna grazie all’ intuizione e al tribunale dell’ introspezione. Se parlassi solo della realtà esteriore (esternalismo), come fa il naturalismo, senza specificare nulla sull’ affidabilità di intuizione e/o introspezione, la teoria epistemica sarebbe incompleta e sempre in balia di uno scetticismo à la Hume. Il problema di Gettier è aggirato con il principio della conservazione della realtà (è vero cio' che appare salvo prova contraria)
posizione: media
6. Mondo esterno: SCETTICISMO IDEALISMO REALISMO
Risposta: realismo
Motivo: per salvaguardare il concetto di oggettività e verità
Posizione: maggioritaria
7. Libero arbitrio: COMPATIBILISMO LIBERTARISMO NEGAZIONISMO
Posizione: libertarismo
Motivo: il dualismo ci concede il lusso di evitare le contorsioni verbali dei compatibilisti e le assurdità dei fatalisti
Risposta: minoritaria
8. Dio: TEISMO ATEISMO
Risposta: teismo
Motivo: la dimostrazioni della sua esistenza convincono
Posizione: minoritaria
9. Conoscenza: CONTESTUALISMO RELATIVISMO INVARIANTISMO link
Risposta: invariantismo
Motivo: il contestualismo (plausibile) converge nell' invariantismo
Posizione: Mediana
10. Conoscenza: RAZIONALISMO EMPIRISMO
Risposta: razionalismo intuizionista.
Motivo: si parte da intuizioni prima facie dell' intelletto (common sense) che vengono poi messe alla prova. .
Posizione: mediana
11. Legge di natura: HUMANIANA NON-UMANIANA linkRisposta: Non-humaniana
Motivo: la scienza progredisce verso l' individuazione di "leggi". Ma non leggi platoniche (relazione tra universali), bensì legge come qualità generalizzabile di una sostanza avente certi poteri (vedi Swinburne qui: http://users.ox.ac.uk/~orie0087/framesetpdfs.shtml). C' è qualcosa di più della semplice correlazione. E poi: spesso hanno senso anche spiegazioni in termini di valore: Hitler ha ucciso 5m di ebrei: “We think that aesthetically better theories should be preferred. There is some irrationality in our position unless we also think that aesthetically better theories are likelier to be true, which implies that there is an explanatory factor here. Therefore, we ought also to believe that aesthetically good theories, when true, are true at least partly because of their aesthetic value.” Hume vieta di saltare dalla natura ai valori e non semplicemente dalla materia ai valori. In questo senso va respinto il suo insegnamento su questo punto.
Posizione: maggioritaria
12. Logica: CLASSICA NON-CLASSICA
Risposta: non classica
Motivo: affinchè l' "esistenza" sia un predicato. Tuttavia è pur vero che la logica classica contiene un nucleo di verità a priori innegabile. Vedi Francesco Berto.
Posizione: medio minoritaria
posizione rettificata: logica classica
motivo: le altre logiche servono a dar conto dell'indeterminatezza e dei fenomeni vaghi (vedi paradosso di sorite), ma esitste sempre l'alternativa di dire che un fenomeno vago è un nonsenso, che la vaghezza non mai una dichiarazione quanto piuttosto appartiene al linguaggio performativo.
13. Contenuti mentali: INTERNALISMO ESTERNALISMO linkRisposta: internalismo
Motivo: più compatibile con l' individualismo: le credenze non dipendono tanto dall' ambiente quanto dall' introspezione. L' olismo esternalista condiziona ma non determina.
Posizione: maggioritaria
14. Meta-etica: REALISMO ANTIREALISMO
Risposta: realismo (intuizionista).
Motivo: anti-scetticismo
Posizione: maggioritaria
15. Metafilosofia: NATURALISMO NON-NATURALISMO
Risposta: non naturalismo
Motivo: per un teista c' è almeno un' entità sovranaturale: Dio. Ma poi ci sono ancora i numeri, le cause, gli universali, i principi etici, la mente... Dio, ecco, Dio, diversamente dagli altri enti non fisici, non condivide la sostanza del mondo fisico; ovvero: puo' esistere anche a prescindere dal mondo fisico.
