mercoledì 12 febbraio 2020

HL Great Philosophers Are Bad Philosophers fakenous.net

PERCHE' I GRANDI PENSATORI PENSANO COSI' MALE?
In passato ho provato a leggere alcuni classici di filosofia, in particolare Platone, Hume e Kant. Non mi hanno fatto una grande impressione (salvo giusto Aristotele), diciamo che sono stato colpito fin da subito dalla loro scarsa lucidità. A volte sembravano violare la logica più elementare, commettevano non sequitur che anche uno principiante come me poteva cogliere. Altre volte (quasi sempre!), sembravano semplicemente stolti (ovvero, il contrario di saggi): proclamavano tutti contenti conclusioni assurde piuttosto che tornare indietro e mettere in discussione i loro punti di partenza.
In questo senso il nostro eminente Emanuele Severino - pace all'anima sua - è in buona compagnia. Ma davvero costui, lo uso come paradigma, quando afferma che tutto è eterno, che nulla scompare e nulla viene alla luce, che il cambiamento è un' illusione, che il divenire non esiste crede a quello che dice? Ma davvero? Qualsiasi sia il ragionamento a monte, e non voglio mettere in dubbio che sia altamente sofisticato, quando una persona assennata giunge a simili conclusioni come minimo torna indietro in cerca dell'errore e corregge qualcosa, che ne so, magari qualche premessa da cui è partito. Lui, come i suoi nobili colleghi, invece no. Lui tira dritto come se niente fosse. Lui afferma e difende per una vita intera le assurdità a cui è giunto.
Ma lo stesso vale per, che ne so, il "grande" Hume, il quale arriva costantemente a conclusioni assurdamente scettiche su praticamente tutto, e questo non sembra disturbarlo. Non fa una piega. Non si ferma a dire: "Wow, tutto cio' è semplicemente folle, forse i miei presupposti iniziali sono sbagliati". Il fatto è che questo dogmatismo e mancanza di buonsenso è incredibilmente diffuso tra i filosofi antichi e moderni. Che infatti finiscono regolarmente nelle barzellette.
Kant è forse peggio di Hume, una vera delusione; sì perché oltre ad essere implausibile è anche incasinatissimo e alquanto gergale, scrive per i colleghi più che per i lettori. Almeno leggere Hume è un piacere, Kant invece è una faticaccia, e quando ne tocchi i limiti e senti odore di truffa ti incazzi pure. Avete presente il famosissimo imperativo categorico? Quello per cui il comando morale va sottoposto al test dell'universalità: "cosa succederebbe se tutti facessero come te?". Ad esempio, se un assassino crudele armato fino ai denti bussa alla tua porta in cerca della sua vittima designata e la vittima si nasconde in casa tua, non puoi semplicemente mentire all'assassino e dirgli che la vittima è da qualche altra parte. No, non puoi. Che ne sarebbe infatti del mondo in cui vivi se tutti mentissero? Uh! Ma guarda, un comportamento del genere, del tutto ragionevole, ha problemi con il test kantiano (o forse è lui che ha qualche problemino e andrebbe ritoccato?). E che dire dell'argomento con cui Kant sostiene la sua famosa idea? Scommetto che non ne avete mai sentito parlare, vero? Questo perché quasi nessuno lo insegna in classe, e il motivo è semplice: è veramente poco poco poco convincente (uso un eufemismo). Ma per giudicarlo così va prima capito, un'impresa che va oltre le forze di molti, forse anche di Kant. Insomma, non vale la pena discuterne, se non per evidenziarne la prolissità e l'inconsistenza.
Non parliamo poi del guazzabuglio di Platone; Esempio fresco fresco di ieri: quando nella Repubblica Trasimaco obbietta a Socrate che i governanti pensano solo a se stessi e trattano la popolazione come un pastore tratta le pecore, ovvero tosandole e mungendole a proprio beneficio, io mi frego le mani perché finalmente si affronta un tema sempre attuale e mi accingo speranzoso ad ascoltare la risposta di uno degli spiriti più elevati dell'umanità intera. E invece Socrate prende la parola e parte con un pallosissimo trattato sulla pastorizia completamente fuori luogo (ma ha capito che quella di Trasimaco era solo un'analogia????), poi fa un parallelo con la medicina che c'entra come i cavoli a merenda e infine dice che per governare bene i governanti vanno pagati bene. Cosa per altro non vera (anche se magari ai suoi tempi era così) ma perlomeno con un minimo di attinenza all'argomento posto da Trasimaco, che nel frattempo si sarà addormentato. Certo che la delusione è stata massima. Non ho imparato nulla, molto più costruttivo guardare il grande fratello VIP e la lite tra la Volpe e la Rusic.
Potrei andare avanti per ore: ma perché i "grandi pensatori" pensano così male?
Ipotesi mia: perché per diventare un grande pensatore non devi pensare bene, devi essere, per l'appunto, "grande". I grandi filosofi più che filosofi sono "grandi".
La grandezza riguarda l'influenza che hai sugli altri. Devi farti leggere ma soprattutto devi far discutere. La gente deve trovarti interessante, se presenti idee semplici, chiare e ragionevoli, nessuno avrà voglia di discuterne. Se dici: "le cose tendono ad essere come sembrano", il dibattito muore. Molto meglio avere idee genialmente implausibili. Guarda a Kant: l'idea di collocare lo spazio e il tempo dentro di noi anziché fuori, quello sì che fa discutere! Purtroppo, la gran parte delle idee implausibili e provocanti sono tavolini a tre gambe, non si reggono in piedi, ed è proprio per questo, forse, che abbiamo una storia della filosofia fatta da mediocri pensatori.
L'immagine può contenere: 1 persona


