sabato 15 giugno 2024

viaggiare

Penso che quasi tutti pensino che i loro viaggi siano più interessanti di quanto non siano in realtà. Ricado in questa categoria, sia chiaro. Lascio alcune considerazioni da sviluppare successivamente:
- La novità fine a se stessa crea dipendenza e rende insopportabili.
- Perdi la nozione di vacanza e devi cercarla in modi sempre più squilibrati.
- Si sviluppa una propensione al movimento, invece che una propensione all'azione.
- Lo stupore ha rendimenti decrescenti.
- Lo stato predefinito delle persone in vacanza non è necessariamente la felicità.
- Anticipare il viaggio in realtà induce più felicità della vacanza stessa.
- La maggior parte delle cose straniere sono romanticizzate per essere migliori, in realtà non lo sono. Un primo esempio di ciò è quello del cibo, dove gli ingredienti migliori non vengono più consumati dove vengono prodotti. Ad esempio, Alba è la capitale del tartufo bianco, ma i migliori tartufi vengono spediti a New York/ Londra/Hong Kong.
- Riferire frequentemente i tuoi viaggi a qualcuno ti farà fare cose diverse da cio' che è preferibile fare.
- Devi imparare ad essere ozioso, che spesso è l'opposto di essere in vacanza. L'ozio significa accettare l'inefficienza
- Le persone non ti danno mai consigli di viaggio accurati. I ricordi sono costruiti attorno a esperienze soggettive più che oggettive.
- Penso che molti luoghi famosi non siano degni della loro fama, ma la maggior parte delle cose veramente grandi hanno una certa fama.
- Solo l'estrema povertà dell'immaginazione giustifica il dover muoversi.
- ...

orwell

L'incubo di Orwell è diventato un punto di riferimento particolare per i commentatori conservatori a partire dagli anni '90, con l'ascesa della 'correttezza politica', che potrebbe essere vista come una forma di educazione e allo stesso tempo come un modo di controllare le opinioni cambiando il linguaggio.si tratta di garantire che il dissenso non possa essere espresso perché 'le parole necessarie non sono disponibili'.è allo stesso tempo un intellettuale estremo e un violento anti-intellettuale. Allo stesso modo è un terribile snob - ancora (deve perdonarmi per averlo detto), e un vero e proprio odiatore di ogni forma di snobismo".Benvenuto nel Dark Web intellettuale, George Orwell.chiave dell'abilità di Orwell come pensatore distopico è che odiava sinceramente la modernità in molti modi.

https://www.edwest.co.uk/p/the-battle-for-george-orwells-soul

creatività stupida

Gli artisti sono intelligenti?

Il collegamento tra intelligenza e creatività sembra abbastanza debole. Tuttavia, gli artisti sembrano particolarmente bravi nel fare cose stupide come sospendere la loro incredulità. D'altronde, gli artisti non si limitano a creare, ma danno forma, e la forma di solito richiede una fine intelligenza analitica. Come risolvere il rompicapo?

Tesi: gli artisti sono persone altamente intelligenti che sanno quando e come essere stupidi.

La differenza tra l'artista e il paziente psichiatrico è che gli artisti sono in grado di controllare il momento in cui cedere il controllo. Hanno forte il senso della cornice. D'altro canto, ci sono persone molto intelligenti che hanno serie difficoltà a smettere di essere analitiche. Gli scrittori/pittori/scultori/musicisti, devono essere "calcolatamente stupidi". I bambini sono degli idioti, ed è per questo che non li lasciamo attraversare la strada da soli, ma sono anche dei confabulatori di talento che hanno davvero pochi problemi a credere nelle loro stesse invenzioni. L'artista domina una tempistica per mettere al meglio insieme tutte queste facoltà e trasformarle in virtù. Quando si invecchia, forse, si diventa più intelligenti (saggi), e questo può essere di ostacolo perché si cerca di ottenere il controllo sull'impulso creativo. La maggior parte di noi cerca di applicare l'intelligenza al proprio lavoro; gli artisti la applicano anche la loro stupidità.
https://www.ian-leslie.com/p/creativity-needs-stupidity

il dovere del cinismo

La storia della MELA non convince nessuno.

