Questioni sopravvalutate: il libero arbitrio. Cosa vi cambia se c'è o non c'è?
Vale anche per l'identità: cosa vi cambia sapere chi siete e chi non siete?
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Riccardo MarianiPensa al caso dell'assassino dopo che ha commesso il suo crimine. Se gli attribuisci il libero arbitrio lo condanni a 30 anni. Se non gli attribuisci il libero arbitrio lo condanni a 30 anni. Quindi a cosa ti serve sapere se ha agito in modo libero?
Riccardo MarianiPuo' darsi, al limite, che se gli attribuisci il libero arbitrio lo condanni a 30 anni + al disprezzo generale. Se non gli attribuisci il libero arbitrio lo condanni a 35 anni. Converti il disprezzo in pena detentiva ma non si tratta di variazioni fondamentali.
Riccardo MarianiTutto quanto sopra vale se consideri 30 anni la pena equa, ovvero la pena che produce la deterrenza ottimale. Ma le pene tendono a convergere sulla pena equa, in caso contrario una società mette le basi per il suo fallimento.
Identità: pensa all'assassino che si "teletrasporta" distruggendo tutte le sue vecchie cellule per riconfigurarsi altrove. Puo' dire: l'altro, anche se identico a me nella sua configurazione, non sono io, quindi trattasi di innocente. Tu hai due risposte: puoi non seguire questa teoria, identificare l'altro come l'assassino e quindi arrestarlo oppure identificare l'altro come un'altra persona ma arrestarlo ugualmente perché "generato" dal teletrasporto di assassino. Nulla cambia. Quindi la natura della nostra identità è irrilevante.