Guardo il mio terrazzino. L’ avrei voluto pieno di fiori, invece
è pieno di bidoni per il riciclaggio dei rifiuti.
Guardo il mio calendario. L’ avrei voluto pieno di Santi, invece
è pieno di noticine sui turni relativi al ritiro dei rifiuti
riciclati.
Guardo le mie serate. Le avrei volute piene di bambini, invece
sto in cucina a dividere meticolosamente i rifiuti (loro di là perduti di fronte alla tv).
Ascolto la mia notte. L’ avrei voluta nera e silenziosa, invece
lampeggia ed è invasa da una flotta di camion rombanti che ogni due ore vengono
per ritirare un rifiuto diverso (plastica, carta, alluminio, vetro,
polistirolo, umido, secco…).
Chi a turbato la mia vita? Chi mi ha reso schiavo del
riciclaggio?
Ditemi quanto devo pagare e porto tutto in discarica!
Perché non me lo dite e mi chiedete solo di obbedire?
Perché non ci dicono mai “quanto costa”? Trovano forse volgare
parlare di denaro?
http://www.cato-unbound.org/issues/june-2013/political-economy-recycling