Posizione: mediana/minoritaria
16. Mente: FISICALISMO ANTIFISICALISMO
Risposta: antifisicalismo
Motivo: concezione dualistica. Mi ritengo un dualista: il “mentale” è chiaramente qualcosa di diverso dal “materiale” e i tentativi di ricondurre il mentale al fisico mi sembrano fallimentari. Il mentale (anima) è essenziale per risolvere il problema dell’ identità: il brain split confuta sia l’ approccio fisicalista che quello psicologista, quindi ci deve essere qualcosaltro per dire chi sono io. Non mi basta nemmeno il cosiddetto “dualismo delle proprietà”, la mente non è una proprietà del cervello, tanto è vero che puo’ trasferirsi da un corpo all’ altro (vedi teletrasporto); al contrario, non ha senso pensare che che le proprietà del corpo A possano trasferirsi nel corpo B (A e B possono avere la stessa altezza ma non si riesce a concepire come l’ altezza di A possa trasferirsi in B). Non so se esistano menti senza corpo, so però che la mente è concepibile anche senza corpo (dualismo sostanzialista), ovvero so che potrebbero anche esistere menti senza corpo: se mi sveglio privo dei cinque sensi non so se ho ancora un corpo. In altri termini, è possibile che non l’ abbia e devo lasciare aperta questa ipotesi in mancanza di confutazione. Da ultimo penso che ci sia un’ influenza reciproca tra mente e corpo (dualismo cartesiano), in caso contrario l’ idea di libero arbitrio sarebbe improbabile. In questo modo non resta che la posizione del “dualista-sostanzialista-cartesiano”. Ammetto che non è molto di moda. Poco male, è anche la più naturale per trattare le questioni legate alla Resurrezione. Per una difesa aggiornata del dualismo sostanzialista vedi Richard Swinburne.
Posizione: minoritaria
17. Giudizi morali: COGNITIVISMO NON COGNITIVISMO link
Risposta: cognitivismo
Motivo: unica posizione compatibile con il realismo etico - la ragione ha un ruolo nelle nostre scelte etiche. Il common sense è una facoltà dell' intelletto e non dei sensi.
Posizione: maggioritaria
18. Motivazioni morali: INTERNALISMO ESTERNALISMO linkRisposta: esternalismo
Motivo: credo nel "predicare bene e razzolare male". Il desiderio non è l' unica fonte della motivazione.
Posizione: maggioritaria
19. Problema di Newcomb: UNA SCATOLA - DUE SCATOLE
Risposta: UNA SCATOLA
Motivo: finchè si puo' attenersi a Bayes - l' empirismo fa premio sul razionalismo. Vedi anche concezione del tempo.
Posizione: mediana/minoritaria
20. Etica. DEONTOLOGIA VIRTU' UTILITARISMO linkRisposta: virtù
Motivo: si puo' sempre migliorarsi. Tuttavia cio' non esclude una base seontologica isolabile laicamente.
Posizione: minoritaria.
21. Percezione: DISGIUNTIVISMO QUALIA RAPPRESENTAZIONE SENSe-data link
Risposta: realismo diretto nella variante intenzionalista
Motivo: Supera lo scetticismo senza essere troppo cervellotica sulle allucinazioni. tra le teorie proposte è quella che si avvicina di più al direct realism di thomas reid. A sua volta il direct realism è la visione che meglio ci garantisce da scetticismo e idealismo, vedi Huemer. La rappresentaione garantisce un ruolo alla ragione e l' introspezione dei qualia scongiura lo scetticismo mantenendo la possibilità di allucinazioni. Dalla prefazione di "Skepticism and the Veil of Perception (Studies in Epistemology and Cognitive Theory) - mike huemer: "Since Descartes, one of the central questions of Western philosophy has been that of how we know that the objects we seem to perceive are real. Philosophical skeptics claim that we know no such thing. Representationalists claim that we can gain such knowledge only by inference, by showing that the hypothesis of a real world is the best explanation for the kind of sensations and mental images we experience. Both accept the doctrine of a 'veil of perception:' that perception can only give us direct awareness of images or representations of objects, not the external objects themselves. In contrast, Huemer develops a theory of perceptual awareness in which perception gives us direct awareness of real objects, not mental representations, and we have non-inferential knowledge of the properties of these objects. Further, Huemer confronts the four main arguments for philosophical skepticism, showing that they are powerless against this kind of theory of perceptual knowledge".
Posizione: mediana/minoritaria
22. Identità: biologia, psicologia, trascendenza linkRisposta: trascendenza
Motivo: posizione residuale vista l' insufficienza delle altre (vedi derek parfitt)
Posizione: minoritaria
23. Politica: COMUNITARISMO EGALITARISMO LIBERTARISMO
Risposta: libertarismo
Motivo: efficacia evolutiva (vedi hayek e Frieman)
Posizione: minoritaria (ma di poco!)