+++++
Great Philosophers Are Bad Philosophers
fakenous.net
Citation (APA): fakenous.net. (2020). Great Philosophers Are Bad Philosophers [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Great Philosophers Are Bad Philosophers
Evidenzia (giallo) - Posizione 5
Plato, Aristotle, Descartes, Hume, Kant.
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
I was struck by how bad they were at thinking.
Evidenzia (giallo) - Posizione 6
bad at logic,
Evidenzia (giallo) - Posizione 8
extremely poor judgment, happily proclaiming absurd conclusions to the world, rather than going back and questioning their starting points.
Nota - Posizione 8
####### il caso severino
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
These were not the best philosophers of the past that we were reading. They were merely the greatest philosophers.
Nota - Posizione 10
ipotesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 12
Bad Thinking
Nota - Posizione 12
Tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 14
Aristotle is perhaps the best at thinking. Most of his errors are pretty reasonable mistakes,
Nota - Posizione 16
Ttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 16
Plato
Evidenzia (giallo) - Posizione 17
Thrasymachus says that government leaders rule solely for their own good, and treat the populace the way a shepherd treats sheep, to be used for their wool and meat.
Nota - Posizione 18
Il dubbio di T. Socrate risponde in modo assurdo. Fa un parallelo con la medicina e comincia a parlare di pastorizia come se mm avesse colto l analogia
Nota - Posizione 27
Ttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
Hume
Evidenzia (giallo) - Posizione 28
The biggest problem with Hume was that he was constantly drawing absurdly skeptical conclusions, about almost everything, and this doesn’t seem to bother him.
Nota - Posizione 29
Le assurditá di Hume
Evidenzia (giallo) - Posizione 32
all ideas are copies of impressions.
Nota - Posizione 32
Il suo punto di paetenza
Evidenzia (giallo) - Posizione 33
Later, he notices that certain concepts really don’t seem as if they could have been formed by copying impressions.
Nota - Posizione 33
Esempio le veritá logiche
Evidenzia (giallo) - Posizione 35
What would a rational person say at that point? “Ok, so my hypothesis was false. I wonder what the right account is?” Not Hume. He just declares that we do not in fact have those concepts.
Evidenzia (giallo) - Posizione 39
he basically says, “Yeah, that’s a counterexample to my theory, but it’s a weird case, so let’s not worry about it,”
Nota - Posizione 41
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 41
Kant
Evidenzia (giallo) - Posizione 43
you always have to act in such a way that you could will that the maxim of your action was a universal law.
Nota - Posizione 44
La teoria dell imperativo categorico
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
E.g., if a murderer comes to your door looking for his intended victim, and the victim happens to be hiding in your house, you can’t just lie to the murderer and tell him the victim is somewhere else. Because you can’t will that everyone always lie.
Nota - Posizione 46
Ma é quasi sempre falsa
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
What about Kant’s argument for the Categorical Imperative? I bet you can’t say what the argument was, can you? That’s because almost no one covers it in classes or discusses it in the literature. And that’s because it’s completely unconvincing and not worth discussing, except to make points about bad arguments.
Nota - Posizione 48
Ma la sorpresa più grossa
Evidenzia (giallo) - Posizione 55
How Bad Is That?
Nota - Posizione 55
Ttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
Greatness What Is It?
Nota - Posizione 59
Tttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
Greatness, however, is more about influence. Western philosophy is a big, 2000-year + conversation. The “great” philosophers are the participants who had the greatest influence
Nota - Posizione 64
Def
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
They said stuff that other people found interesting,
Evidenzia (giallo) - Posizione 66
The Greatness-Badness Connection
Nota - Posizione 66
Tttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 68
Think about how one goes about influencing a conversation, and getting other people to talk about oneself. It’s not by saying the most reasonable things. It’s by saying things that are interesting or enjoyable to discuss.
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
it actually helps if your ideas are implausible.
Evidenzia (giallo) - Posizione 71
“Things are pretty much the way they seem
Nota - Posizione 71
Ecco una cosa che nn desta grande interessa
Evidenzia (giallo) - Posizione 73
look at Kant. His idea of locating space and time in us is startlingly original.
Nota - Posizione 73
Esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 74
Hume: isn’t it just outrageous and amazing how he argues against the justification of basically everything we know?
Nota - Posizione 74
Altro esempio
Evidenzia (giallo) - Posizione 75
But, of course, most ideas that are amazing or outrageous are also very badly wrong.
Evidenzia (giallo) - Posizione 79
Our Confusion
Nota - Posizione 79
Tttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 84
the factors by which people were selected for inclusion need not involve truth or cogency of reasoning.
Nota - Posizione 85
Ordine spontaneo

