sabato 13 giugno 2009
La tassa ottima colpisce l' altezza del contribuente
Strani collegi
venerdì 12 giugno 2009
CVD
...dopo aver sagomato le sue geometriche dune, quel vento ci lambiva girandoci come pagine che sussurrano le loro dimostrazioni...
giovedì 11 giugno 2009
La colonizzazione più odiosa
Stress da srutinio
Non sono tensioni da sottovalutare, a volte producono uno strazio paragonabile a quelle sopportato in trincea dai ragazzi del novantanove.
C' è poi un altro problemino: scale diverse di valutazione comportano una perdita di informazioni.
Soluzione: dare a ciascun insegnante un budget di voti da distribuire agli alunni.
Raffinamento: distribuire un budget anche per dare un voto alle classi nel loro complesso. Oppure, fissare la possibilità di uno scambio dei voti tra insegnanti, purchè ciascun insegnanti rientri dal suo debito (o credito) entro tre anni.
Gli inconvenienti sono molti. Ma senza questo accorgimento sarebbero di meno?
Il Dio degli atei
they came to believe in a world without a present God but with providential purposes. Both rejected orthodox religious doctrines and embraced rationalism and science, yet they imagined a higher purpose for humanity. There are a variety of names for their vision: "enchanted secularism," "natural universalism," "mystical materialism"...
Persa la Fede è più facile diventare creduloni?
L' Arte al servizio dei cattivi
... the authorities—both Vichy and Nazi—encouraged the arts, each for their own reasons, and even some Resistance artists felt a duty to keep French cultural expression alive. The result was a surprisingly active artistic and cultural scene, though distorted in ways that are fascinating to explore...
Un cielo stellato splende in classe
Quel simpaticone di Scrooge
mercoledì 10 giugno 2009
La medusa PC pietrifica gli studiosi
quality variations in child care have only small and temporary effects on most children's developmen
Conclusione
As a society, we can afford to provide interesting, good-quality care for all of our children.
Lo studioso terrorizzato si contraddice di continuo cercando di far dimenticare al più presto la sua scoperta. In questo caso: impegnarsi molto nella cura dei bimbi non produce risultati apprezzabili... senonchè dobbiamo farlo. Strano. O no?
In most disciplines, experts oversell their ability to give useful policy advice. In behavioral genetics, however, experts strangely undersell their ability to give useful policy advice...
... why are behavioral geneticists so eager to downplay the practical relevance of their field? The most plausible explanation is that these scientists already have enough trouble with political correctness...
La vita umana è sul mercato ogni giorno
Perchè le banche canadesi reggono tanto bene?
Scoli via la fanghiglia dell' istante
martedì 9 giugno 2009
Bello questo periodo dell' anno per stare al mondo
Cosa c' è alla radice della crisi finanziaria?
... Black’s hypothesis that a financial crisis can arise from extreme bad luck is more plausible than is usually realized...... a lot of wealth was created in the 1990's, particularly in rapidly developing countries. People felt inclined to take risks with this new wealth, and they felt inclined to trust others to select the risks to take.... The risk-taking became excessive, and we had a crash... Now, there is a big mess, and there is not much anyone can do about it.
A volte pensiamo che poche regole spingano gli individui ad arricchirsi in modo spericolato finchè non fanno il botto. Ma la relazione potrebbe essere invertita: chi si arricchisce tende anche ad essere più spericolato con la nuova ricchezza acquisita.
p.s. disponibile il testo completo del saggio.
lunedì 8 giugno 2009
La vita è dura senza un buon paio di scarpe
... la vostra incomprensibile innocenza...
... la vostra perfetta umiltà...
... ascetiche e materne perdurate...
... con la vostra pazienza silenziosa siete l' unica cosa a cui voglio somigliare...
sabato 6 giugno 2009
Tutto cio' che finisce è troppo breve
... se chiudo gli occhi già le vedo: i loro piedi ora pedalano biciclette immaginarie...
venerdì 5 giugno 2009
Ragionevole tra ragionevoli
... if they are well-educated; if they are male; if their real income rose over the last five years; if they expect their real income to rise over the next five years; or if they have high degrees of job security...
Se la percezione è tutto bastano i predicozzi
L' effetto serra incaprettato dalla logica delle relazioni internazionali
Premessa: senza la collaborazione sostanziosa di Cina e India la riduzione nell' emissione programmata di gas serra sarà irrilevante.
Ma esistono validi motivi per cui le due neo-superpotenze dovrebbero collaborare? No.
They can and will argue that because the economies belonging to the Organization for Economic Cooperation and Development were historically responsible for the bulk of carbon dioxide emissions, they should be responsible for shouldering the burden of ameliorating the problem.
Dunque, puntare altrove.
Unlike mitigation, which is a pure public good, adaptation is an excudable benefit.
Traslochi
Specchio pesante trasportato sull' altro lato della strada... anche in balia dell' operaio riesci a regalarmi lo smarrimento che mi rimescola... m' inchino a te e ad ogni cosa che in te appare per un istante e mai più nello stesso modo... specchio trasportato da qualcuno che non riesco a vedere... anche a questo sconosciuto m' inchino... a tutti si sottomette volentieri l' anima liberata dall' orgoglio e sperduta tra i riflessi...