Teoria del significato: FREGE MILL link
Posizione: Frege
Motivo: La teoria descrittiva di Frege (teoria internalista) resta un caposaldo poiché distinguendo tra senso e riferimento consente poi di distinguere tra giudizi analitici e giudizi sintetici. Gli “esternalisti” seguendo Putnam e Kripke hanno elaborato teorie del significato differenti (“teoria del battesimo”) ma gli inconvenienti che segnalano possono essere aggirati con qualche ritocco.
Posizione: maggioritaria
Scienza: REALISMO ANTIREALISMO
Risposta: realismo
Motivo: avvicinamento ad una verità reale.
Posizione: maggioritaria
Teletrasporto: VIVO MORTO linkRisposta: Vivo
Motivo: vedi identità
Posizione: minoritaria
Tempo: TEORIA A TEORIA B linkRisposta: teoria A
Motivo: perchè essere controintuitivi? (non serve per la libertà, la coerenza della fisica non è un valore vedi keith ward per i dettagli sull' integrazione tra senso comune e relatività)
Posizione: minoritaria
Problema del trolley: CAMBIO NON-CAMBIO
Risposta: cambio (oltre un certo limite). Seguire l' intuizione del principio morale ma fino a un certo punto.
Motivo: asimmetria tra agire e non agire (foot) ma non oltre un certo punto di soglia (huemer)
Posizione: ?
Verità: CORRISPONDENZA DEFLAZIONE EPISTEMICA link
Risposta: Corrispondenza
Motivo: salvaguardare i meta-linguaggi
Posizione: maggioritaria
Zombie: INCONCEPIBILI CONCEPIBILI METAFISICAMENTE POSSIBILI link
Risposta: concepibili e metafisicamente possibili
Motivo: necessità della fede, identità come qualcosa di intuibile più che di discernibile.
Posizione: media/minoritaria
link
1. Conoscenza a priori: SI' O NO linkRisposta: si
Motivo: se ci si limità ai giudizi sintetici a priori (intuizioni) la critica di Quine non ci tange...
Posizione: mediana-minoritaria
2. Astrazioni: platonismo o nominalismo
Risposta: platonismo immanente
Motivo: Esistono gli universali? Esempio, esistono i gatti bianchi, esistono i cavalli bianchi... ma esiste la "bianchezza". I nominalisti negano tale esistenza, i realisti immanenti la ammettono ma non in sè (essenza) bensì legata indissolubilmente ai “particolari”. I platonisti invece sostengono che esistono e sono autonomi. La posizione nominalista mi sembra assurda mentre quella platonista si spinge oltre senza un reale bisogno. Mi ritengo un realista immanente. Inoltre il platonismo (temperato) facilita la grammatica delle dimostrazioni: 1) il giallo è un colore, 2) l' affermazione precedente è vera, quindi 3) il giallo esiste. Semplice no? Così come è facile dimostrare la falsità del nominalismo (l' idea per cui “giallo” è solo una comoda parola): 1) il giallo è un colore e i limoni lo posseggono 2) non esistono parole che sono colori e che sono possedute dai limoni, quindi 3) giallo non è solo una parola. Facile no? Perché allora cercarsi rogne? Direi che oggi il nominalista rinuncia a queste comodità servite sul vassoio d’ argento solo perché ha dei secondi fini, per esempio è un empirista radicale e certe forme di platonismo gli romperebbero le uova nel paniere.
Posizione: Maggioritaria
3. Estetica: oggettiva o soggettiva
Risposta: oggettiva
Motivo: salvaguardare la relazione bellezza/verità
Posizione: Maggioritaria
4. Distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici: SI' NO linkRisposta: SI'
Motivo: Chiunque è in grado di fornire esempi di giudizi analitici (“il quadrato ha 4 lati”, “il gatto miao è un gatto”, eccetera) così come chiunque è in grado di fornire esempi di giudizi sintetici (il quadrato è blu”, “il gatto miao è feroce” eccetera). E’ forse un caso se possiamo farlo in tanti senza il minimo disaccordo? No, è semplicemente la prova che la distinzione tra giudizi analitici e giudizi sintetici è evidente a tutti e chi la nega deve provare la negazione con altrettanta evidenza. L’ empirismo radicale si trova nella condizione di negarla – e lo ha anche fatto in modo geniale (Quine) – ma questo è un punto debole di quella filosofia, non un punto di forza.
