Ragionare sull' uomo escludendo un concetto come quello di anima comporta degli inconvenienti. Ogni discriminazione cessa infatti di essere incongruente.
Per esempio, non dovrebbe più destare scalpore la ghettizzazione dell' uomo-topo.
Conclusione non banale se formulata da chi vede l' uomo come una materia auto organizzata.
Solo il dualismo garantisce quindi in via di principio uguaglianza di diritti. E d' altronde nasce proprio con quello scopo.
"... The mess starts when we abandon an old religious idea...";
"... This puts us in an awkward position. We call ourselves egalitarians, yet we deny the equality of conceived humans...";
"... if we deem some people less human than others, does it lead us back to the bad old days of racism?We don't like to face such questions...";
"... I've got my own contradictions to sort out: that it's wrong to eat animals but not meat...";
"... I'm still working my way through the puzzle of equality...".
Auguri! Per ora il tentativo di uscire dal labirinto sembra proprio agitare una colossale "mess".
Complimenti comunque a chi, ficcatosi nel ginepraio, non si acceca pur di evitarne la constatazione.