giovedì 22 gennaio 2009
Alla ricerca di una nuvola gelata
Aprì la tasca sbagliata e lui se ne sgusciò fuori scodando a ritmo di valzer verso i gelati nembi. Stettero subito meglio entrambi.
MFC Bruire
Pulsioni bullistiche
Caro genio della lampada, dunque, dicevamo, allora, primo... tornare a 16 anni, orecchi compresi... per sentire come dio comanda un pezzo così... (sull' auto fregata al papà tanto per provare qualche controsterzo)...
... secondo...
Stooges
mercoledì 21 gennaio 2009
Riconciliazioni ambigue
In via di principio un buon antidoto consisterebbe nel procedere in questo modo: capire le differenze e ipotizzare un passo nella direzione della controparte. Attenzione, parlo di "ipotizzare" (ragione) non di "fare" (azione). Basterebbe poco, un' ipotesi curata del male minore, anche se non si è disposti a concedere nemmeno quello.
Nel tentativo pregevole di riconciliare la visione tra "credenti" e "non credenti", Diana si appella alle parole di Edoardo Lombardi Vallauri (Capire la mente Cattolica) per cui il credente, per la sua confidenza nell' assoluto, sarebbe un tipo "coraggioso", mentre il "non credente", per il suo scetticismo spontaneo, sarebbe un tipo "prudente".
"Coraggioso" e "prudente" non sono epiteti offensivi.
In realtà così facendo la "buttiamo" in psicologia. L' assunto che sta sotto ad una simile impostazione è il seguente: in questo discorso non ha senso rintracciare delle ragioni, le differenze sono solo di ordine psicologico. Ma questa è proprio l' atteggiamento dei non credenti (in particolare degli agnostici).
Io preferisco trovare una mediazioni sulle ragioni. Ne propongo una introducendo un quesito decisivo:
"Perchè esiste Qualcosa invece del Nulla?"
Il "credente" è colui che conferisce importanza a questa domanda che sta in cima alla catena dei "perchè" e risponde presentando la figura del dio creatore. E' il principio di ragion sufficiente che sta alla base del pensiero razionale: le cose hanno un senso. Non a caso tutti i grandi razionalisti moderni (dai greci fino a Cartesio, Leibniz, Spinoza, Malebranche, Godel...) hanno dedicato almeno una dimostrazione all' esistenza di Dio.
Per il "non credente" a quella domanda non si puo' rispondere: il senso della vita per lui è sospeso. Il "non credente" crede solo ai suoi sensi e Dio potrò anche dimostrarlo ma non posso toccarlo. E' questa la tradizione di pensiero empirista.
Anche "razionalista" ed "empirista" non sono collocazioni che offendono, anzi, sono molto rispettabili (in genere offendono solo chi vorrebbe tutti gli aggettivi rispettabili per sè). Hanno il pregio poi di andare al cuore delle cose senza sottendere una presa di posizione proprio nella parte più delicata dell' affare.
Aggiungo solo che ho parlato di "esistenza di Dio", ovvero dei "credenti". Non di una Fede particolare.
Spero sia passato il messaggio: ci si dedichi anche alla riconciliazione, è seccante rinunciare alle delizie anche quando si è consapevoli della cura che richiede il maneggiarle.
Una piccola osservazione per concludere.
Il "coraggioso" che ELV dà ai "credenti" è un po' ambiguo. Si ha il sospetto che voglia dire: "ci vuole un bel coraggio per sostenere certe cretinate". E' la sensazione che si ha ascoltando il dibattito a Radio Radicale linkato a suo tempo da Valeria.
ELV in realtà ce l' aveva con il Papa e il Cattolicesimo: è insensato prescrivere l' inferno per mancanze minimali (es. il preservativo). Chi non usa il preservativo è da trattare alla stregua di un pluriomicida?
D' Agostino, la controparte di ELV, offeso per come veniva messa in ridicolo la fede, ha avuto uno scatto indignato dimenticandosi di rispondere all' argomento.
Vorrei far presente che esistono anche Piccoli Rimedi: la confessione e il pentimento.
Rifiutarsi di ricorrere ad un Piccolo Rimedio è una Grande Mancanza. L' Inferno è riservato dunque solo alle Grandi Mancanze: a chi, anche in ultima istanza, si ribella al volere di Dio rivendicando la sua ribellione.
Del resto tranquillizza che la critica di ELV sia in genere sovrastata da quella contraria: "il cattolicesimo, con la il suo ricorso continuo a Confessioni salvifiche, lava di continuo le coscienze e si risolve in una buffonata".
Due critiche molto dure in effetti. E si tira un bel sospiro constatando come siano diametralmente opposte tra loro elidendosi a vicenda.
martedì 20 gennaio 2009
Ma ci sei o non ci sei?
Musiche che risuonano tutto il giorno ma che si fanno intercettare solo dopo la mezzanotte (quando finisce il maurizio costanzo show e la vicina con l’ amplifon in manutenzione smorza la tv).
Trattasi di Pianoforte a quattro mani (due sui tasti, due nella cordiera), più tanto, tanto software con la sordina...
Duprée/Kirschner
Vecchi ma con stile
vecchi di classe
Con il ritmo giusto, anche sull' orlo del disfacimento, strizza l’ occhio a chi passa prendendosi di diritto tutte le precedenze... il ridicolo si trasfigura in eleganza. Svolta l' angolo annunciato da un inno sciancato che riscatta tutte le marionette; urge l' accrocchio di uno Stravinskij del ventunesimo secolo per idearlo.
Michel Waisvisz
lunedì 19 gennaio 2009
Se i muri potessero parlare...