Posizione: Maggioritaria
5. Giustificazione epistemica: INTERNALISMO ESTERNALISMO link link
Risposta: internalismo
Motivo: Sì perché la conoscenza si fonda sul senso comune che è una facoltà dell’ uomo, ovvero una facoltà “interiore” attraverso la quale abbiamo un accesso diretto alla realtà esterna grazie all’ intuizione e al tribunale dell’ introspezione. Se parlassi solo della realtà esteriore (esternalismo), come fa il naturalismo, senza specificare nulla sull’ affidabilità di intuizione e/o introspezione, la teoria epistemica sarebbe incompleta e sempre in balia di uno scetticismo à la Hume. Il problema di Gettier è aggirato con il principio della conservazione della realtà (è vero cio' che appare salvo prova contraria)
posizione: media
6. Mondo esterno: SCETTICISMO IDEALISMO REALISMO
Risposta: realismo
Motivo: per salvaguardare il concetto di oggettività e verità
Posizione: maggioritaria
7. Libero arbitrio: COMPATIBILISMO LIBERTARISMO NEGAZIONISMO
Posizione: libertarismo
Motivo: il dualismo ci concede il lusso di evitare le contorsioni verbali dei compatibilisti e le assurdità dei fatalisti
Risposta: minoritaria
8. Dio: TEISMO ATEISMO
Risposta: teismo
Motivo: la dimostrazioni della sua esistenza convincono
Posizione: minoritaria
9. Conoscenza: CONTESTUALISMO RELATIVISMO INVARIANTISMO link
Risposta: invariantismo
Motivo: il contestualismo (plausibile) converge nell' invariantismo
Posizione: Mediana
10. Conoscenza: RAZIONALISMO EMPIRISMO
Risposta: razionalismo intuizionista.
Motivo: si parte da intuizioni prima facie dell' intelletto (common sense) che vengono poi messe alla prova. .
Posizione: mediana
11. Legge di natura: HUMANIANA NON-UMANIANA linkRisposta: Non-humaniana
Motivo: la scienza progredisce verso l' individuazione di "leggi". Ma non leggi platoniche (relazione tra universali), bensì legge come qualità generalizzabile di una sostanza avente certi poteri (vedi Swinburne qui: http://users.ox.ac.uk/~orie0087/framesetpdfs.shtml). C' è qualcosa di più della semplice correlazione. E poi: spesso hanno senso anche spiegazioni in termini di valore: Hitler ha ucciso 5m di ebrei: “We think that aesthetically better theories should be preferred. There is some irrationality in our position unless we also think that aesthetically better theories are likelier to be true, which implies that there is an explanatory factor here. Therefore, we ought also to believe that aesthetically good theories, when true, are true at least partly because of their aesthetic value.” Hume vieta di saltare dalla natura ai valori e non semplicemente dalla materia ai valori. In questo senso va respinto il suo insegnamento su questo punto.
Posizione: maggioritaria
12. Logica: CLASSICA NON-CLASSICA
Risposta: non classica
Motivo: affinchè l' "esistenza" sia un predicato. Tuttavia è pur vero che la logica classica contiene un nucleo di verità a priori innegabile. Vedi Francesco Berto.
Posizione: medio minoritaria
posizione rettificata: logica classica
motivo: le altre logiche servono a dar conto dell'indeterminatezza e dei fenomeni vaghi (vedi paradosso di sorite), ma esitste sempre l'alternativa di dire che un fenomeno vago è un nonsenso, che la vaghezza non mai una dichiarazione quanto piuttosto appartiene al linguaggio performativo.
13. Contenuti mentali: INTERNALISMO ESTERNALISMO linkRisposta: internalismo
Motivo: più compatibile con l' individualismo: le credenze non dipendono tanto dall' ambiente quanto dall' introspezione. L' olismo esternalista condiziona ma non determina.
Posizione: maggioritaria
14. Meta-etica: REALISMO ANTIREALISMO
Risposta: realismo (intuizionista).
Motivo: anti-scetticismo
Posizione: maggioritaria
15. Metafilosofia: NATURALISMO NON-NATURALISMO
Risposta: non naturalismo
Motivo: per un teista c' è almeno un' entità sovranaturale: Dio. Ma poi ci sono ancora i numeri, le cause, gli universali, i principi etici, la mente... Dio, ecco, Dio, diversamente dagli altri enti non fisici, non condivide la sostanza del mondo fisico; ovvero: puo' esistere anche a prescindere dal mondo fisico.