Il peccato originale descritto come colpa non convince nessuno che non sia immerso totalmente in una cultura cristiana. D'altro canto, se lo interpreti come descrizione della nostra natura convince tutti. Specialmente noi cinici. Per questo penso che il cinismo sia essenziale per un buon cattolico. Eh, sì. Solo il cinico sa che non siamo IPOCRITI, ma che possediamo una natura IPOCRITA (Homo Hipcrita). Già, questo è un vulnus nella nostra natura condivisa che puo' ben dirsi PECCATO ORIGINALE.

Quando Toni vuole fare qualcosa, la fa. Punto. Quando la Vichi vuole fare qualcosa, prima si inventa il suo diritto a farla, poi la fa.

Quando Toni vuole impedirti di fare qualcosa (tipo sottrargli il cibo di bocca) ringhia e mordicchia. Quando la Vichi non vuole venire ad una gita di famiglia, tanto per dire, ti dice "seeee" con un tono strascicato che significa: andiamo pure... ma ti renderò la giornata un inferno.

Questa non è la storia di Toni e della Vichi, questa è la storia dell'uomo e degli altri animali. Se Tizio vuole rubare a Caio non si infila in casa sua notte tempo, a meno che non sia una frangia male attrezzata dell'umanità, ma si inventa un diritto egalitario e procede alla "ridistribuzione" di massa.

Quando l'uomo vuole impedirti di fare cose, ti dice che puoi farle, salvo poi istituire una burocrazia macchinosa che di fatto te lo impedisca. L'ipocrisia, mischiando le acquee, rende l'obiettivo finale più abbordabile. Solo un tiranno destinato a vita breve non lo capisce. Queste cose le facciamo perché siamo progettati così, non perché progettiamo di farle così.

giustizia sportiva.

La proposta del Drugo.

Da juventino sono scioccato dall'inefficienza della giustizia sportiva. Siccome occorre fare presto per esigenze di coppe o calendario vengono emessi verdetti con conseguenze pesanti. Dopo qualche anno la giustizia ordinaria smentisce ma ormai quel che è fatto è fatto. Possiamo ragionevolmente chiederci: quale particolare tipo di giuria, dovendo pronunciarsi frettolosamente, darebbe la sentenza più accurata? Proposta: se vogliamo sentenze rapide ed economiche legate ad argomenti che non possono essere analizzati con cura, una soluzione allettante è quella di utilizzare mercati di previsione condizionale immediata che stimino le sentenze delle giurie future che esamineranno il caso con più cura.

https://www.overcomingbias.com/p/meta-jury-markets

paradosso dei gemelli

 Ogni filosofia deve fare i conti con la teoria della relatività, in particolare con il fatto che sembrerebbe consentire i viaggi nel tempo. Il paradosso dei gemelli illustra al meglio questa bizzarria: due gemelli identici, uno dei quali rimane sulla Terra e l'altro viaggia nello spazio ad alta velocità, si incontreranno di nuovo in futuro. Secondo la teoria della relatività ristretta, il tempo rallenta per gli oggetti in movimento rispetto a quello di un osservatore fermo, quindi il gemello che ha viaggiato nello spazio dovrebbe essere più giovane del gemello che è rimasto sulla Terra. Ma, dal punto di vista del gemello che ha viaggiato nello spazio, è la Terra che si è mossa ad alta velocità, quindi dovrebbe essere il gemello sulla Terra a essere più giovane. Questo sembra molto strano perché non è possibile che entrambi i gemelli possano essere uno più giovane dell'altro. Per non parlare che in questa rappresentazione il tempo sembrerebbe scorrere all'indietro. In realtà la teoria della relatività ristretta è coerente e non presenta contraddizioni. Il casino comincia quando vogliamo illustrare la relatività del tempo ricorrendo all'accelerazione e all'incontro successivo.

