La realtà dell'orco (I Draghi) (Italian Edition)
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Mohamed Taha ha affermato che il Corano si divide in due parti: le sure della Mecca, che affermano la pace, il rispetto per i non musulmani, l’uguale dignità delle donne rispetto agli uomini, e quelle di Medina, che incitano alla guerra, alla ferocia, all’odio e alla discriminazione. Le seconde furono necessarie per affermare l’islam nella sua epoca, ma ora l’islam deve abbandonarle e seguire le prime,Read more at location 36
Le affermazioni di Taha sono contrarie al pensiero islamico prevalente da nove secoli, che considera eterno, quindi senza un prima e senza un dopo, il testo sacro,Read more at location 40
Inoltre in tutte le interpretazioni correnti del Corano dove ci sia una contraddizione il successivo prevale sul precedente e le sure di Medina, di spaventosa ferocia, sono successive a quelle della Mecca.Read more at location 42
Mohamed Taha riprende la corrente del pensiero islamico dell’intelligenza e della tolleranza – quella di Averroè e Avicenna –, un pensiero che si interrompe per un millennio, ma che ora potrebbe risorgere.Read more at location 43
LA REALTÀ DELL'ORCORead more at location 49
Note: PREFA@@@@@@@@@@@ FIABA COME TERAPIA. DISCARICA DOVE METTIAMO L INCOFFESSABILE E RENDIAMO GIUSTIZIA ALLE VITTIME. Edit
Gli orchi esistono. Gli orchi sono coloro che uccidono intenzionalmente i bambini e mostrano fierezza per l’assassinio.Read more at location 49
perché gli orchi odiano la vita, la disprezzano, anche la propria.Read more at location 57
Gli orchi esistono e devono essere fermati. Devono essere battuti.Read more at location 58
e gli orchi si fermano solo militarmente. Quando un popolo gioisce dell’uccisione intenzionale di un bambino non ci sono margini di dialogo,Read more at location 60
si devono tirare su mura, come le mura dei castelli che hanno protetto gli inermi negli assedi.Read more at location 63
Gli orchi esistono e devono essere salvati, perché anche loro sono fratelli. Gli orchi si salvano fermandoli e dicendo loro la verità.Read more at location 65
Il nostro cervello ha, rispetto agli animali, un enorme sviluppo della corteccia cerebrale: questo ci dà la possibilità di scegliere, il libero arbitrio, a scapito dell’istinto.Read more at location 71
Le capacità di sofferenza dell’essere umano sono illimitate. Nessuna creatura vivente ha la capacità che abbiamo noi di provare dolore. Nessuna può immaginare la propria morte, o quella dei suoi figli, così da anticiparne e moltiplicarne il dolore.Read more at location 73
Sono esistite civiltà che non hanno avuto la ruota, ma nessuna civiltà può sopravvivere senza storie, perché le storie sono l’unica strada che abbiamo per stemperare la ferocia, per tollerare l’orrore, per trovare la strada che ci permette di affrontare il dolore, di non esserne travolti.Read more at location 75
La neurobiologia ha confermato il piacere che traiamo dall’ascoltare storie che non solo non sono mai esistite, ma neanche avrebbero potuto:Read more at location 80
In presenza di un alto tasso di endorfine il sistema immunitario diventa più forte, il dolore scompare, la mente diventa più acuta.Read more at location 82
la narrazione e la musica, altro potentissimo mobilizzatore di neurotrasmettitori, sono quindi le due prime terapie, i due capisaldi della medicina sciamanica,Read more at location 84
dove ci sono molte narrazioni compaiono il pensiero filosofico e scientifico.Read more at location 86
mito e la scienza sono le due maniere di conoscere la realtà,Read more at location 88
La storia politica e militare è contenuta nel poema epico, la persecuzione del bambino è contenuta nella fiaba.Read more at location 90
Nascosta nella narrazione fantastica c’è l’atroce sofferenza dell’uomo, ma anche il suo coraggio, la sua potenza, la sua impotenza, la sua crudeltà, la sua compassione.Read more at location 91
Quando parliamo di poema epico e di fiaba, di fantascienza e fantasy, di eroi, semidei e supereroi, elfi, fate, streghe, bacchette magiche e gnomi, zombie, vampiri e cybersterminatori, in realtà parliamo del dolore e della forza degli uomini.Read more at location 92