Quando l' empatia fa disastri
Chissà come mai chi è preso sempre dalle smanie di "tutelare il più debole" si guarda bene dal tutelare il più debole di tutti: l' invisibile.
when judges use empathy as part of their decision-making process, it leads them to focus on the visible victims of a law and to ignore the unseen victims of any proposed remedies
One can have compassion for workers who lose their jobs when a plant closes. They can be seen. One cannot have compassion for unknown persons in other industries who do not receive job offers when a compassionate government subsidizes an unprofitable plant
Rules are abstract... thhe purpose of the rules is to enable judges to resist the emotionally engaging temptation
Lezione mirabile. Cosa dovrebbe essere l' economista se non l' avvocato degli invisibili?
La Chiesa Cattolica pensata dopo aver contato fino a dieci
giovedì 4 giugno 2009
Il tizio del piano di sopra
mercoledì 3 giugno 2009
Sinistra impotente senza le ricette della destra sociale
Replica: non si tratta di scelte politiche ma della pressione competitiva: tutelare l' eguaglianza implica una società chiusa e nazionalista, meglio prenderne atto. Segue l' edificante storiella su come il sindacato USA sia volato a gambe all' aria.
Riscaldamento globale - manuale di conversazione per il razionalista frettoloso
La questione è intricata, anche per questo ci si deve sorbire quasi sempre letture sterminate che lasciano perplessi e incapaci di descrivere l' oggetto della nostra perplessità. Eppure l' argomento spopola nei salotti e promette di spopolare anche nel secolo a venire. Non si puo' fare scena muta, ne va del nostro orgoglio. Ma come sotenere da profani una posizione semplice e sintetica senza essere tacciati di superficialità? Una posizione razionale, per quanto afflitta da ineliminabili e abbondanti margini di errore.
I termini del problema
E' bene fare il punto sullo "stato dell' arte", anche perchè, visto che le discussioni aperte sono veri e propri dedali, è bene non invischiarsi in quelle già chiuse. Ecco una bussola che non vi porterà mai fuori rotta:
- Nobody - nobody - argues with the carbon dioxide trend. It's established beyond doubt.
- The debate over whether climate is getting warmer is mostly over.
- The debate now is over whether the connection between warming and human emission of carbon dioxide is real, or whether there are other causes of climate change at work.
- The real issue is whether the benefits of taking action will outweigh the costs and regulatory burdens.
- There are some who argue that warming will be beneficial by reducing energy demands for heating, lengthening growing seasons, and creating larger habitable and arable territory.
Faccio presente che è messa a punto da uno "scettico" intellettualmente onesto. Sì perchè, anche tra gli scettici prolifera una certa mitologia, se avete tempo per il link ve ne accorgerete.
Le causa del "riscaldamento globale"
Oggi i maggiori candidati allo status di "causa" sono due: 1) l' attività solare e 2) l' emissione antropogenica di CO2. Qui la diatriba tra i climatologi si scatena. Risparmiatevela. Consiglio il profano di non addentrarsi in discussioni nel merito. Si guardi tutto dall' esterno affidandosi alla statistica. Cosa ci insegna il passato? Bene, sembra che l' ipotesi di CO2 prevalga. Ecco la semplice analisi di Verdes sul tema. Con un rigo e un link è così possibile eludere intere biblioteche. Per il salotto questa posizione è il massimo. Ma per sostenere l' ioptesi CO2 esiste un altro argomento razionale ben comprensibile dal profano: nelle scommesse tra scienziati è l' ipotesi con le quote più basse.
Soluzioni strategiche
Raccomando il celebre anti-kyotista Lomborg, la sua posizione è la più lineare: rimpiazzare i protocolli à la Kyoto con tasse per finanziare la ricerca. Affiancare Lomborg 1) vi consente di essere razionali in modo tetragono e di sbeffeggiare parecchi "verdastri" 2) vi dà il brivido di stare in minoranza. Cosa volete di più?
Soluzione tecnica
Geoengineering looks far more likely to be feasible and acceptable mitigation than emissions cuts. Geoengeneering... non piacerà ai verdi ma in fondo è un insegnamento della natura e dei vulcani.
Tutto qui. Se anche questo per voi è troppo, lasciate perdere.
Sempre più buoni
Benjamin Friedman: sì, l' uomo è sempre più ricco materialmente e questa ricchezza è legata a standard etici più elevati. Lo sviluppo economico rende una società più aperta, tollerante e democratica.
Benedetto XVI: no (qui il passaggio della Spe Salvi commentato da Carron a cavallo tra p.1 e p.2), il sapere scientifico è cumulabile ma quello etico no. Il fatto è che in ogni sua scelta la libertà dell' uomo si "rinnova" ripartendo da zero.
Forse hanno ragione tutt' e due: la ricchezza materiale non "migliora" eticamente l' uomo, si limita a rendere meno costose (più comode) le scelte auspicabili.
Ne discenderebbe un corollario interessante: favorire l' arricchimento materiale della società sarebbe "in sè" una scelta etica oltrechè economica.
Stufo di proporzioni epiche
lunedì 1 giugno 2009
Per Kojève, "quanto" è garanzia di ateismo
Di diverso parere Kojéve: la fisica quantistica garantisce che la scienza non si presenta solo in forma "determinista". Con questa scoperta il filosofo puntellava il suo ateismo, non chiedetemi come.
Se all' epoca c' era chi cercava la "fisica di Dio", Kojeve trova invece la fisica dell' ateismo.
L' argomento dovrebbe interessare a Davide poichè riproduce il suo con conclusioni rovesciate. Il mondo è bello perchè è vario. Particolari nell' articolo di Marco Filoni, supplemento 24 ore 31.5.2009 p.38.
Giudici razzisti che piacciono ad Obama
Non parla il portavoce del KKK ma Sonia Sotomayor, il nuovo giudice in odore di razzismo che Obama ha insediato presso la Corte Suprema.
