Le musiche dapprima risuonano, poi imboccano la via della cadenza per spegnersi e limitarsi a echeggiare nell’ animo dell’ ascoltatore… ma non è finita lì… e dopo?…
… il dopo lo illustrano bene gli arpeggi invertebrati di Carolyn…
… sa farci sentire come si sentono i suoni quando sono destinati a non farsi più sentire, quando si appartano e vanno in pensione.
Opera meritoria, ma soprattutto consolatoria: per noi, e forse anche per loro. Poverini.
Genealogia: Ran Blake.
Carolyn Hume Paul May – Come to nothing