quando qualcosa è troppo atroce per poterlo affrontare, allora lo si nasconde nel luogo magico del fantastico,Read more at location 95
nel Colosseo e sulle piazze dove si alzavano i roghi ci si godeva il dolore altrui. Ci sono trasmissioni «comiche» fabbricate con video di persone che si fanno male. I quattro ragazzi che cospargono di benzina il barbone e gli danno fuoco per sentirsi forti e potenti davanti alla sua impotenza e al suo dolore, stanno applicando uno schema che era la norma nel Colosseo eRead more at location 102
la colpa di ogni frustrazione e quindi il senso della propria impotenza vengono addossate a una vittima,Read more at location 106
In epoca preistorica e nelle epoche storiche più rozze la ferocia, almeno in teoria, era funzionale, aumentava la sopravvivenza e la discendenza.Read more at location 111
Con l’aggregazione in gruppi sempre più grandi e complessi, la ferocia è diventata disfunzionale e siamo arrivati a sistemi basati su linee di solidarietà, ma la tentazione è rimasta.Read more at location 113
Il piacere nella distruzione di indifesi è la base del genocidio, del terrorismo contro civili,Read more at location 115
In tutto questo la compassione e l’etica dove stanno? Dal punto di vista neurobiologico la compassione sta dentro i neuroni specchio. I neuroni specchio sono la grande scoperta dell’ultimo decennio,Read more at location 117
I neuroni specchio ci spingono a imitare chi ci sta di fronte ed è grazie a loro che i bambini imparano in un tempo minimo una lingua, come ci si muove,Read more at location 120
I neuroni specchio sono maggiormente presenti nel cervello femminile: noi dobbiamo diventare madri. Se non fossimo empaticheRead more at location 125
I maschi sono meno empatici; se lo fossero troppo non potrebbero svolgere i due ruoli che già nelle scimmie antropomorfe sono maschili: il cacciatore e il guerriero.Read more at location 127
Questa regola conosce miriadi di eccezioni, ma nelle sue grandi linee è rispettata in ogni civiltà umana.Read more at location 128
C’è una precisa motivazione evoluzionistica: se il bambino subisce brutalità, vuol dire che vive in un ambiente aggressivo e violento; se diventa a sua volta feroce aumenta le possibilità di sopravvivere.Read more at location 130
Le donne sono la compassione di un popolo. Dove le bambine sono sistematicamente torturate, come è successo in Cina con i piedini storpiati e come succede con l’infibulazione, l’intero popolo perde la sua possibilità di compassione.Read more at location 132
L’empatia è mediata dai neuroni specchio, certo, ma può essere addestrata mediante le narrazioni.Read more at location 136
Le terre dove i bambini sono sistematicamente brutalizzati e dove ci sono poche narrazioni ospitano popoli che hanno scarse capacità empatiche e scarse capacità di evolvereRead more at location 137
popoli che non massacrano di botte i propri figli, non li torturano e che hanno un alto livello di narrazioni sono più compassionevoli e possiedono un’altissima capacità di produrre idee nuove.Read more at location 138
Le neuroscienze però non sono la risposta a tutte le domande e, soprattutto, noi siamo le nostre scelte, non la nostra genetica. Quello che ereditiamo è una tendenza, non un destino.Read more at location 140
Chi nasce in società violente e sadiche dovrà fare più strada, ma avrà sempre l’umana capacità di non conformarsi.Read more at location 143
Dovrà fare più strada però, e molta in salita, quindi l’affermazione che tutte le civiltà e tutte le culture hanno lo stesso valore è falsa,Read more at location 143
Siamo immersi in una cultura di morte: ilXX secolo è stato il secolo del genocidio, prima questa parola non esisteva. Libri, film, serie televisive: tutto pullula di cultura di morte; se non sono ciberterminatori, sono vampiri, o extraterrestri predatori o virus. Persino i film per bambiniRead more at location 174
Terminator, o Predator. Voldemort e i suoi Mangiamorte rubano la scena a Sauron e ai suoi Nazgûl, a Saruman con i suoi sterminati eserciti di orchi.Read more at location 179