Errata Corrige: non "ariana" ma "latino-americana"; non "ebreo" ma "bianco". Non c' è più nulla da correggere
Public enemy nr.1
Qualche elemento in più per capire se la famiglia è incubatrice di istinti criminali...
The rate of victimization for violent crimes (per 1,000 persons aged 12 and over) for never married and married males is as follows:
Never Married Males: 45.0
Married Males: 12.3
Clearly, married males are older and they have settled down, usually in places away from crime hot spots. Thus the fact that the rate of victimization for married males is much lower than for never married males is no surprise. What did surprise me is that divorced males have rates of victimization about as high as for never married males:
Divorced or Separated Males: 44.2
The same pattern is even stronger for females:
Never Married Females: 38.4
Married Females: 10.3
Divorced or Separated Females: 49.4
sabato 30 maggio 2009
Falso movimento
... altri oggetti che barano progettati da Mike Mak...
venerdì 29 maggio 2009
Da qualche parte
... per chi è sempre lontano da tutto, il telefono è rubinetto, fontana di voci dalle gocce sempre diverse... e per il resto ci facciamo allevare da questa camera... che ti fissa come un' ostrica piombata dentro l' acqua, fredda, buia, reclusa... teniamo duro... sappiamo per certo che da qualche parte... forse sull' arcobaleno... ci sarà pure una spazzola che pronta a sorriderci...
Benavides, prouttore di una semplicità "oggettiva".
Incontro alla vita
Chi l' avrebbe mai detto!?
Io ho più bidoni di te. Tiè
Think Globally, Act Irrationally: Recycling...
Restaurando
giovedì 28 maggio 2009
La peggiore ONG del mondo
La minaccia demografica
Ma allora perché si è stati costretti a utilizzare pericolosi strumenti finanziari innovativi e a sottovalutare i rischi connessi?
Per Gotti Tedeschi, la risposta è: per compensare un fenomeno che si voleva ignorare nelle sue radici, cioè l'insufficiente crescita economica dovuta a insufficiente natalità.
Non mi convince. Dirò di più, solo Sartori mi convince ancora meno.
Affamare la bestia
La politica monetaria nel corso della crisi?
Diplomati e dropout...
workers with below high school education are perfect substitutes for those with a high school education
Perchè cresce la spesa sanitaria?
La critica pigra
Penso che dietro ad uscite di questo tenore, più che un' errata valutazione ci sia dell' ignoranza.
A questo proposito esemplare è il cristallino editoriale sul Sole 24 di oggi in cui Roberto Perotti considera alcune pigre critiche rivolte agli economisti accademici:
"Gli economisti non hanno previsto nè capito la crisi perchè la metodologia prevalente si basa su modelli troppo astratti e matematici...".
Perotti: questa critica è frutto dell' ignoranza...
"Gli economisti guardando la realtà con la lente perversa di ipotesi assurde come le aspettative razionali, l' informazione completa, i mercati efficienti...".
Perotti: anche questa critica è frutto di una profonda ignoranza...
"Gli economisti non hanno previsto la crisi".
Perotti: qui c' è molta confusione, ai sismologi nessuno chiede di prevedere i terremoti... si domanda invece una valutazione seria delle conseguenze e di come debbano essere affrontate.
"Molti non economisti hanno previsto la crisi...".
Perotti: falso.
Dopodichè, si passa giustamente all' analisi di accuse più serie e circostanziate. Es.: la maggioranza degli economisti non ha nè previsto nè capito la crisi perchè era all' oscuro di sostanziali innovazioni nel mercato del credito...
mercoledì 27 maggio 2009
A lezione dalla polvere
Bagnetto nell' acido
martedì 26 maggio 2009
Qualcosa batte in testa
Rock bottom raiser
E queste due ragazze sul sedile del treno... s' inclinano con il sonno nella testa stordite dal riposo... con il corpo che vorrebbe chiudersi nel cervello per dormire... sono animali al pascolo... il roker ha voglia d' intossicare quell' erba con una ballata...
sabato 23 maggio 2009
Una cosa per volta
venerdì 22 maggio 2009
Una guancia d' accostare. Finalmente.
Tutto ha smesso di scorrere, si avvisi Eraclito che abbiamo rintracciato il sollievo di un' astensione. Mi piace il filetto d' aria calda che lambisce e ferma il nostro maggio. Pare una guancia disossata che inviti al riposo...
giovedì 21 maggio 2009
Svezzamento
Sembra roba seria
Certo che la grana è seria. In questi casi si ricorre al buon Facci: 1) è assuefatto al sonnifero disseminato sulle vie che portano ai "nascondigli scritti a macchina" come questi. 2) è intellettualmente onesto.
Se una corruzione corrisponde a un dare per avere, nelle motivazioni della sentenza di condanna di David Mills manca la prova del dare e manca la prova dell’avere. In altre parole, manca tutto... Sotto il profilo logico e probatorio manca il dare, perché Mills fu teste d’accusa contro Berlusconi che fu condannato, e manca l’avere perché i giudici possono sbracciarsi sinché vogliono, ma la prova che quel denaro venga da Berlusconi proprio non c’è (mai lo scrivono esplicitamente) e infatti il non essere riuscito a dimostrarlo è la ragione per cui da mesi, da anni, non c’è cronista che non paragoni questa vicenda a un processo per assassinio senza il morto, con il pm Fabio De Pasquale, in corso d’opera, a sperare che saltasse disperatamente fuori da qualche catacomba offshore...