COSA CHIEDO A UN POLITICO.

Non molto, giusto 4 cose.
NON ESAGERARE. Ok, lo so che posso correggere per conto mio le tue sparate elettorali. Eppure, mi infastidisci. Possibile che non te ne renda conto? Non potresti parlare come una persona normale? Tanto lo sai anche tu che non è in gioco la libertà e che non è in arrivo né il fascismo né l'invasione programmata da Soros, quindi vedi di fare la persona seria e trattami da maggiorenne.
AMMETTI I COMPROMESSI. Lo sanno anche i bambini che nulla è gratis e tutto ha un prezzo. Puoi dirmi in modo chiaro qual è quello del tuo "piano meraviglioso"? Potrei anche essere disposto a scegliere il pacchetto ma tu devi illustrarmelo. O pensi davvero che creda ancora a Babbo Natale?
CACCIA GLI STUDI - Il mondo è complesso e la politica è l'arte più complessa che esista. Non far finta che la soluzione sia ovvia. Mi hai preso per scemo? Raccontami cosa ti fa pensare certe cose e rinviami a qualche lavoro di chi ha approfondito la faccenda. Non dico che devi parlarmene tu, lo so che fai un altro lavoro e ne sai meno di me, ma almeno fai finta di avere un riferimento tra gli esperti, gli altri esperti passeranno tutto al vaglio.
PARLAMI DEI TUOI FEEDBACK: - Non dirmi solo che hai un piano, dimmi come intendi migliorarlo. Con quali esperimenti iniziamo? Dove e cosa misuriamo per sapere come è andata e come proseguire? Come cambieremo i nostri progetti in risposta a nuove iterazioni? Parlami del tuo modo di procedere. Procedere bene avendo un piano mediocre puo' essere meglio che procedere in modo avventato avendo un buon piano. Ho 50 anni e ormai so bene che tutto funziona per tentativi, errori e correzioni. Non sono un bambino!!!

LA GRANDE FIACCA

Mai ho visto la critica conservatrice cattolica sposarsi tanto bene con il problema dei problemi: la stagnazione e la decadenza della nostra società bambocciona. L'inverno demografico sembra il termometro più affidabile per misurare questa febbre che ci gela e ci paralizza.


COSA SPINGE IL PROGRESSO?