Il paradosso dei gemelli è solo un esempio di come la teoria della relatività ristretta può sembrare paradossale, ma in realtà non lo è. Per come l'ho capita io sarebbe più proficuo immaginarsi l'universo diviso in blocchi (o sistemi di riferimento) in cui il tempo scorre a velocità differenziate. Questo significa che il tempo in cui un evento si verifica dipende dal sistema di riferimento in cui viene misurato. Spostarsi tra i "blocchi" implica cambiare riferimenti, l'accelerazione in sé non gioca alcun ruolo nella risoluzione del paradosso dei gemelli, è solo un modo per cambiare blocco, ma non cambia il fatto che il tempo sia relativo. Nessuno dei gemelli ringiovanisce e non esiste un tempo che scorre all'indietro. Più semplicemente, il gemello che cambia sistema di riferimento ( = che viaggia nello spazio) invecchia meno dell'altro, ma non ringiovanisce. L'età del gemello nel nuovo blocco è inferiore all'età del gemello che è rimasto sulla Terra, ma non è negativa. A cio' si aggiunga che l'interazione tra gemelli in blocchi diversi è molto limitata, un incontro come possiamo immaginarcelo richiederebbe che i due gemelli siano nello stesso blocco ma questa condizione li riporterebbe alla medesima età. Pensa di vedere la tua vita passata in un video. E' un'esperienza normalissima, pensando alla relatività dovremmo adottare questa analogia piuttosto che quella del viaggio intergalattico. Certo, le stranezze rimangono: possiamo viaggiare dentro e fuori dal video ma questo non comporta una lesione del senso comune come invece implicherebbe il viaggio all'indietro nel tempo.

Alla fine la regola è questa: laddove l'interazione tra due eventi in blocchi differenti è possibile, la continuità temporale è sempre garantita dai tempi necessari per andare da A a B. Nel momento in cui l'interferenza creerebbe anticipazioni temporali allora non è di fatto possibile poiché richiederebbe velocità superiori a quella della luce. (vedi thread discussione facebook).

https://spot.colorado.edu/~huemer/papers/twinparadox.pdf

venerdì 14 giugno 2024

perché l iq

Perché insisto tanto sul QI? 

È una nicchia di mercato poco sfruttata. La quantità e la qualità della scrittura nei media mainstream sul quoziente intellettivo e i suoi effetti è così paralizzato dai tabù che, semplicemente essendo informato e onesto in materia, posso spiegarmi come funzionano alcune cose importanti in modo trasparente e lineare evitando i percorsi tortuosi e oscuri seguiti dalla stampa più accreditata.

istruzione fede

Oggi ho letto che la frequenza religiosa è correlata positivamente con l'istruzione. Ma è un trend trainato dagli uomini che le donne tendono piuttosto a frenare.

vedi aaron renn

karma

Il karma non implica che non siamo moralmente obbligati ad aiutare chi soffre?

Il Karma sembrerebbe implicare che non siamo moralmente obbligati ad aiutare chi soffre, poiché chi soffre sta pagando ingiustizie commesse nelle vite precedenti. Sarebbe come se i Santi tentassero di sottrarre i dannati alla giustizia di Dio che li ha posti all'Inferno.

PECCATO E IPOCRISIA

 La storia della MELA non convince nessuno.

Il peccato originale descritto come colpa non convince nessuno che non sia immerso totalmente in una cultura cristiana. D'altro canto, se lo interpreti come descrizione della nostra natura convince tutti. Specialmente noi cinici. Per questo penso che il cinismo sia essenziale per un buon cattolico. Eh, sì. Solo il cinico sa che non siamo IPOCRITI, ma che possediamo una natura IPOCRITA (Homo Hipcrita). Già, questo è un vulnus nella nostra natura condivisa che puo' ben dirsi PECCATO ORIGINALE.
Quando Toni vuole fare qualcosa, la fa. Punto. Quando la Vichi vuole fare qualcosa, prima si inventa il suo diritto a farla, poi la fa.
Quando Toni vuole impedirti di fare qualcosa (tipo sottrargli il cibo di bocca) ringhia e mordicchia. Quando la Vichi non vuole fare una gita, tanto per dire, ti dice "seeee" con un tono strascicato che significa: prova a portarmi e ti renderò la giornata un inferno.
Questa non è la storia di Toni e della Vichi, questa è la storia dell'uomo e degli altri animali. Se Tizio vuole rubare a Caio non si infila in casa sua notte tempo, a meno che non sia una frangia male attrezzata dell'umanità, ma si inventa un diritto egalitario e procede alla "ridistribuzione".
Quando l'uomo vuole impedirti di fare cose, ti dice che puoi farle, salvo poi istituire una burocrazia macchinosa che di fatto te lo impedisca. L'ipocrisia, mischiando le acquee, rende l'obiettivo finale più abbordabile. Solo un tiranno destinato a vita breve non lo capisce.