Non posso certo fidarmi di Facci al punto di chiudere qui tutto il dibattito. Però sarebbe bello avere una risposta perlomeno semplice quanto l' obiezione. Ovvero, seria. Ovvero, in massimo 10 righe. Che sia lì da leggere, nuda, senza il corteggio di velami tribunalizi o l' urlo di bocche "antropologicamente superiori" deformate dall' odio etnico.
Portogallo sugli scudi
Molti storceranno il naso. Ma mai quanto la Mafia, altro che Falcone e Borsellino, qui non c' è Capaci che tenga.
La tenaglia
Le streghe son tornate (scornate)
mercoledì 20 maggio 2009
Suturando qua e là
martedì 19 maggio 2009
Un paio di motivi per amare l' inutile e il costoso
E si avvicina anche un nuovo accordo sulla falsariga di Kyoto.
Come potremmo definirlo se non inutile e costoso.
Inutile: il clima del pianeta non si smuove certo con simili buffetti. Costoso: vi fate un' idea al pensiero che dirottando le spese necessarie ad un (inutile) anno di Kyoto si assicurano decenti strutture sanitarie all' intero pianeta. Paradosso: il Kyoto-entusiasta del Lunedì è anche colui che la Domenica più si sgola gridando: "acqua gratis per tutti e subito".
Ma se l' ennesimo accordo inutile e costoso verrà preso, una ragione ci sarà. Per me ce ne sono almeno un paio.
La prima è di ordine psicologico: bisogna far vedere che si fa "qualcosa" (purchessia). Anche se stare fermi è molto meglio. Quando la politica "si muove", è già per metà assolta. E' la prima lezione che assimila il politico di razza. Le "vittime statistiche", pur essendo vittime in carne ed ossa, godono di scarsa considerazione presso il grande pubblico. In questa trappola cade anche chi non è a priori un Kyoto entusiasta.
C' è poi una seconda ragione, quella che mi dà più sui nervi. Cio' che ho definito "inutile e costoso" piace molto a chi, brandendo più o meno consciamente la causa ambientalista come pretesto, spera di cambiare il nostro (odioso) stile di vita. Quello che io chiamo "impoverimento" per loro diventa autocoscienza ambientale. Intraprendere un' azione con "zero-benefici per l' ambiente" è pur sempre positivo se lo si fa "in nome dell' ambiente" e se ci istruisce a vivere in modo più naturale, per esempio con una doccia alla settimana. Allevare il riflesso condizionato naturista è di per sè meritorio. Un passo avanti nella trasvalutazione di tutti i valori, quell' operazione che ci consentirà di chiamare "arricchimento spirituale" cio' che per la triviale contabilità capitalistica non è altro che un mero impoverimento.
P.S. Siccome mi hanno insegnato che non è elegante avanzare una critica senza proporre alternative, ecco quella che sottoscrivo, e per me è già un compromesso: tassare ogni Paese imponendo di destinare una quota minima di PIL alla ricerca sulle energie pulite.
P.S. link: Lomborg sul sole 24 ore (appena disponibile lo metto, giuro).
lunedì 18 maggio 2009
Il torcicollo dei Cattolici
In molti se lo chiedono.
Sembrerebbe di sì: l' "opzione per i poveri" lo vincola. Obama diventa simpatico quando mette in campo tanta generosità "per l' anello più debole della società".
Ma la "lotta alla povertà" deve necessariamente stare in cima alle priorità del Cattolico? E già questo desta alcuni dubbi. Che poi le ricette della sinistra siano l' ideale per conseguire successi su questo campo, non è affatto detto.
Ammettiamo però di saltare con agilità questi primi ostacoli; non siamo ancora arrivati in fondo.
Vi sembra che la "generosità" possa incarnarsi in anonimi programmi di governo resi possibili solo da atti coercitivi come la tassazione? Non sarebbe meglio una libera iniziativa? D' altronde è così che il Dio Cattolico chiede di essere adorato: con un libero atto di fede. Mi piacerebbe si conservasse questa impostazione quando lo si adora con le opere.
Certo, questioni interessanti. Ma destinate a cadere nel vuoto: i Cattolici di sinistra tendono a dare tutto per scontato, quelli di destra sono troppo impegnati con la bioetica.
venerdì 15 maggio 2009
Venti che non soffiano
Niente cambia. Libertarian dogmatism? No, good Bayesianism
Ma:
"... Nothing that happened in the last two years should have significantly revised the general macroeconomic views of anyone who is (a) familiar with the last two centuries of global economic history, and (b) reasonable..."
Libertarian dogmatism? No, good Bayesianism. Great depression? Not even close...
Quello che poteva diventare Michele Serra...
Sghembo
... nei disegni dei bambini colpisce la violenza delle linee... la mente sembra crescere di sghembo portandosi via la matita... tutto è storto e perenne... o forse solo piegato come quando scendendo nell' acqua pare spezzarsi il remo...
Perchè Chiara Saraceno non scende in Piazza a Ballare?
Il tema della diseguaglianza nella distribuzione delle ricchezze è spesso agitato come mero strumento per incendiare il dibattito politico facendo leva sui sentimenti più infiammabili, che sono poi anche i meno nobili: invidia, gelosia, ecc.
Già, invidia e gelosia. Mica giustizia.
Ma come facciamo ad esserne certi? Gli interessati negheranno sempre turbati, a cominciare dall' ineffabile Chiara Saraceno, una delle ospiti più fisse tra gli ospiti fissi dell' amata/odiata Fahre...
Eppure una piccola controprova esiste.
Uno degli effetti della crisi finanziaria è già stato e sarà quello di ridurre la disuguaglianza.
