sabato 28 maggio 2016

A-ve + Ma-ri-a

I robot saranno più religiosi di noi?
Secondo Robin Hanson sì, specie nell’ ipotesi in cui i robot si configureranno come emulatori originati scannerizzando cervelli umani.
In fondo la religione dà parecchi vantaggi a chi la professa:
… Today, religious people tend to be happier, healthier, and more productive. They live longer, smoke less, exercise more, earn more, get and stay married more, commit less crime, use less illegal drugs, have more social connections, donate and volunteer more, and have more children. Intensity of religion and strength of religious belief tends to increase with age, especially on retirement…”
Oggi l’ateo – rifiutando la posizione più lineare - puo’ esibire in pubblico la sua sottile intelligenza, nonché un’immagine da ribelle. In questo senso impressiona il prossimo, e così facendo innalza il suo status; tuttavia, ottiene questo scopo con uno spreco di energie cognitive che potrebbero essere utilmente convogliate altrove.
E’ ragionevole ritenere che i robot non investiranno molto sulle apparenze: non devono impressionare il prossimo poiché per loro seduzione e sesso saranno attività marginali e di mera natura ricreativa (la riproduzione seguirà altri canali).
Meno inclini a coltivare lo status, non cercheranno di distinguersi con sprechi di energia cognitiva; molto meglio uniformarsi a utili e ragionevoli convenzioni sociali, quindi anche alla pratica religiosa.
Vista la natura dei robot – alcuni di loro nemmeno avranno un corpo - è facile comprendere come nuovi problemi teologici si porranno.
Per esempio: la morte diverrà un inconveniente secondario rispetto al “furto della mente” (copie pirata).
Ci saranno poi problemi legati al nesso tra identità e peccato:
… Christians and similar religions must decide if copies share sins, or if an emulator sins when it splits off a spur who then sins, especially if that sin was foreseeable…
In generale possiamo dire che saranno comunque necessarie religioni meglio costruite:
Further doctrinal clarifications may be required because emulators on average are much smarter than ordinary humans, and may not tolerate blatantly illogical or contradictory religious doctrines
Ma questo non è molto preoccupante, in fondo il potere adattivo delle religioni, e in particolare del cristianesimo, è già stato testato dalla storia:
… most of the major religions of today are thousands of years old, and have peacefully accommodated almost all of the vast changes that have appeared since those religions began. Thus religions are clearly capable of adapting to a great many social changes, and so we should expect most of them to adapt comfortably to the emulators world as well.
cross
Il libro: Robin Hanson: The age of Ems.