Progresso Arte e scienza.

https://www.econlib.org/is-art-as-progressive-as-science/

Cosa progredisce e quanto? Il mio schema è sempre stato all'incirca questo:

Tecnologia: Progressi molto rapidi.
Scienza: Progresso rapido.
Morale: Progresso lento.
Arte: Nessun progresso. Ora ho qualche dubbio, specie sulla differenza tra arte e scienza. Molta arte astratta e musica atonale non hanno senso per la maggior parte delle persone. Ma è anche vero che la meccanica quantistica e la relatività non hanno senso per la maggior parte delle persone. Tuttavia, le persone sono disposte ad accettare modelli come la meccanica quantistica e la relatività, quando si dice loro che questi modelli sono alla base della tecnologia che porta a cose come i laser o gli iPhone. Per questo motivo, forse, la scienza è più rispettata dell'arte. Ma il fatto che le persone che non capiscono nessuno dei due campi accettino uno dei due come una questione di fede, non è certo un buon argomento per affermare che la scienza è più progressista dell'arte. Poi c'è anche il sospetto che si applichi un doppio standard. Si giudica l'arte in base al flusso: come si confronta il flusso di buona arte nuova con il flusso di buona arte nuova nelle epoche precedenti? Per quanto riguarda la scienza, si guarda invece allo stock accumulato di conoscenza, che generalmente è in aumento. Si tratta di un doppio standard, che favorisce la scienza.

p.s. Almeno in un campo che ho studiato, la scienza della macroeconomia, le cose sembrano essere regredite negli ultimi decenni. Sempre meno economisti sembrano capire che i tassi di interesse bassi non implicano denaro facile. Sempre meno economisti sembrano capire che lo stimolo fiscale è in gran parte inefficace a causa della compensazione monetaria. Sempre meno economisti sembrano capire che è la banca centrale che determina il tasso di inflazione a lungo termine. Sempre meno economisti sembrano capire che le barriere commerciali non migliorano l'economia.

paradosso di jevons

La lotta agli sprechi che conduce allo spreco. Da quando ho efficientato la caldaia posso permettermi di scialare e alla fine consumo come prima. Si chiama paradosso di Jevons e lo sperimentano tutti. Ci piace usare le cose e più sono efficienti, più le usiamo. Se la mia auto consumasse meno la userei di più. Ma perché ricorrere ai controfattuali quando c'è la realtà! Prendi la mia casella di posta elettronica: è molto più efficiente rispondere a un messaggio digitale che a una lettera scritta a mano, ma questo è il motivo per cui sto annegando nelle e-mail. Mio congnato in ospedale me ne ha raccontata un'altra: qualche anno fa hanno sostituito i loro vecchi cercapersone, goffi e poco flessibili, con un sistema più economico, più flessibile e più potente. Si chiama WhatsApp. L'esperimento è stato un fallimento totale. Il motivo principale? La messaggistica è diventata troppo facile. Interrompere un consulente impegnato, chiamandolo con un cercapersone per richiedere una telefonata di ritorno, era un passo serio, fatto con attenzione. Ma con WhatsApp, perché non scattare una fotografia o addirittura un videomessaggio e inviarlo via mail solo per avere un rapido consulto? I medici sono stati presto sommersi dai "rapidi consulti".

p.s. questo è anche il motivo per cui è meglio fare politiche green con le tasse che con le regole.
https://timharford.com/2024/06/there-is-no-need-to-lose-our-minds-over-the-jevons-paradox/

giovedì 13 giugno 2024

divorzi glamour

Divorzi glamour (sui nuovi anelli del divorzio).

Cerco di immaginare un mondo in cui si dica a un uomo che aver divorziato lo rende un duro, invece che un idiota, un fannullone, un perdente che non si è impegnato abbastanza. Non ci riesco. Sono solo le donne a richiedere questo particolare tipo di coccola, incoraggiate senza sosta a riformulare tutte le loro esperienze negative come la cosa migliore che abbiano mai fatto. Nella visione femminista, il matrimonio è una trappola, il divorzio è un superpotere e le donne non sono tanto persone quanto personaggi femminili forti. La nostra cultura terapeutica ha un'avvertenza cruciale: va bene avere problemi ma avere problemi con un uomo è davvero intollerabile.