Posizione: mediana/minoritaria
16. Mente: FISICALISMO ANTIFISICALISMO
Risposta: antifisicalismo
Motivo: concezione dualistica. Mi ritengo un dualista: il “mentale” è chiaramente qualcosa di diverso dal “materiale” e i tentativi di ricondurre il mentale al fisico mi sembrano fallimentari. Il mentale (anima) è essenziale per risolvere il problema dell’ identità: il brain split confuta sia l’ approccio fisicalista che quello psicologista, quindi ci deve essere qualcosaltro per dire chi sono io. Non mi basta nemmeno il cosiddetto “dualismo delle proprietà”, la mente non è una proprietà del cervello, tanto è vero che puo’ trasferirsi da un corpo all’ altro (vedi teletrasporto); al contrario, non ha senso pensare che che le proprietà del corpo A possano trasferirsi nel corpo B (A e B possono avere la stessa altezza ma non si riesce a concepire come l’ altezza di A possa trasferirsi in B). Non so se esistano menti senza corpo, so però che la mente è concepibile anche senza corpo (dualismo sostanzialista), ovvero so che potrebbero anche esistere menti senza corpo: se mi sveglio privo dei cinque sensi non so se ho ancora un corpo. In altri termini, è possibile che non l’ abbia e devo lasciare aperta questa ipotesi in mancanza di confutazione. Da ultimo penso che ci sia un’ influenza reciproca tra mente e corpo (dualismo cartesiano), in caso contrario l’ idea di libero arbitrio sarebbe improbabile. In questo modo non resta che la posizione del “dualista-sostanzialista-cartesiano”. Ammetto che non è molto di moda. Poco male, è anche la più naturale per trattare le questioni legate alla Resurrezione. Per una difesa aggiornata del dualismo sostanzialista vedi Richard Swinburne.
Posizione: minoritaria
17. Giudizi morali: COGNITIVISMO NON COGNITIVISMO link
Risposta: cognitivismo
Motivo: unica posizione compatibile con il realismo etico - la ragione ha un ruolo nelle nostre scelte etiche. Il common sense è una facoltà dell' intelletto e non dei sensi.
Posizione: maggioritaria
18. Motivazioni morali: INTERNALISMO ESTERNALISMO linkRisposta: esternalismo
Motivo: credo nel "predicare bene e razzolare male". Il desiderio non è l' unica fonte della motivazione.
Posizione: maggioritaria
19. Problema di Newcomb: UNA SCATOLA - DUE SCATOLE
Risposta: UNA SCATOLA
Motivo: finchè si puo' attenersi a Bayes - l' empirismo fa premio sul razionalismo. Vedi anche concezione del tempo.
Posizione: mediana/minoritaria
20. Etica. DEONTOLOGIA VIRTU' UTILITARISMO linkRisposta: virtù
Motivo: si puo' sempre migliorarsi. Tuttavia cio' non esclude una base seontologica isolabile laicamente.
Posizione: minoritaria.
21. Percezione: DISGIUNTIVISMO QUALIA RAPPRESENTAZIONE SENSe-data link
Risposta: realismo diretto nella variante intenzionalista
Motivo: Supera lo scetticismo senza essere troppo cervellotica sulle allucinazioni. tra le teorie proposte è quella che si avvicina di più al direct realism di thomas reid. A sua volta il direct realism è la visione che meglio ci garantisce da scetticismo e idealismo, vedi Huemer. La rappresentaione garantisce un ruolo alla ragione e l' introspezione dei qualia scongiura lo scetticismo mantenendo la possibilità di allucinazioni. Dalla prefazione di "Skepticism and the Veil of Perception (Studies in Epistemology and Cognitive Theory) - mike huemer: "Since Descartes, one of the central questions of Western philosophy has been that of how we know that the objects we seem to perceive are real. Philosophical skeptics claim that we know no such thing. Representationalists claim that we can gain such knowledge only by inference, by showing that the hypothesis of a real world is the best explanation for the kind of sensations and mental images we experience. Both accept the doctrine of a 'veil of perception:' that perception can only give us direct awareness of images or representations of objects, not the external objects themselves. In contrast, Huemer develops a theory of perceptual awareness in which perception gives us direct awareness of real objects, not mental representations, and we have non-inferential knowledge of the properties of these objects. Further, Huemer confronts the four main arguments for philosophical skepticism, showing that they are powerless against this kind of theory of perceptual knowledge".