È un paradosso del nostro tempo che il percorso verso un progresso radicale richieda innanzitutto... moderazione.
L'ottimismo tutto rosa e fiori e il pessimismo fatalista possono sembrare opposti, ma entrambi sfociano nell'apatia.
Se le cose fossero destinate al miglioramento certo o al collasso, allora le nostre azioni, in un modo o nell'altro, non sarebbero rilevanti. Stare fermi non cambia le cose.
Se non troviamo il modo per imboccare il sentiero stretto dei moderati, sarà inevitabile scoprire che la stagnazione e il declino sono la nostra sorte.
#Amazon

AMAZON.COM
From the New York Times columnist and bestselling author of Bad Religion, a powerful portrait of how our turbulent age is defined by dark forces seemingly beyond our control Today the Western world seems to be in crisis. But beneath our social media frenzy and reality television politics, the dee...


LA GRANDE FIACCA
Anche Ross ha detto la sua sull'argomento del momento: l'occidente bamboccione. Ma lui è uno che va ascoltato.
Nel 1958, la Boeing introduceva il suo aereo di linea 707, una bestia capace di raggiungere la velocità di crociera di 977 chilometri l'ora. Faceva qualcosa di più che consentire voli commerciali transcontinentali ad alta velocità. Alimentava un ottimismo diffuso in tutta una società orgogliosa di entrare nell'era dei jet.
Più di sessant'anni dopo, non ci siamo mossi molto da lì.
L'ultimo aereo della Boeing, il 737 MAX, ha una velocità di crociera di soli 839 chilometri all'ora, per non parlare dei limiti strutturali saltati fuori con il tempo. Il 707 ormai in pensione si confronta con lui alla pari. E che dire del 747 jumbo jet che stiamo ancora utilizzando oggi a 50 anni di distanza? Questa situazione rappresenta bene il segno di decadenza della nostra società. E con la Boeing siamo nella giovane e dinamica America, figuriamoci se ci spostiamo nella stanca e anchilosata Europa.
La "decadenza" di cui al titolo, non si riferisce a quella deliziosa sensualità ritratta nei romanzi di Joris-Karl Huysmans o D'annunzio, ma piuttosto a quella stagnazione, a quella compiacenza paludosa, a quella dissipazione di energia creativa, a quella volontà fiacca e confusa che caratterizza le società occidentali.
Come è potuto accadere tutto questo?
Douthat delinea quattro aspetti della decadenza: la stagnazione (mediocrità tecnologica ed economica), sterilità (calo dei tassi di natalità), sclerosi (fallimento istituzionale) e stasi (esaurimento culturale).
STAGNAZIONE. Nelle ultime due generazioni l'unico cambiamento veramente radicale è avvenuto nei dispositivi che utilizziamo per la comunicazione e l'intrattenimento. Le grandi innovazioni del diciannovesimo e del ventesimo secolo sono ancora quelle che oggi influiscono di più sulle nostre vite.
STERILITA'. Nei dibattiti pubblici, i bassi tassi di natalità sono trattati come una questione di preferenza personale. Al massimo ci si preoccupa che pongano un freno all'economia, quindi come argomento per l'immigrazione. Ma i bambini scomparsi indeboliscono la coesione sociale del futuro. L'immigrazione sostituisce alcuni dei lavoratori scomparsi ma aggrava l'alienazione intergenerazionale e l'attrito nativo-immigrato perché accentua le ansie riguardo all'eredità.
SCLEROSI. Si riferisce alle istituzioni malate, in particolare l'incapacità del governo di fare vere riforme guidate da veri esperti. Tutto è bloccato da veti e contro-veti.
STASI. Indica la condizione della nostra cultura impegnata in rifacimenti infiniti di rifacimenti. Mentre gli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e Ottanta erano contrassegnati da stipi loro propri nel design, nell'abbigliamento, nella musica e nell'arte, dagli anni Novanta ad oggi sembra tutto un grande remix. Siamo bloccati in un ciclo culturale, dal rifacimento di Star Wars di George Lucas a JJ Abrams al rifacimento di Martin Scorsese, al rifacimento infinito dei Cohen. Da allora i giovani non hanno nemmeno più una Tradizione con/contro cui confrontarsi, che ne so, le vecchie norme borghesi, un cristianesimo ancora riconoscibile come tale, una narrazione patriottica della storia, una cultura del canone, una famiglia come luogo degli affetti e anche della tirannia degli affetti. Questi punti di riferimento sono sbiaditi.
#Amazon

AMAZON.COM
From the New York Times columnist and bestselling author of Bad Religion, a powerful portrait of how our turbulent age is defined by dark forces seemingly beyond our control Today the Western world seems to be in crisis. But beneath our social media frenzy and reality television politics, the dee...