https://www.aaronrenn.com/p/glamorizing-divorce

disgenia

A causa delle mutazioni genetiche che si accumulano nel tempo ("carico mutazionale") e della mancanza della maggior parte della selezione naturale dovuta all'elevata mortalità che avevamo in passato, il nostro pool genetico umano collettivo si deteriorerà necessariamente nel tempo. Ci sono solo 3 modi possibili per affrontare questo problema: 1) tornare a un’elevata mortalità. 2) fare in modo che l'élite abbia tassi di riproduzione superiori alla massa o 3) qualche tipo di biotecnologia (*). Può trattarsi di selezione di embrioni o editing diretto (metodi simili a CRISPR). Penso che dovremmo mantenere la rotta e fare quello che gli esseri umani hanno sempre fatto, vale a dire risolvere i problemi con la tecnologia. Stiamo facendo rapidi progressi in entrambe queste direzioni della biotecnologia e non ho dubbi che faremo molti più progressi anche in futuro.


(*) Qualcuno teme che la fecondazione in vitro possa avere un effetto disgenico aiutando le persone ad avere (più) figli quando la natura sarebbe disposta a concedere loro. Non penso: già oggi verifichiamo che la parte "migliore" della società accede in modo più frequente a queste tecniche. Cio' non significa che sul lungo periodo una preoccupazione del genere possa trovare delle basi.


https://www.emilkirkegaard.com/p/is-ivf-dysgenic

ateismo politico

Ateismo politico.

Una delle funzioni principali del Dio unico è quella di consentirci di essere atei in altre dimensioni del vivere. Per esempio in politica: "nessuno Stato, nessun politico, nessun partito è investito dell'autorità divina che sostiene di avere". Qualcuno potrebbe pensare che in fondo tutti sono atei in politica. Forse in parte è vero ma alcuni sono più atei di altri. Molti, per esempio, sono disposti a concedere uno status morale privilegiato alla legislazione deliberata dalla Politica: "la legge va rispettata anche quando la si ritiene ingiusta". Questo doppio standard nasconde una forma di trascendenza che alcuni concedono senza problemi. Non dovrebbe cadere in questa tentazione la persona religiosa, ovvero la persona che ha già concesso questo privilegio ad un altro Essere.  

https://read.lukeburgis.com/p/trialogue-what-is-political-atheism

mercoledì 12 giugno 2024

identità multipla

Huemer pensa che molto tempo dopo che il mio cuore si sarà fermato, molto tempo dopo che il mio cervello si sarà dissolto nel terreno e sarà stato divorato da insetti, batteri e serpenti, io risorgerò, in un tempo e in un luogo diversi. Vede, Huemer pensa che io sia solo un'anima e che l'anima si aggancerà a un altro corpo.Cosa diavolo è un'anima? È una cosa non fisica che dovrebbe fondare l'identità personale.Le esperienze non esistono solo nel vuoto: vengono vissute da qualcuno. La cosa che rende le sue esperienze vissute da lei è che sono vissute dalla sua anima.Huemer ha un argomento affascinante per la conclusione che la reincarnazione avviene. Si tratta di fare appello ad alcune premesse. 

Io esisto ora (controverso!). 

Se il passato o il futuro sono infiniti e non c'è reincarnazione, le probabilità che io esista ora sarebbero pari a zero. Il passato o il futuro sono infiniti. Quindi esiste la reincarnazione.se non c'è reincarnazione, allora si vive una sola volta. Ma se si vive una sola volta, quali sono le probabilità che lei sia vivo in questo particolare anno? Beh, sarebbe vivo in uno degli infiniti anni, il che significa che le probabilità di essere vivo in questo anno in particolare sono 1 diviso l'infinito. 1 diviso per l'infinito = 0.se esiste la reincarnazione, non è terribilmente improbabile che lei sia vivo in questo anno in particolare.Ciò che è più interessante, però, è che si può utilizzare l'argomento di Huemer per sostenere che l'anima può agganciarsi a più corpi contemporaneamente - che si può essere in più luoghi allo stesso tempo. L'argomento è il seguente: 

Io esisto qui. 

Se lo spazio è infinito e non posso essere in più luoghi contemporaneamente, le probabilità che io esista qui sarebbero pari a zero. 

 Lo spazio è infinito. 

 Quindi posso essere in più luoghi contemporaneamente.