Posizione: mediana/minoritaria
22. Identità: biologia, psicologia, trascendenza linkRisposta: trascendenza
Motivo: posizione residuale vista l' insufficienza delle altre (vedi derek parfitt)
Posizione: minoritaria
23. Politica: COMUNITARISMO EGALITARISMO LIBERTARISMO
Risposta: libertarismo
Motivo: efficacia evolutiva (vedi hayek e Frieman)
Posizione: minoritaria (ma di poco!)
Teoria del significato: FREGE MILL link
Posizione: Frege
Motivo: La teoria descrittiva di Frege (teoria internalista) resta un caposaldo poiché distinguendo tra senso e riferimento consente poi di distinguere tra giudizi analitici e giudizi sintetici. Gli “esternalisti” seguendo Putnam e Kripke hanno elaborato teorie del significato differenti (“teoria del battesimo”) ma gli inconvenienti che segnalano possono essere aggirati con qualche ritocco.
Posizione: maggioritaria
Scienza: REALISMO ANTIREALISMO
Risposta: realismo
Motivo: avvicinamento ad una verità reale.
Posizione: maggioritaria
Teletrasporto: VIVO MORTO linkRisposta: Vivo
Motivo: vedi identità
Posizione: minoritaria
Tempo: TEORIA A TEORIA B linkRisposta: teoria A
Motivo: perchè essere controintuitivi? (non serve per la libertà, la coerenza della fisica non è un valore vedi keith ward per i dettagli sull' integrazione tra senso comune e relatività)
Posizione: minoritaria
Problema del trolley: CAMBIO NON-CAMBIO
Risposta: cambio (oltre un certo limite). Seguire l' intuizione del principio morale ma fino a un certo punto.
Motivo: asimmetria tra agire e non agire (foot) ma non oltre un certo punto di soglia (huemer)
Posizione: ?
Verità: CORRISPONDENZA DEFLAZIONE EPISTEMICA link
Risposta: Corrispondenza
Motivo: salvaguardare i meta-linguaggi
Posizione: maggioritaria
Zombie: INCONCEPIBILI CONCEPIBILI METAFISICAMENTE POSSIBILI link
Risposta: concepibili e metafisicamente possibili
Motivo: necessità della fede, identità come qualcosa di intuibile più che di discernibile.
Posizione: media/minoritaria
link
martedì 29 dicembre 2009
Il giorno che disimparammo ad aver paura
Il più bel film di John Landis?
[... il che significa uno dei più bei film degli anni ottanta...]
Blues Brothers? Animal House?
No, "Un lupo mannarro americano a Londra". L' ho rivisto ieri.
Viaggio iniziatico ed incontro con il Male, quello con la M maiuscola, quello che esiste senza malvagi ma che sa inquinare tutto.
Anche l' amore, che è chiamato ad uccidere; anche il Terrore, reso grottesco dallo sguardo plastificato di un topolino sulla libreria; anche la Morte, desublimata da zombi petulanti.
I vecchi riti apotropaici andavano bene con Dario Argento: qualche notte insonne e la vaccinazione era sicura.
Con Landis non funziona: si dorme sodo sin da subito, ma l' angoscia strisciante sarà compagna per sempre.
Film che si fa racchiudere in poche scene. Anche solo nella Blue Moon dei Marcel's, un vero controululato che chiude il film aprendo la stagione dell' anti-climax, unica vera e ficcante obiezione ai danni dell' edonismo postmodernista.
[... il che significa uno dei più bei film degli anni ottanta...]
Blues Brothers? Animal House?
No, "Un lupo mannarro americano a Londra". L' ho rivisto ieri.
Viaggio iniziatico ed incontro con il Male, quello con la M maiuscola, quello che esiste senza malvagi ma che sa inquinare tutto.
Anche l' amore, che è chiamato ad uccidere; anche il Terrore, reso grottesco dallo sguardo plastificato di un topolino sulla libreria; anche la Morte, desublimata da zombi petulanti.
I vecchi riti apotropaici andavano bene con Dario Argento: qualche notte insonne e la vaccinazione era sicura.
Con Landis non funziona: si dorme sodo sin da subito, ma l' angoscia strisciante sarà compagna per sempre.
Film che si fa racchiudere in poche scene. Anche solo nella Blue Moon dei Marcel's, un vero controululato che chiude il film aprendo la stagione dell' anti-climax, unica vera e ficcante obiezione ai danni dell' edonismo postmodernista.
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