lunedì 12 gennaio 2009

Cura

Per un salvataggio in quattro mosse... posologia, beveroni e intrugli tagliati con Mahler e brit-pop...


Dapprima un po' di cinismo, tanto per prendere le distanze e proteggersi (è nella Carta dei Diritti dell' Uomo)...



Segue fisiologico isolamento. Il bozzolo dell' atarassia è il disinfettante migliore. Motto: un "world without love" è possibile!



Poi ci ci si dedichi alla rigenerazione spirituale. Giova la contemplazione dei bambini, specie a mezzanote, quando assorbono le energie per la nuova giornata. Come si dorme bene quando non si vede l' ora di svegliarsi (per poppare con avidità)!...



Infine si torni gioiosamente a sporcarsi e a sbagliarsi. Da qualunque finestra si guardi fuori, faranno capolino nuove preziose opportunità per ripetere i propri errori. E ora siete finalmente vaccinati dal peccato mortale per eccellenza: rinunciare a ricascarci.




Mahler (i figli della mezzanotte - finale Faust - Sinfonia 8)