Chi ha perso proporzionalmente di più è chi aveva molta ricchezza investita nei mercati finanziari. Chi inizia ora ad accumulare risparmi ha invece di fronte a sé prezzi molto vantaggiosi. Larry Summers, l'economista di punta di Obama, l'ha definita "la svendita del secolo".
Non mi sembra però che le "chiaresaraceno" di turno, sapendo tutto cio', invitino il popolo a scendere per le strade per ballare e far festa.
Forse sanno fin troppo bene che l' istinto coccolato nei loro vibranti articoli colmi di scandalo non è quello della "giustizia distributiva" ma quello molto meno presentabile che spinge a spennare il primo pollo che passa. Ora che quei polli presi di mira hanno perso parecchie penne, possono scivolare tranquillamente nel dimenticatoio e lasciare spazio a nuove forme di sdegno catastrofista più promettenti allorchè si tratterà di passare alla cassa per riscuotere.
giovedì 14 maggio 2009
Privatizzazione della matematica
Molti vedono tutto cio' come fumo negli occhi e sono contenti come bambini non appena i conti non tornano o la previsione fa cilecca, credono forse di avere a che fare con il Teorema di Pitagora.
Inoltre la pratica è stata criticata da personaggi autorevoli e cio' rende la lagnanza a priori accettabile.
Il mio sospetto è che la volgarizzazione di queste geniali critiche le deteriori alquanto fino a cambiarne la natura, al punto che nei due fronti (pro e contro) si arruolano una schiera d' infiltrati abusivi.
Manco a dirlo sono i più rissosi.
Anzichè delle "scienze umane" dirò due parole sull' economia perchè 1) conosco la situazione un cicinino meglio 2) è sempre sotto tiro e oggi più che mai 3) costituisce una zona franca dove tutti hanno diritto di parola.
E poi, in economia, esiste una scuola specifica che ha sacrificato tempo e genio per condurre la sua critica contro la matematizzazione tanto in voga presso gli O(rtodossi). Sto parlando del cosiddetti economisti "A(ustriaci)". Il conflitto tra A e O racchiude secondo me il succo della questione.
La prima osservazione sembrerà scontata: chiunque osservando la realtà dell' uomo se ne faccia un' idea (teoria) sufficientemente complessa e coerente, puo' formalizzare la sua idea con lo strumento matematico. Anche le idee di A sono dunque suscettibili al trattamento. Ma A, avendo i suoi bravi motivi, si oppone. Vediamo perchè.
La costruzione dei Modelli matematici implica l' ideazione di funzioni e ciascuna funzione contiene dei PARAMETRI (costanti). Prendiamo la funzione più importante per un economista: le "preferenze". Anche queste funzioni possiedono dei parametri. Pur essendo goloso di ravioli non apprezzo mai molto il quarto piatto che mi viene servito. Ma di quanto è calato il mio apprezzamento rispetto al primo piatto? Dipende da un parametro.
Siamo già alla prima conclusione: il modello matematico non viene costruito per formalizzare un' idea, altrimenti anche A si farebbe il suo. Il modello serve a coordinare una serie di parametri (o costanti) che saranno suscettibili di stime statistiche. Dopo la stima statistica avremo un quadro più completo della realtà specifica.
"Realtà specifica", capito bene? La matematizzazione ha senso solo in quanto necessario preludio a statistiche e intervento in una realtà specifica.
Ma "A" non ha questa concezione dell' economia. Per "A" l' economia serve solo a capire la realtà umana, "intervenire" è insensato e fuorviante, cosicchè diviene insensata e fuorviante la matematizzazione della disciplina.
"A" si rifiuta di formalizzare, non perchè la sua idea sia incoerente ma perchè assume che l' oggetto d' analisi non possa essere sottoposto a stima statistica.
Facciamo il caso delle preferenze soggettive. Per A non ha senso stimarle ed immaginarle più o meno costanti nel tempo: sono soggettive in modo radicale. Per A la soggettività è un dogma. Non dovendo ordinare dei parametri in vista di statistiche future, A respinge la matematizzazione dell' economia.
Faccio solo notare che nella realtà noi non osserviamo il dogma di A. Se devo fare un regalo di compleanno non tiro i dadi, cerco di valutare (stimare) le preferenze del festeggiato e mi comporto di conseguenza. Di solito noi postuliamo la presenza di costanti: se il festeggiato è un filatelico da anni, probabilmente gradirà ricevere un raro francobollo. Per A questo regalo non ha senso: il festeggiato è un uomo e le sue preferenze sono radicalmente soggettive. Per noi no, concepiamo la soggettività radicale solo in quel soggetto schizofrenico che cambia personalità ad ogni momento. Un tipo raro da incontrare e con cui è difficilissimo fare amicizia.
I postulati di A sono irrealistici ma la sua critica non per questo viene sminuta. Inoltre mi sembra l' unica critica possibile in materia. Le altre hanno poco senso e secondo me catturano solo granchi.
Mi sia consentita una breve rassegna per individuare le brecce attraverso cui molti infiltrati entrano abusivamente nel dibattito dando fuoco alle polveri senza capire di cosa si parla.
1. "La matematizzazione serve per ricoprire con vesti preziose una conoscenza fragile quando non sterile". Fino ad adesso ho tentato di dimostrare che questo non puo' essere vero. A ha un' idea della realtà forse più complessa di O, eppure rifiuta lo strumento matematico. La "matematizzazione" non illustra una logica ma ordina i parametri in vista delle statistiche per agire nel caso specifico.