HL Fifty shades of nothing Edward Feser+ FACE


CREARE DAL NULLA
Facile dirlo, difficile farlo. Soprattutto facile dire "nulla", ce ne sono tanti, bisogna scegliere. Il libro ne considera 9, io mi limito a questi 6:
1) Uno spazio-tempo privo di oggetti visibili.
2) Uno spazio tempo privo di oggetti visibili e particelle.
3) Uno spazio-tempo privo di oggetti visibili, particelle e energia.
4) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno lo spazio-tempo.
5) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno entità astratte (leggi di natura, universali, leggi della logica...).
6) Una realtà priva di tutto quanto sopra e senza nemmeno la potenzialità di tutto quanto sopra.
Il nulla dei fisici è il 3, al massimo il 4. Di certo non il 5 e nemmeno il 6. Non ci si avvicina nemmeno al nulla assoluto.
La creazione "dal nulla" dei fisici dediti alla filosofia - quello di cui parlano Hawking, Krauss, Close e Atkins - è creazione da un "nulla" piuttosto farlocco. Richiede l'adozione di una filosofia problematica come quella scientista, o che comunque neghi, per esempio, l'esistenza delle leggi di natura. Il "salto quantico" che loro immaginano come "prima mossa" avrebbe avuto luogo senza le leggi della meccanica quantistica, ovvero le leggi illustrate dalla teoria senza la quale non avrebbero mai immaginato nulla del genere.
#Amazon
AMAZON.COM
This compelling study of the origins of all that exists, including explanations of the entire material world, traces the responses of philosophers and scientists to the most elemental and haunting question of all: why is anything here―or anything anywhere? Why is there something rather than nothi....

****
Fifty shades of nothing
Edward Feser
Citation (APA): Feser, E. (2020). Fifty shades of nothing [Kindle Android version]. Retrieved from Amazon.com

