lunedì 19 febbraio 2018

La scelta fanatica

La scelta fanatica

Quando incontri un estraneo come ti relazioni con lui? Ti mostri aggressivo o empatico? Collaborativo o competitivo? Le strategie a tua disposizione sono molte, quale conviene adottare? Se ti mostri accogliente e lui ti attacca potresti perdere molto, al contrario, se stai sulla difensiva e lui aggredisce, limiti i danni. Ma se collabori con chi si pone in modo amichevole potresti avere un grande guadagno. E se scegliessi di collaborare con un tipo che ti attacca che fai, insisti? A volte vale la pena farlo per convincere l’altro ad abbassare la guardia in modo da guadagnare entrambi, altre volte la bontà a oltranza è fatale.
Sia come sia sei di fronte ad un problema complesso, dentro di te ci sarà una “vocina” che ti suggerisce prudenza e un’ altra che ti sprona alla generosità. La persona ragionevole è colui che fa sintesi e agisce soppesando le due “vocine”.
Potremmo trasporre questo problema canonico a livello comunitario: che strategia scegliere nel confronto con l’altro? Sarà il governo a dover operare auscultando le varie voci della comunità e facendo sintesi.
Il governo di una comunità è chiamato a mediare tra le varie posizioni che, in un gioco delle parti, testimoniano come si posiziona la società nel suo complesso.
Consci di mettere in scena questo gioco, le parti sono consapevoli di essere le rotelle di un ingranaggio complesso che esprimerà una risultante, si possono permettere quindi forme di “fanatismo” ben sapendo che la loro posizione militante non coinciderà mai con la strategia finale prescelta dal governo.
Domanda: la Chiesa Cattolica si pone come governo o come voce militante? La Chiesa deve cercare una sintesi o far sentire la sua voce militante che verrà mediata con quella delle altre componenti sociali?
A me sembra che fino ad ora, memore di una tradizione di potere temporale, la Chiesa Cattolica abbia cercato una sintesi ragionevole accogliendo nel suo seno tutte le varie istanze, ma mi sembra anche che con Francesco abbia virato e con lui sia stata presa la decisione di essere invece “voce” in un gioco delle parti, di essere “rotella di un ingranaggio”, di essere “fanatica tra i fanatici”, lasciando a terzi di governare, ovvero di mediare e fare sintesi tra i vari fanatismi.  
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