Molti, specie dopo la moda keynesiana, le ritengono imprescindibili.
Ma si tenga conto che soffrono di molti limiti: innanzitutto il cosiddetto lag. Tra le decisioni e gli effetti passa del tempo così come tra la realtà e le decisioni.
C’ è poi una scarsa evidenza del loro successo: prima del 1914 gli USA non avevano una banca centrale. I singoli stati degli USA e della UE non ce l’ hanno nemmeno adesso.
La Grande Depressione dovrebbe averci insegnato qualcosa: le politiche di stabilizzazione prolungarono la crisi ad oltranza e spesso furono responsabili del suo inasprimento.
Alcune fluttuazioni, poi, sono salutari e danno segnali importanti (pensate all’ aumento nei prezzi del petrolio e agli incentivi per nuove trivellazioni).
Ci sono effetti collaterali: si è costretti a prevedere le mosse della politica oltre a quelle dell’ economia. Doppia incertezza.
Una cosa è certa: il breve periodo dominerà sulla lungimiranza.