2. "Non è possibile rendere oggettiva una disciplina come l' economia". E chi ha di queste pretese?: ogni statistica ha margini di errore anche ampi, ogni rischio rappresenta un costo e la valutazione dei costi resta radicalmente soggettiva.
3. "Buttiamola in politica: lasciarsi governare da un algoritmo è a dir poco disumano". Ma questa implicazione rimane estranea al conflitto. Un conto è valutare la sensatezza di un algoritmo, un altro è stabilire se debba essere messo in mano al governo. Non mescoliamo i diritti con la convenienza.
4. "L' alternativa non si pone tra "matematizzazione" e "lancio dei dadi"; per scegliere ci si puo' sempre affidare al buon senso e al pragmatismo". Non mi sembra proprio: l' matematizzazione, e la statistica che segue necessariamente, non sono altro che una forma curata di buon senso e pragmatismo.
P.S. le più recenti evoluzioni di A hanno contribuito a mutare la sua critica: la sua opposizione non avverrebbe più in nome del "soggettivismo radicale" non sottoponibile ad alcuna statistica. Si perde qualcosa in "filosofia" per riguadagnarlo in "politica": sarebbe il Governo - ovvero colui che decide per tutti - a dover dismettere lo strumento statistico al fine di sospingere tutti sulla medesima strada, la migliore presunta. Il fatto è che moltiplicare le strade percorribili significa moltiplicare le esperienze, e moltiplicare le esperienze osservabili significa moltiplicare i dati statistici che ciascuno ha a disposizione per le sue scelte future: blindare lo strumento matematico-governativo rende più riglogliosa la conoscenza. Nessun algoritmo governativo, dunque, senza negare la sensatezza di algoritmi privati. E' la privatizzazione della matematica?
Senza trucchetti il nostro Pianeta basta e avanza
E' ha le sue buone ragioni, il concetto di "impronta ecologica" è l' ultimo manganello che l' ecologismo irresponsabile si è messo a maneggiare, pensa già di inserirlo nei programmi scolastici di qualche scuola elementare: esiste un'opinione diffusa secondo cui stiamo sfruttando voracemente le risorse del pianeta e viviamo molto al di sopra dei mezzi che la Terra ci consentirebbe. Tra poco all' uomo serviranno 5 pianeti per mantenere il suo tenore di vita. Calcoli complicati lo confermano.
Ma altri calcoli molto più semplici lo smentiscono. Li fa per noi Bjorn Lomborg. Diversamente dagli eco-catastrofisti, il Nostro considera il fatto che esiste una "tecnologia", qualcosa che l' eco-indottrinato riesce a dimenticare con grande disinvoltura.
Il vero elemento di cui ci dobbiamo preoccupare sono le emissioni di anidride carbonica (che effettivamente sono in continua crescita). Andrebbero ridotte del 50% nel medio periodo. Come?
L' ecologista vede come unico rimedio il piantar foreste "assorbenti". E foresta dopo foresta lo credo bene che arrivi a misurare 5 pianeti. Basterebbe invece dedicare alla produzione di energie rinnovabili l'1% dello spazio che gli ambientalisti vorrebbero utilizzare per piantare nuove foreste; il trucchetto si sgonfia e con lui i titoloni dei giornali. Il nostro pianeta basta e avanza.
Premier operaio e Struzzi Illuminati
Ma cosa sta succedendo? Qualcuno ha spiegazioni?
I "ferventi democratici" di Fahre ce l' hanno di sicuro: "trattasi fondamentalmente di ignoranti che prendono lucciole per lanterne".
Poi qualcuno si ricorda di essere per l' appunto un "fervente democratico" e ripiega su un meno impegnativo: "trattasi di rimbambiti resi tali dall' assalto mediatico delle reti mediaset e di mariadefilippi". Sottotesto: "io che ai raggi catodici non mi espongo da anni, m' illumino d' immenso sfogliando Repubblica".
E poi ci chiediamo perchè la forbice si allarga.
Strani uccelli
mercoledì 13 maggio 2009
13 maggio
Finalmente ho scoperto perché i detenuti di Abu Ghraib sopportavano con una cupa e sana risata di essere bombardati giorno e notte dai Metallica o dall'hip-hop - e ci dormivano su senza problemi - ma non reggevano la musica country, che provocava urla e disperazione - "Basta! Basta!" Dopo un'ora di Lyle Lovett erano pronti a confessare qualsiasi cosa.
(Standard Operating Procedure, di Errol Morris. Da vedere. Ma questo è ancora più bello.)
Nel 2004, STEVEN STACK (Wayne State University) e JIM GUNDLACH (Auburn University) hanno vinto l'IgNobel per la Medicina dimostrando l'esistenza di un legame tra la musica country e i tassi di suicidio. Qui c'è l'abstract.
Tra l'altro, quello stesso anno l'IgNobel per l'Economia è stato assegnato al Vaticano, per una iniziativa che Caplan avrebbe senz'altro apprezzato.
(E' possibile che nessuno dei link funzioni. Mettiamolo in conto.)
Il vizietto di non cominciare mai dall' inizio.
SECONDO.Il tasso di criminalità degli stranieri regolari è 3-4 volte quello degli italiani, il tasso di criminalità degli stranieri irregolari è circa 28 volte quello degli italiani (dati 2005-6). Basandosi esclusivamente sulle denunce, quel che si può dire è che la propensione allo stupro degli stranieri è 13-14 volte più alta di quella degli italiani (dato 2007), e che - anche qui - il divario si sta allargando.
Due punti elementari, semplici, oggettivi, chiari. Che domandano solo di essere tenuti per fermi nella testa di chiunque COMINCI ad affrontare l' argomento.