Beh, se posso essere in un solo posto, allora sarò in un posto casuale in un universo infinitamente grande. Ma le probabilità che io mi trovi in questa particolare parte dell'universo infinitamente grande sono uno diviso per l'infinito, cioè zero. Quindi, se posso essere in un solo posto contemporaneamente, le probabilità che io sia qui sono pari a zero; quindi, il fatto che io sia qui è una prova infinitamente forte che non posso essere in un solo posto contemporaneamente.Forse dovremmo pensare che il sé non esiste davvero in un senso robusto,Potremmo evitare l'enigma pensando che l'universo sia di dimensioni finite. 4) Infine, possiamo semplicemente abboccare all'amo e accettare che l'anima possa trovarsi in più corpi contemporaneamente.

https://benthams.substack.com/p/huemers-argument-for-reincarnation

anima immortale

 L'eternità dell'anima.


Non occorre essere appellarsi al proprio senso religioso per affermarla. Basta accettare le deboli premesse che conducono alla seguente tesi: poiché il nostro corpo materiale è eterno, a maggior ragione lo sarà la nostra anima.

Spiego meglio le ipotesi sottostanti: in un universo con tempo infinito nel passato e nel futuro, l'esistenza che stiamo vivendo ora è destinata a ripetersi all'infinito nel futuro (dimostrazione disponibile a parte). Di fronte a questo semplice fatto, la cosa più naturale è pensare che sia sempre "io" a vivere le "mie" vite future sempre identiche. Ma se sono "io", allora quello sarà il mio corpo (eterno) a cui è legata un'anima (a maggior ragione eterna).

Faccio solo notare che l'ipotesi di partenza (tempo infinito in entrambi i sensi) è accettata anche dalla maggior parte degli scienziati, di certo quando parliamo di futuro.

status

Cosa motiva le persone?

I soldi!!!

Sono scettico... perché sono cinico: senza dubbio il denaro è un potente incentivo. Ma le persone spesso pagheranno un costo per ottenere qualcosa di ancora più prezioso, qualcosa che esiste solo nella mente di altre persone: lo status. Con quella roba lì ti senti convalidato, stimato, riconosciuto, apprezzato, ammirato, temuto, e importante. In ogni società c'è un'invisibile gerarchia (ordine di beccata) e noi desideriamo scalare di posto. Il cervello che lavora pensa sempre a quella posizione ma il bello è che ci pensa anche quando è "a riposo" e vaga senza concentrazione: giudica gli altri e i giudizi che gli altri hanno su di noi. Ma capire queste dinamiche è difficile poiché non vogliamo pensarci. Ci vergognamo, ci sentiamo cinici. Se dico di volere una promozione lavorativa per lo status, mi sento male. Ma se dico di voler una promozione per essere più rispettato, la cosa suona appropriata anche se il concetto è il medesimo. Nell'esame di coscienza capisco che persino in vacanza in certi luoghi ci vado per coltivare il mio status.

p.s. Questa risposta è in accordo con la psicologia evoluzionistica (vedi canale TouTube di ettore panella), la disciplina che ha spazzato via la psicanalisi: la moneta dell'evoluzione è la riproduzione e lo status è una preoccupazione fondamentale perché ha una rilevanza riproduttiva. In effetti, un tratto che danneggia la sopravvivenza può comunque diffondersi se aiuta la riproduzione. All'evoluzione non interessa molto la sopravvivenza, se non è finalizzata alla riproduzione. Un tratto che danneggia la sopravvivenza, quindi, può comunque diffondersi se aiuta la riproduzione. Lo status, facendoci ottenere risorse, alleati, territorio, compagni e, soprattutto, prole, è la variabile chiave.

.esistono due tipi diversi di status sociale. Il primo è la dominanza. È evolutivamente più antica e più diffusa nel regno animale.è associata al narcisismo, all'aggressività e alla sgradevolezza.lo status si ottiene instillando pauraIl prestigio. È più recente dal punto di vista evolutivo e pervasivo tra gli esseri umani.Stephen Hawking ha ottenuto lo status attraverso il prestigio.Joseph Stalin ha ottenuto lo status attraverso la dominanza.polli hanno notoriamente un ordine di beccata,I dominanti infliggono dei costi.Qual è lo scopo delle gerarchie?riducono l'instabilità.Il rango elevato in una gerarchia di dominanza non è privo di costi. Uno studio del 2021 ha scoperto che gli scimpanzé dominanti, ad esempio, hanno livelli elevati di glucocorticoidi, che sono un biomarcatore dello stress."Le persone dominanti pagano la loro strada meno gentile verso lo status incorrendo nell'antipatia, e persino nell'odio, dei loro compagni di gruppo, e per molti di noi questo prezzo è semplicemente troppo alto; preferiamo essere in basso sul totem piuttosto che essere percepiti come arroganti e dominatori".E il prestigio?Si basa sull'ammirazione piuttosto che sulla sottomissione.In un contesto di prestigio, il rango sociale si basa sulle differenze di abilità in ambiti di valore.È vero che queste società su piccola scala a volte hanno dei leader, o capi, o quelli che a volte vengono definiti "grandi uomini". Questi uomini non sono dominanti. Piuttosto, godono di uno status dovuto al prestigio.Ma questi uomini tendono a fare molta attenzione a non vantarsi o a vantarsi, e spesso regalano molti dei loro beni materiali e tendono a essere molto generosi.

