mercoledì 13 settembre 2017

Negri e fascisti

Negri e fascisti

Perché non fare della parola “fascista” quel che è stato fatto della parola “negro”?
Il campo semantico  della parola “fascista” – con il contributo di un pasolini scatenato – si è nel tempo allargato a dismisura – persino i borghesi venivano fatti rientrare nel novero – cosicché oggi viene utilizzata quasi esclusivamente dai professionisti dell’antifascismo in chiave di slogan offensivo per coltiva genericamente una posizione di destra.
Mi spiego meglio.
Chi utilizza il termine “negro” ha in mente un individuo pigro, inaffidabile e con una chiara propensione a delinquere.
Chi utilizza la parola “fascista” ha in mente un individuo che intende rovesciare la democrazia per instaurare una dittatura.
Naturalmente, ci sono anche persone nere inaffidabili e con una chiara propensione a delinquere ma generalizzare sarebbe sbagliato e offensivo. Generalizzare al fine specifico di offendere un intero gruppo è sommamente errato.
Naturalmente, ci sono anche persone di destra che intendono rovesciare il regime democratico e instaurare una dittatura ma generalizzare è sbagliato e offensivo. Generalizzare al fine specifico di offendere è doppiamente sbagliato.
Nel tentativo di ovviare a questi errori si cerca di fare del termine “negro” un tabù.
Ecco, a volte penso che sia necessario fare altrettanto con la parola “fascista”.
Certo, ci sono anche dei fascisti che si definiscono tali, e costoro non hanno certo l’intenzione di offendersi utilizzando quel termine. Penso per esempio ad un’icona come Almirante.
Ma se è per questo ci sono anche dei neri che si definiscono orgogliosamente “negri”. Penso ad un’icona come Malcolm X. In questi casi vige la prassi che finché è il soggetto interessato a disattendere il tabù la cosa non ha conseguenze.
Certo, ci sono anche i “nostalgici del duce”.
Ma ci sono anche i nostalgici dell’ impero romano o dell’Unione Sovietica.
Non penso che i “fascisti su Marte”, i “legionari su Marte” o i “compagni su Marte” siano il fulcro della questione.
Si dirà: i neri sono stati storicamente vittime, i fascisti carnefici.
A parte che non mi ficcherei nel ginepraio della storia, ma questo fatto renderebbe solo l’offesa “negro” meno infamante.
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