I più loquaci e ispirati sembrano proprio i quattro di Leo Weaver…
Sono mura e naturalmente sognano l' amante in forma di “casa”. In tutto cio’ c’ è forse una qualche forzatura? Direi invece che non esiste metafora più pertinente e romanticismo più asciutto ed efficace.
Merita la visione allargata..., clicca sull' asterisco.
sabato 17 gennaio 2009
Piccole leggerezze pagate a caro prezzo
giovedì 15 gennaio 2009
La requie perduta
Ma non diamoci per vinti...
Con il vertical bed ora è possibile dormire in piedi e riguadagnare l' agognata quiete anche negli interstizi delle giornate più stressanti...
... accessori...
Allegri
martedì 13 gennaio 2009
Bersaglio fisso
Aiuto, non ne va più bene una, non riesce più a schivare un colpo. Ha perso l' agilità da Gizmo che possedeva ai bei tempi per diventare un bersaglio fisso. I cecchini di cui si faceva beffe solo poche ore fa, ora lo crivellano... i cani che aizzava per farsi inseguire, ora lo sbranano...
Quando tornerà a rimbalzare come ai bel tempi? Ci vorrebbe una di quelle musichette che pompa l' elio nei cervelli di chi ascolta... Bernardo, pensaci tu...
Falaise
Je me souviens
Piccoli pasticci mnemonici miscelati alla rinfusa (da non psicoanalizzare)...
Jean Derome
lunedì 12 gennaio 2009
Il mito delle materie difficili
Sento già dire: matematica, fisica...
E perchè mai? Forse perchè i voti in quelle materie sono mediamente più bassi? Ma i voti sono una convenzione.
Un' indagine più approfondita considera le materie con un taglio socio-umanistico che combinano fra loro storia, filosofia e scienze sociali (general studies), come le materie dal coefficiente di difficoltà più elevato.
E' la rivincita degli umanisti!
Ma perchè proprio i voti in queste materie tanto difficili sono più alti della media?
Perchè le risposte sono molto più sfumate. In un certo senso non esistono mai risposte sbagliate al 100% e molti prof indulgono per evitare rogne.
Tutto cio' fa salire i voti e scendere l' ansia. Dal che si nota come a "terrorizzare" lo studente sia la trasparenza della disciplina, spesso scambiata per "difficoltà intrinseca".
add: lo studio - l' articolo
Cura
Dapprima un po' di cinismo, tanto per prendere le distanze e proteggersi (è nella Carta dei Diritti dell' Uomo)...
Segue fisiologico isolamento. Il bozzolo dell' atarassia è il disinfettante migliore. Motto: un "world without love" è possibile!
Poi ci ci si dedichi alla rigenerazione spirituale. Giova la contemplazione dei bambini, specie a mezzanote, quando assorbono le energie per la nuova giornata. Come si dorme bene quando non si vede l' ora di svegliarsi (per poppare con avidità)!...
Infine si torni gioiosamente a sporcarsi e a sbagliarsi. Da qualunque finestra si guardi fuori, faranno capolino nuove preziose opportunità per ripetere i propri errori. E ora siete finalmente vaccinati dal peccato mortale per eccellenza: rinunciare a ricascarci.
Mahler (i figli della mezzanotte - finale Faust - Sinfonia 8)
sabato 10 gennaio 2009
L' inconveniente di escludere l' anima
Per esempio, non dovrebbe più destare scalpore la ghettizzazione dell' uomo-topo.
Conclusione non banale se formulata da chi vede l' uomo come una materia auto organizzata.
Solo il dualismo garantisce quindi in via di principio uguaglianza di diritti. E d' altronde nasce proprio con quello scopo.
"... The mess starts when we abandon an old religious idea...";
"... This puts us in an awkward position. We call ourselves egalitarians, yet we deny the equality of conceived humans...";
"... if we deem some people less human than others, does it lead us back to the bad old days of racism?We don't like to face such questions...";
"... I've got my own contradictions to sort out: that it's wrong to eat animals but not meat...";
"... I'm still working my way through the puzzle of equality...".
Auguri! Per ora il tentativo di uscire dal labirinto sembra proprio agitare una colossale "mess".
Complimenti comunque a chi, ficcatosi nel ginepraio, non si acceca pur di evitarne la constatazione.
venerdì 9 gennaio 2009
Che giornate!
... ma poi - non so da dove, non so perchè - ricominciò a tornarmi fuori dal sax quella strana esuberanza che in molti giudicano tanto fuori luogo...
Sarà per questo che usciva a farsi la sua sigaretta ogni volta che toccava a me...
Kuryokhin/Maslak
Meaning & Mistery
Quando la parola già suona e ancora non significa. Ti voglio sentire, poi ci capiremo, vedrai...
... quando la parola fiorisce e si fa guardare prima di farsi usare...
Dave Douglas
64 voci
Il New Deal funzionò?
giovedì 8 gennaio 2009
Tempo libero
Samorost series
You Have To Burn The Rope
via wonderland
flasch game su neotorama
Gioca con la sabbia
mercoledì 7 gennaio 2009
Ferma tutto
E' il momento buono... di fermare l' auto e fare due passi nella neve... per un attimo (ma brevissimo e fuggevole) sento di non devermi più difendere dall' aggressione del tempo libero non organizzato e dal marchio d' infamia che imprime ogni volta che ti raggiunge...
Marc Ribot
P.S. naturalmente, mentre io mi dedicavo al microscopico Winterrise, se n' è andato in saldo il paio di scarpe a cui facevo la posta già prima di Natale...
Tutte Regine
Te le ricordi quando tirava quello strano vento che tutto scompiglia suscitando euforia e smarrimento insieme? ... e pensare che adesso sembrano tante regine inappuntabili e ferme nel loro marmo...
... doppio omaggio al Maesto oggi. E' perchè, per puro caso, ho saputo del suo compleanno.