Perché la tribù dei radical chic ci sembra tanto assurda?

Bisogna partire dall'inizio, da quando eravamo appena scesi dagli alberi. La nostra specie è fatta da individui egoisti ed egalitari. Ma come è possibile una cosa del genere? L'egoismo è facile da spiegare: la legge biologica chiede alla vita di eternarsi e i nostri geni tentano di farlo attraverso i nostri corpi. Resta il problema dell'egalitarismo. Perché non siamo litigiosi e gerarchici come i nostri cugini scimpanzé? In primo luogo, per l'invenzione delle armi da caccia, e le armi equalizzano le condizioni, come sapeva bene il Sig. Colt. In secondo luogo, e in modo correlato, dobbiamo il sentimento di uguaglianza all'avvento della caccia alle grandi prede, un'attività che si fa in gruppo e c'è bisogno di tutti. Ma la ragione principale dietro la nostra ossessione per l'egalitarismo, è lo sviluppo del nostro grande cervello e delle capacità cognitive e linguistiche associate. Il linguaggio ha permesso agli esseri umani di "organizzarsi", "coalizzarsi", spettegolare, diffondere voci, formare reti di sussurri, costruire consenso silenzioso per ostracizzare e prendere di mira individui ritenuti "problematici". Ma chi erano i bersagli di questi attacchi organizzati? Per lo più, i bulli. Ovvero chi non era abbastanza umile da parificarsi evitando di spiccare. Torniamo rapidamente all'oggi, i radical chic hanno un problema: spiccano di brutto agli occhi di una massa che non ha certo perso gli istinti primigeni. Ma se spiccano è anche perché sono particolarmente intelligenti (nel mondo moderno l'intelligenza è un motore importante per emergere) e sanno bene che la forma di difesa più appropriata di fronte a questi pericoli consiste nel fare professione di umiltà. Eccoli allora sempre impegnati nel mea culpa, nell'accusare il "sistema" (lo stesso che ha consentito loro di emergere) di essere responsabile di tutti i mali del mondo. In questo odo sperano di impetrare una grazia che consenta loro di preservare i reali privilegi. Sia chiaro che in questi rituali agisce la scimmia che è in noi, cosicché non ha nessun senso chiedere conferma agli interessati, da qualsiasi parte della barricata si trovino.

gli scimpanzé sono da 150 a 550 volte più propensi degli esseri umani a infliggere violenza ai loro simili. Ci siamo addomesticati eliminando i bulli e i maschi dominanti nel corso della nostra storia evolutiva.Rispetto ad altri primati, gli esseri umani sono estremamente gradevoli e cooperativi. Tuttavia, siamo anche l'unica specie che può commettere omicidi su scala orribile.L'aggressione proattiva coalizionale è in contrasto con l'aggressione reattiva coalizionale. L'aggressione reattiva è immediata, impulsiva, non ponderata, istintiva.L'aggressività proattiva, quella che caratterizza gli esseri umani, è diversa. È calcolatrice, deliberata e strategica.Questo è il modo in cui viene condotta la guerra."Le cose gratuite sono un chiaro indicatore di status nel mondo dei VIP. Entrate, bevande e cene gratuite segnalano il riconoscimento del valore sociale di una persona. 'Ho sempre detto che nella vita notturna non è importante quanto si spende, ma quanto si ottiene gratuitamente. Questo è il vero potere". httIl raggiungimento del prestigio le apre porte che non ha chiesto di aprire.Il capoclasse era superiore a tutti gli altri del gruppo (aveva 3 strisce, il resto di noi ne aveva 1 o 2). Aveva potere, perché tecnicamente poteva presentare rapporti ed emettere misure disciplinari. Poteva farci retrocedere o espellere. Ma nessuno di noi lo rispettava. Era un imbranato, non era molto intelligente, non era in buona forma fisica. status. Forsecapoclasse era superiore a tutti gli altri del gruppo (aveva 3 strisce, il resto di noi ne aveva 1 o 2). Aveva potere, perché tecnicamente poteva presentare rapporti ed emettere misure disciplinari. Poteva farci retrocedere o espellere. Ma nessuno di noi lo rispettava. Era un imbranato, non era molto intelligente, non era in buona forma fisica. Aveva potere, ma non status.Un'altra scoperta che aiuta a capire la differenza tra status e potere è che gli uomini vogliono il potere più delle donne, mentre le donne vogliono lo status più degli uomini.le donne non sembrano avere un forte desiderio di potere. Forse perché ottenere il potere comporta il rischio di non essere apprezzati e, a differenza dello status, il potere ha pochi vantaggi sociali.

