lunedì 1 giugno 2020


Con la pancia capisco il lockdown, con la testa meno. Perché? Da un lato per una paura istintiva, dall'altro per una forte presunzione a favore della libertà. Non puoi ordinare alle persone di "rimanere a casa" come misura prudenziale, hai l'onere di dimostrare che i benefici così ottenuti superano drasticamente i costi, e quando dico "drasticamente" intendo con un rapporto di almeno 5 a1. Quasi nessuno ha nemmeno provato a sobbarcarsi questo onere.

Consentire ad un governo di "sbagliare per eccesso di prudenza" significa spianare la strada all'oppressione. Gli individui, al contrario, hanno tutto il diritto di sbagliare per eccesso di prudenza.

L'estrema eterogeneità del rischio, poi, mette in evidenza una chiara alternativa alle politiche adottate: le persone sane avrebbero dovuto tornare a una vita approssimativamente normale, mentre le persone con disturbi di base avrebbero dovuto essere molto più prudenti. Chiudere tutto significa somministrare la stessa medicina a tutti i malati.