Mi secondo voi, le teste che l' amata/odiata Fahrenheit cucina ogni giorno dedicando decine di ore all' argomento, hanno una minima "percezione" di come comincia la storia?
Respiri trattenuti
... poi esplode la tentacolare stronzata... riempie l' aria per atterrare nel canonico silenzio ostile di cui non si avvede...
martedì 12 maggio 2009
AKO
Affidandomi a lontane reminiscenze scolastiche immagino ora di avere tre amici: K(eynesiano), A(ustriaco) e O(rtodosso). Ciascuna coppia avrebbe dei buoni motivi per far fuori il terzo, almeno finchè discutono di ciclo economico.
K/A: entrambi indeboliscono il ruolo delle aspettative attribuendo agli operatori economici degli errori sistematici di valutazione: "K" vede una rigidità dei prezzi nominali, in particolare dei salari (illusione monetaria). "A" vede l' imprenditore toppare i suoi investimenti in certe condizioni (malinvestment).
K/O: entrambi vedono la moneta come neutrale sul lungo periodo.
O/A: entrambi vedono come distorcente un' allocazione di risorse a cura dei burocrati anzichè affidata alle forze di mercato.
Io sinceramente penso che la coppia più salda sia la terza. Lo penso perchè so quanto A stimi le facoltà speculative dell' imprenditore (ho letto Kirtzner). Puo' davvero pensare che che una figura tanto lungimirante cada sistematicamente nello stesso errore? E' pur vero che un "corpo estraneo" al mercato (Banca centrale) dà una bottarella ad una variabile mandandola forse fuori asse. Ma ogni giorno eventi esogeni perturbano il normale funzionamento del mercato senza che gli imprenditori perdano la trebisonda.
P.S. un solo chiarimento: A crede nell' esistenza di "trappole della liquidità"? Il capitoletto sull' efficacia delle politiche monetarie mi ha lasciato qualche dubbio. Sì, lo so, per A una politica monetaria espansiva distorce l' apparato produttivo. Mi chiedo però quali siano per lui gli effetti occupazionali nel caso in cui si sia in recessione. Mi preoccupa un mondo (modello) dove le "aspettative" siano così trascurate. In un mondo senza "aspettative" non ci sarebbero neanche aspettative inflazionistiche e quindi la possibilità di "tassi negativi" d' interesse. Senza tassi negativi la possibilità di trappole diventa plausibile. Sì perchè, se A crede nelle "trappole" penso proprio che il divorzio con O sia inevitabile.
Sai, mi era venuta in mente la "trappola". In termini di politiche per tamponare la crisi è una questione dirimente tra K e O. E le "politiche" sono tutto una volta che hai praticamente rinunciato ad identificare le cause.
Mi chiedevo come si ponesse "A" sul punto.
Con un Krugman che sbraita: "la trappola esiste ed è reale", un Mankiw che sorteggia i numeri di serie delle banconote da invalidare alla riscerca di interessi negativi e un Sumner che tassa le riserve (i soldi si tengono lì più che "in tasca"), mi piaceva capire la posizione degli austriaci al di là dei cattivi investimenti che un simile stimolo sollecita.
Mi sembra di aver capito che un meccanismo di "trappola" potrebbe esistere, anche se non afferro del tutto la dinamica "austriaca".
Certo, se un business che prima non era conveniente lo diventa ora grazie ad un ribasso del tasso, probabilmente nella filiera di quel settore aumenterà la domanda e il costo del "trattore", ovvero dei fattori produttivi, aumenterà.
Ma perchè dovrebbe aumentare al punto da neutralizzare lo stimolo visto che, come precisavo, il caso considerato è quello di un sistema economico in recessione che presenta risorse inutilizzate?
Se il sistema fosse in equilibrio e marciasse a pieno regime, "O" sarebbe il primo a sconsigliare politiche monetarie espansive. In questo senso possiamo parlare di trappola solo quando l' economia è a terra e non riesce a risollevarsi.
Personalmente, quando penso alla "trappola" penso ad operatori in preda al panico e all' incertezza che non spendono anche se li multi per il loro immobilismo. Chissà se "multandoli" un po' di più si scongelano. Se sì, "K" è fritto. Ma "A"? A prima vista non mi sembra che lui abbia bisogno di sostenere l' esistenza di "trappole" per giungere alle sue conclusioni. A lui basta postulare la presenza di imprenditori scombussolati dalla banca centrale.
lunedì 11 maggio 2009
Ogni materasso ha il suo pisello
Ma come fare a coltivarli?
Semplice, basta combattere la società multietnica.
L' articolo è interessante, spiega tra l' altro cosa succede quando l' intellettuale impegnato fa scoperte eticamente scomode. Argomento affrontato anche qui parlando di "tortura".
Compagnie per il buon sonno
Prima dell' ultima curva del giorno, fammi radunare le parole con cui dormire... mi bastano un paio di labbra per spingere questi piccoli mattoni nella bianca calce della pagina...
venerdì 8 maggio 2009
Trappole
"If the Fed increases the monetary base, it has no effect, because it just substitutes one zero-interest asset for another."
"Zero-interest", è vero.
Per la ricerca di un interesse negativo non restano che aspettative inflazionistiche o penalizzazione delle riserve. Poi ci sono anche le banconote a scadenza.
giovedì 7 maggio 2009
Panico e solo panico, altro che sub-prime
In contrast, I believe that the depression was caused by events that took place in September and October, when the markets actually crashed. Which depression? All of them—1929, 1937, 2008, etc. And as far as I know I am the only economist who believes that all of these depressions were caused by events that occurred in those two fateful months... have strongly argued that only the first, very mild part of the crisis was attributable to the sub-prime fiasco.