Parte introduttiva
Evidenzia (giallo) - Posizione 2
Fifty shades of nothing By Edward Feser
Evidenzia (giallo) - Posizione 10
trying to show how quantum mechanics explains how the universe could arise from nothing.
Nota - Posizione 11
Hawking Krauss. Pop science
Evidenzia (giallo) - Posizione 18
John Leslie and Robert Lawrence Kuhn
Nota - Posizione 18
Antologia
Evidenzia (giallo) - Posizione 27
We are to imagine, first, space and time devoid of any visible objects but containing particles and energy; then space and time devoid of particles, but containing energy; then space and time devoid of that as well; and so forth until we arrive at the notion of there being absolutely nothing whatsoever, not even possibilities, mathematical truths, laws of nature, or abstract objects of any sort.
Nota - Posizione 30
La scala dei nulla
Evidenzia (giallo) - Posizione 31
Physics isn’t everything
Nota - Posizione 31
Tttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 37
described a scenario in which not even space-time or mass-energy exist but the laws of quantum mechanics do -- he calls this “the physicists’ Nothing,”
Nota - Posizione 38
Cio che hanno in mente K e H
Evidenzia (giallo) - Posizione 40
The Nothing of physicists is thick with the complete set of the laws of physics, and so between the physicists’ Nothing and Real Nothing lies a vast,
Nota - Posizione 41
Bacchettata a H e K
Evidenzia (giallo) - Posizione 42
Kuhn does not regard the fundamental laws of physics, whatever they turn out to be, as a plausible terminus of explanation.
Nota - Posizione 42
Di conseguenza
Evidenzia (giallo) - Posizione 44
I doubt I could ever get over the odd idea that something so intricate, so involved, so organized and so accessible as the laws of physics would be the ultimate brute fact.
Nota - Posizione 45
La legge di natura n é adatta nemmeno a essere un fatto bruto
Evidenzia (giallo) - Posizione 46
physicists themselves, including Krauss and Hawking, do not treat the laws of physics as if they were either logically necessary or a brute fact.
Evidenzia (giallo) - Posizione 49
If they can in principle be falsified, then they are not necessary.
Evidenzia (giallo) - Posizione 58
More than zero
Nota - Posizione 58
Tttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 59
to propose a philosophically interesting conception of a kind of “nothing” which is something less than what he calls “absolute” nothing or “Real Nothing.”
Nota - Posizione 60
Quel che cerca di fare Kuhn
Evidenzia (giallo) - Posizione 62
we reach a point where there are no concrete objects in existence, but where there are still abstract objects.
Nota - Posizione 63
Per K ci sono nove strati di nulla
Evidenzia (giallo) - Posizione 64
there are still universals, numbers, propositions,
Evidenzia (giallo) - Posizione 67
In this scenario, since there would (in a sense) be no things, we would (in a sense) have “nothing,” but it would not be nothing in an absolute sense, since there would still be truths, properties, etc.
Evidenzia (giallo) - Posizione 69
there are no abstract objects like numbers, universals, or the like, but there are still possibilities.
Nota - Posizione 69
K va oltre
Evidenzia (giallo) - Posizione 70
This would be the “level 8” kind of “nothing.” Level 9 -- absolute nothing or Real Nothing -- would be reached when we delete even possibilities.
Evidenzia (giallo) - Posizione 78
even Kuhn’s “no concrete objects, only abstract ones” scenario is explanatorily problematic. For abstract objects are typically regarded as causally inert. Hence if we need abstract objects in order to explain the realm of concrete things, we would also need at least one concrete thing in order to explain the others.
Nota - Posizione 81
Problemi con lo scenario di K. Livello 8
Evidenzia (giallo) - Posizione 94
The classical perspective
Nota - Posizione 94
Ttttttttttt
Evidenzia (giallo) - Posizione 96
The only remaining question is which brand. Pantheism? Panentheism? The classical theism of Augustine, Anselm, Avicenna, Maimonides, and Aquinas? The “theistic personalism” or “neo-theism” of contemporary philosophers of religion like Alvin Plantinga and Richard Swinburne?
Nota - Posizione 98
Una volta accettato il nulla 9
Evidenzia (giallo) - Posizione 104
God as conceived of by theistic personalists simply cannot plausibly be regarded as an ultimate explanation of the world.
Nota - Posizione 104
Tesi
Evidenzia (giallo) - Posizione 105
a member of the class of “persons,”
Nota - Posizione 105
Per i personalisti
Evidenzia (giallo) - Posizione 106
the doctrine of divine simplicity.
Nota - Posizione 106
Negata
Evidenzia (giallo) - Posizione 106
even attribute change to God.
Evidenzia (giallo) - Posizione 107
whatever is in any way composed of parts requires an explanation of its composition;
Nota - Posizione 108
Il problema
Evidenzia (giallo) - Posizione 109
and whatever changes in any way requires a cause of change.
Nota - Posizione 110
Inoltre
Evidenzia (giallo) - Posizione 110
or simply be a “brute fact” himself.
Evidenzia (giallo) - Posizione 123
Brian Davies, John Haldane, Brian Leftow, David Oderberg, Gyula Klima, Christopher Martin, Eleonore Stump,
Nota - Posizione 124
I teisti classici oggi
Evidenzia (giallo) - Posizione 139
Asking the right questions
Nota - Posizione 139
Ttttttttttttt

martedì 11 febbraio 2020

AUTO

https://feedly.com/i/entry/ty+AzTYZ3TUuMuPycOdkUNamwQCXNpDbajbdLnbrc5c=_17032715cac:a2ce70c:fd9c96c2

"Autoginefilo" è chi si eccita immaginadosi donna. "Autoandrofilo" è chi si eccita immaginandosi uomo. Queste condizioni sono famose perché alcuni sessuologi, in particolare Ray Blanchard e Michael Bailey, le ipotizzano come causa alla base del transgender. La maggior parte delle donne trans, per esempio, è autoginefila. La comunità trans è insorta, temono che una simile teoria riduca la loro condizione a mero feticismo.
#Amazon

AMAZON.COM
Gay. Straight. Or lying. It’s as simple and straightforward as black or white, right? Or is there a gray area, where the definitions of sex and gender become blurred or entirely refocused with the deft and practiced use of a surgeon’s knife? For some, the c...