Leggere le cronache su alcune inchieste giudiziarie (vedi le recenti indagini sulla cosiddetta P4 e il faccendiere di Stato Bisignani) e capirci pochissimo è tutt' uno. La colpa non è dei giornalisti, che cercano di raccontare quello che riescono a sapere. Né dei giudici, che cercano di dissotterrare i reati da una spessa coltre di segreti e silenzi. La colpa (dal suo punto di vista un merito) è di un potere politico ed economico che mai come in questi anni è riuscito a rendersi imperscrutabile, opaco, fuori controllo. Riusciamo a capire solo che gli interessi, le alleanze, gli scontri che determinano molte delle scelte nevralgiche per la collettività (gli appalti, il controllo del credito, la spartizione dei profitti) agiscono in una zona d' ombra, al riparo di ogni forma di controllo istituzionale, di visibilità pubblica, insomma di democrazia. Molto poteree molti quattrini in poche mani, zero poteree pochi quattrini nelle mani di tutti gli altri. E' sempre stato così? Forse sì. Ma in un clima politico meno rassegnato, più integro, la scoperta della P2 destò, nell' Italia di allora, uno scalpore enorme. P3, P4 e domani P5 e P6 possono contare su un vantaggio enorme: la disarticolazione della politica e la nostra rassegnazione. Due facce della stessa medaglia.
Michele Serra - L' Amaca -
E cosa rende il potere politico ed economico "imperscrutabile, opaco e fuori controllo"?
Azzardo: il proliferare delle regole e l' abnorme ruolo assegnato alla politica.
E' difficile far confusione se esistono poche e semplici regole.
E' difficile assistere a commistioni se la politica non ha nè grandi dotazioni da barattare, nè grandi favori da elargire.
Ma "poche regole" e "poca politica" spaventano. Lo spettro del Far West si profila all' orizzonte delle menti più suggestionabili. Sono menti facilmente soggette ad un horror vacui della prescrizione, e sono "molte".
Il guaio è che poi giri l' angolo e questi "molti" te li ritrovi affaccendati nella stesura dell' ardente denuncia contro il potere "imperscrutabile, opaco e fuori controllo".
Ma come? Sono ancora loro? Partecipano sia alla Manifestazione che alla Contomanifestazione?
Già,le due "moltitudini" coincidono. Consoliamoci per lo meno pensando allo scampato conflitto.
E poi ti chiedi il perchè della massiccia conversione al moralismo. Costretti a scartare le soluzioni che funzionano non resta che "savonaroleggiare" invocando i Santi.
p.s. 1/ comincio le mie estemporanee "meditazioni" sull' Amaca domenicale. Cercavo un contraltare al Vangelo, un temperamento a me estraneo che concepisse di continuo idee a me estranee. Barbara Spinelli sarebbe stata l' ideale, non c' è nulla di più remoto che io riesca ad avvistare, ma la sua prosa fluviale non si prestava. Nella scrittura di Serra purtroppo c' è un versante che ammiro sinceramente e che offre resistenza alla mia ispirazione (non sarà un caso se ho letto parecchi libri di questo poetastro). Pazienza, i suoi francobolli repubblichini sono talmente confacenti alla bisogna che rinunciarvi è delitto.
p.s. 2/ avviso: me ne vado una settimana al mare prima che il nubifragio in corso porti il mare a me. Raggiungo le mie donnine a Varigotti e scusate se libero l' archivio con un postaggio a valanga. A presto.