A seguire un fulmine su chi professoreggia contro l' efficienza dei mercati finanziari:
"... At some point the economist will make an assertion that seems to me to be in conflict with the EMH. And after that point I have trouble taking anything they say seriously. I keep thinking “If you’re so smart . . . . The Fed set interest rates too low... Regulators let banks make excessively risky loans (or if you’re a right winger–encouraged them to make risky loans.)... Americans didn’t save enough...Why couldn’t anyone using your model have gotten rich? ..."
martedì 5 maggio 2009
Perorazione del Paradiso
Lo confesso, ho sempre simpatizzato per i paradisi fiscali, forse per l' insofferenza istintiva che si prova di fronte agli altisonanti toni moralistici con cui viene condotta la crociata.
Ma poi c' è anche un motivo più semplice: essendo un cliente dei vari "stati", auspico che tra loro si instauri una crescente concorrenza fiscale. E' lo stesso ragionamento che riservo ai negozi di dischi, anche lì spendo molto e vorrei spendere sempre meno.
Sento già alzarsi le prime veementi obiezioni. Mi sia concesso di prevenirle: è perfettamente vero, ciascuno capisce quanto sia odiosa l' opera di ripulitura dei capitali sporchi accumulati dalla criminalità organizzata, ma lasciatemi dire una cosa, la segretezza non è affatto il portato di un fisco leggero. Le due cose non devono andare per forza di pari passo. L' origine della segretezza sta altrove, facciamo dunque un po' d' ordine.
Chiediamoci perchè i "paradisi" coniugano la bassa fiscalità con la segretezza. La risposta è semplice, in genere perchè i redditi tratti in salvo nel paradiso fiscale, una volta rivelati, subirebbero la falcidia del paese d' origine del titolare.
Piccolo inciso. Poniamo adesso che esistano due imposte, una sul consumo e una sul reddito. La prima è pagata dove si abita, la seconda dove si produce il reddito. Si suppone infatti che lo stato contribuisca a creare un ambiente più adeguato sia per il consumatore che per il produttore. Entrambi pagano un prezzo per questo servizio: l' imposta sul consumo e l' imposta sul reddito.
Se abito in Italia, è giusto che paghi le imposte sul consumo in Italia, è lì che vivo e che mi godo la vita, ovvero, è lì che "consumo". Che pretese potrebbe accampare la Svizzera? E fin qui tutto bene, non si possono certo eludere le imposte sul consumo (accise, iva...) avvalendosi di quel paradiso fiscale che è la Svizzera.
Ma se io, italiano, produco i miei redditi in Svizzera cio' significa che lì e solo lì mi si offre un sicuro ambiente giuridico-ecc. dove far fruttare al meglio i miei sforzi; che pretese potrebbe accampare l' Italia in materia di imposte sul reddito?
Eppure le "accampa", caspita se le accampa. Sì perchè, quando parliamo di Paradisi fiscali non dobbiamo dimenticarci che parliamo di imposte sui redditi. E qui la pretesa degli inferni fiscali è molto semplice quanto barbara: qualora l' aliquota svizzera fosse troppo bassa (ovvero più bassa della loro... come se in paradiso potesse far più caldo che all' inferno), il Bel Paese s' incarica di riscuotere e trattenere la "giusta" differenza per sè. E, ricordiamolo sempre, parliamo di un reddito che non ha contribuito a formare.
Le cose poi si complicano perchè nella società contemporanea gran parte dei redditi sono di natura finanziaria, ovvero sono redditi che per essere prodotti abbisognano di adeguato ambiente giuridico ma non certo di un cospicuo capitale fisico, a volte basta un server con le giuste connessioni sull' isoletta. Nè tantomeno abbisognano di beni pubblici.
Questo frutto della modernità, diciamolo, è una grande rottura di coglioni per l' Inferno fiscale, il quale non manca appena puo' di diffondere tra il pubblico una diffidenza istintiva, oltre che per i paradisi, anche per i redditi finanziari. Roba infatti che non ha molto bisogno della sua esistenza.
Ma tutto cio' non muta in nulla la logica che prima esponevamo: lo Stato, se lo ha, ha un dirito naturale solo alla fetta di reddito che contribuisce a produrre.
E adesso la domanda cruciale: ma se l' Italia rinunciasse alla livella che grava sui redditi prodotti all' estero, siamo sicuri che i paradisi fiscali avrebbero ancora convenienza a mantenere i loro segreti? Con la garanzia appenna menzionata, le pressioni che già sentono farebbero invertire loro la rotta aprendo le porte alla soluzione più naturale per il riciclagio e l' evasione. Sono convinto infatti che in assenza di questa tosatura ingiustificata le tanto vituperate opacità dei paradisi verrebbero meno.
Spero adesso si sia capita l' irritazione che mi procura il tono moraleggiante delle crociate "anti-paradiso", per me è come sentir parlare di stuzzicadenti un ciclope con l' occhio otturato da una trave.
P.S. nel post ho parlato d' Italia. Ma non commiseriamoci troppo, le pratiche a cui accenno sono comuni a tutti i paesi. E un vampiresco Obama assetato di quattrini minaccia la lodevole eccezione degli USA. Ho parlato di moralizzatori da moraleggiare e di "vampiresco" Obama. Altri, qui però non parliamo più di redditi finanziari, nella tassazione dei redditi prodotti all' estero vedono solo stupidità e miopia.