… aggrappati piccolino, aggrappati forte… e non disperare: il mondo è pieno di placente…
… lui, all’ insaputa di lei, lo porta dall’ acquirente (“… tanto ne faremo un altro…”)
Trama: lui e lei sono giovani, belli e spiantati: vivono di espedienti, caldo o freddo, sempre all’ aperto; con l’ ottundente bordone del traffico parigino a far da ovatta nelle orecchie e a sbiadire il tipico grugnito francese della banlieu; quando ecco una “visita” inaspettata.
Povere donne, sempre la solita solfa… sembra che debba nascerti un bimbo, prepari il corredino e tutto, ed ecco che te ne nascono due… il secondo alto un metro e ottanta…
Il film si chiude ancora con doglie, travaglio e (ri)nascita (del bietolone); speriamo bene… ma di questi tempi il “bene” e il “male” sono secondari, “sperare” è già tanta roba… lo considero a tutti gli effetti un “… e vissero felici e contenti…” in salsa Dardenne.
F.lli Dardenne – L’ enfant