Dalle tombe si sono alzati, oltre che gli aristocratici vampiri, ognuno dotato di storia e di nome, eserciti di zombie, la loro versione sottoproletaria e anonima, che film dopo film arrivano con il loro passo claudicante e gli occhi vuoti a mangiare l’anima o più prosaicamente il cervello e le frattaglie dei vivi,Read more at location 180
È l’angoscia per il nostro presente, il terrore per il nostro futuroRead more at location 186
questo il riassunto estremo della maggioranza delle nostre narrazioni.Read more at location 188
Tutta la nostra narrazione fantastica è immersa in una cultura di morte, perché siamo il secolo del genocidio, certo, e poi perché non siamo certi di avere un futuro.Read more at location 190
Sappiamo che il male assoluto esiste e siamo sull’orlo della fine del mondo.Read more at location 192
Non è possibile che una civiltà sopravviva se la natalità è inferiore a 2,3 figli per madre: la nostra si aggira attorno all’1,5.Read more at location 193
Claude Lévi-Strauss, fondatore della moderna antropologia, colui che ha creato la base per l’amore tra civiltà diverse e per civiltà diverse, è morto con l’angoscia profonda che la civiltà europea si sia condannata a morte.Read more at location 197
La legge inglese riconosce la shari’a, in una folle negazione di sé e del diritto europeo.Read more at location 204
tanto il demente della facoltà di antropologia che si indignerà per la pretesa occidentale di criticare le leggi altrui salta sempre fuori.Read more at location 206
Grazie all’ottusa idiozia del comunitarismo, della società frantumata in comunità diverse e opposte, ognuna rinchiusa nelle sue leggi, nella sua aggressività, e nel suo ringhioso vittimismo, quelle bambine possono essere stuprate nel silenzio di tutti.Read more at location 208
sono avvallati il disprezzo più totale per le donne, la loro schiavizzazione, l’omofobia più totale, l’antisemitismo più mortale.Read more at location 210
si salverà, ma prima deve ritrovare intelligenza e coraggio. E la compassione, la prima compassione, la più alta, che è la verità.Read more at location 216
la letteratura fantastica, quest’ultima sarà, sempre, quella che più ci darà accesso alla verità, perché il linguaggio metaforico nasce dall’emisfero destro, che non è capace di menzogna e che, lui sì, ha la potenza arcaica di resistere all’indottrinamento.Read more at location 223
Abbiamo due tipi di comunicazione: una diretta, mediata dall’emisfero di sinistra, che funziona per via logica e analitica e processa un solo pensiero alla volta, e una metaforica, mediata dall’emisfero di destra, che funziona per via analogica e sintetica e ha la capacità di processare molteplici dati contemporaneamente.Read more at location 228
Il cantastorie narrava di Troia oppure di Ulisse o di re Artù e la conoscenza diventava accessibile e possibile, l’emozione condivisa creava l’affiliazione al gruppo-nazione di individui che non si conoscevano, ma che avevano lo stesso poema epico.Read more at location 233
L’emozione della vittoria che aumenta il coraggio di chi ascolta, questa è la funzione del poema epico: aumentare il coraggio, e poi l’emozione del dolore, della morte, della perdita, così che la narrazione diventa una possibilità di conoscere il lutto, di contenerlo, così che poi sia forse meno penoso affrontare i propri, meno difficile elaborarli.Read more at location 239
Kafka ha detto che quando la realtà è troppo atroce per essere guardata negli occhi, occorre usare il velo della narrazioneRead more at location 245
Nell’Italia ottocentesca, poverissima e fondamentalmente analfabeta, il veicolo della conoscenza e dell’emozione, il poema epico, la conoscenza condivisa, che ha permesso anche una prima unificazione di miriadi di dialetti in una lingua comune, è stata l’opera lirica.Read more at location 248
La verità è che apparteniamo a una civiltà straordinaria, unica, preziosa, incredibile. La verità è che abbiamo commesso il più atroce degli omicidi. La verità è che siamo sull’orlo del suicidio: questa sarà l’epoca straordinaria dove o perdiamo il mondo o lo salviamo.Read more at location 254
Note: LE TRE VERITÀ