venerdì 10 febbraio 2012

Una questione di chimica

Ho l’ impressione che quanti più commercialisti circolino, tanto più si evade.

Ma, sia bene inteso, non lo dico a disdoro dei commercialisti, anzi.

Mi sa però che tocca chiarire: nei grafici OCSE Italia e Usa si collocano ai lati estremi per cio’ che concerne i livelli di evasione fiscale: gli americani sono i più “virtuosi”, mentre noi…

Eppure – sorpresa sorpresa - un lavoratore autonomo americano evade quanto un italiano. E lo stesso dicasi per i lavoratori autonomi danesi.

Quel che cambia (e molto) è il volume di lavoratori autonomi e piccole imprese (con relativo commercialista aggregato): massiccio solo in Italia.

Perché una simile abbondanza?

Cultura?

Penso piuttosto alla alla demonizzazione insistente del privato quando fa le cose in “grande”, una nostra prerogativa: fate caso alla reazione chimica che si innesca allorché certi intellettualoidi nostrani origliano da lontano la parola “multinazionale”…

La chioma elettrizzata, l’ occhio spiritato, la frogia fremente, il brufolo esondante, segnalano invece un chiodo fisso: come ostacolare la prossima apertura di un centro commerciale.

i due

loro

Dove la ricchezza è lo sterco del demonio, meglio non accumularne troppa, anche se la si volesse investire in modo produttivo.

E taccio dell’ ipersindacalizzazione che rende invivibile il mercato del lavoro spingendo i più a cercar riparo nel “piccolo”.