ps://feedly.com/i/entry//cnXVr/5HNe2pDqTI3udBeVx4AbJSW9TNhacAl8h6Dc=_1900c090dc2:6a541:5a854d77

male > bene

Una lezione di quest'epoca dei social media è che gli incentivi sociali sono più potenti di quelli economiciL'ostracismo, o la paura di esso, è un incentivo particolarmente potente. Ecco perché ritengo che la "cattura del pubblico" sia sopravvalutata e che una dinamica che chiamo "cattura della critica" sia sottovalutata.Forse ha sentito parlare di Cattura del pubblico, un argomento di cui ho scritto. Si tratta del fenomeno per cui un creatore si infiamma assecondando i capricci dei fan. Un esempio visceralmente disgustoso è l'uomo che si è trasformato in un obeso patologico solo per divertire i suoi seguaci.È simile al modo in cui si potrebbe, sotto la doccia, perseverare su quale sarebbe stata la risposta perfetta al commento sprezzante di un collega.Ecco perché si vedono così tante figure pubbliche su Internet che iniziano con "lol" quando in realtà intendono "FANCULO".Il proprietario di Barstool Sports, Dave Portnoy, sfrutta gli attacchi dei media alla sua reputazione attaccando con un'energia ancora più rabbiosa, aiutato da una legione di fan fedeli.Il disfacimento di solito inizia come una risposta a qualche critica, non come un abbraccio a dei seguaci ispirati. Il "Non sono quello che i miei critici dicono che io sia" è la frase di apertura di un discorso che si conclude anni dopo, se non mai.Mi aggrappo più strettamente al mio feedback positivo se il feedback negativo mi colpisce così profondamente. Ma il punto è che il secondo è più potente. Le critiche innescano la lotta o la fuga e si depositano nella memoria. L'elogio si riversa su di lei, come quel momento di felicità proprio prima di aver bisogno di altra felicità.Sì, le persone temono le conseguenze professionali, sociali e finanziarie di un danno alla reputazione. Ma spesso, nei media, non è questo che uccide. Invece, sono i propri errori non forzati in risposta alle critiche.Il loro contenuto inizia a corrispondere al tono febbrile dei loro detrattori più aggressivi. Quasi rispecchiano la derisione,

https://www.houseofstrauss.com/p/criticism-capture-is-more-dangerous

libertari in ginocchio

 Per un anarco-capitalista, le questioni di efficienza non sono del tutto irrilevanti. La prospettiva che emerge da questo quartiere è che se si intraprenderà la deontologia libertaria, ne deriverà prosperità.

Ma non c'è nulla di metafisicamente necessario in questa correlazione. Le leggi psicologiche che governano il comportamento umano avrebbero potuto essere tali che l’anarco-capitalismo – nonostante sia l’unico sistema in grado di proteggere i nostri diritti – non fosse il sistema ottimale per promuovere la prosperità umana.


Tuttavia, nell’ipotesi che esista un Dio perfetto, ciò è molto meno sorprendente. Esiste una storia plausibile sul motivo per cui Dio, essendo perfettamente amorevole, non ci progetterebbe in modo fastidioso in modo tale che l'unico modo per ottimizzare la nostra prosperità richiederebbe la violazione diffusa dei nostri diritti fondamentali.


l'ordine spontaneo hayekiano potrebbe essere una prova del disegno; è anche la confluenza con i nostri diritti.