giovedì 22 febbraio 2018

Lo stragismo nelle scuole è un problema specifico. Non viene risolto perché lo si considera un problema generale

Lo stragismo nelle scuole americane non è un problema di follia: sono quasi tutti sani.
Non è un problema di armi: le armi calano e lo stragismo aumenta. Negli anni 60 le armi erano al picco e lo stragismo nullo.
Non è un problema di sorveglianza nelle scuole: nel 99% dei casi non ci sarebbe stata alcuna prevenzione.
Non è un problema di razze: gli stragisti sono equamente distribuiti.
Non è un problema di condizioni economiche e sociali: gli stragisti sono equamente distribuiti.
Non è un problema di droga o di crisi della mascolinità: il fenomeno è iniziato negli anni 80.
Lo stragismo è un problema che ha a che fare in parte, ma solo in minima parte, con tutto questo e altro ancora.
Si tratta di un fenomeno imitativo attraverso il quale si anela ad un protagonismo mediatico nel ruolo dei "cattivi".
L’articolo ipotizza qualche rimedio che vada oltre il semplice divieto di possedere armi o stampare giornali.
“Some thoughts on why we and our institutions may be failing to deal with mass shootings because we approach them as part of broader problems, not as a distinct and self-perpetuating plague.”
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