Gli indiani Yanomamö vivono nell’ Amazzonia al confine tra Brasile e Venezuela. Costituiscono per gli antropologi un caso più unico che raro poiché non hanno mai avuto contatti con la civiltà moderna. Guardando loro guardiamo all’uomo primitivo che eravamo (e impariamo molto).
Il loro più importante studioso è stato Napoleon A. Chagnon che ha sintetizzato la sua esperienza trentacinquennale nel libro – bellissimo quanto ostracizzato - “Noble Savages: My Life Among Two Dangerous Tribes -- the Yanomamo and the Anthropologists”.
Fino agli anni cinquanta la loro esistenza era addirittura sconosciuta. Saranno stati in 20.000 anime che vivevano dispersi in 250 villaggi indipendenti sempre in guerra tra loro.
NC arrivò in Amazzonia presso gli Y nel 1964. Allora il governo li trascurava completamente, giusto qualche sporadica distribuzione di pillole antimalaria.
I loro territori erano poco accessibili poiché vivevano lontani dai grandi fiumi.
I primi a contattarli (come sempre)…
… newly arrived mission groups who came to convert them to Christianity…
NC spiega la sua presa di contatto…
… I made a small mud-and-thatch hut next to one of the recently contacted villages and started to learn the Yanomamö language…
Tornò regolarmente degli anni successivi ma il periodo di residenza più importante andò dal novembre 1964 al marzo 1966. Un periodo di notevoli rischi e avventure. Un tempo l’antropologo che lavorava sul campo viveva in isolamento per mesi interi, oggi chiama regolarmente casa ogni giorno.
Raggiungere i nostri eroi richiede almeno sei ore di canoa dall’ultima postazione civile sull’ Orinoco. Ma il difficile è vivere con loro…
… The Yanomamö were fascinating, wild, and very difficult to live with, especially when you were the only one of your kind…
Si tratta di persone dure, anche se si trasformano se catapultati in contesti a loro estranei, per esempio le “vicine” missioni di Padre Luigi Cocco…
… they quickly learned to modify their habits and could be very cooperative and even charming in small numbers…
Ad ogni modo, oggi, non sono più quelli di una volta…
… ruined by creeping civilization and increased contact with the “outside world.”… Latecomers denounce me because the Yanomamö they visit at Salesian or other missions today are not the same kinds of Yanomamö I first…
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I selvaggi vivono in uno stato di guerra perenne…
… The Yanomamö were one of the last remaining large tribes that were still locked in intervillage warfare, struggling to maintain their independence, security, and safety from the ever-possible unexpected attacks by their Yanomamö neighbors…
NC è stato testimone di questa eterna lotta tutti contro tutti…
… I would be one of the last eyewitnesses to the political, social, and military struggles that repeatedly occurred among the Yanomamö… I also learned about many more wars…
Si tratta di un warfare probabilmente tipico dell’uomo primitivo.
Si tratta di uno stadio di transizione…
… These people were involved in a barely perceptible transition from “primitive” to “complex.”…
Finora lo conoscevamo solo grazie all’archeologia. Ora possiamo guardarlo dal vivo.
L’approdo finale: lo stato…
… terminated with the development of the political state and “civilization.”…
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Oggi l’antropologia si è politicizzata e anche solo riportare certe scoperte puo’ essere pericoloso per la carriera di uno studioso…
… denounce earlier anthropologists in the name of political advocacy of native rights… because this older image of the Yanomamö does not conform to what the activists want to see…
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L’ubiquità del terrore è la più grande scoperta fatta vivendo con Y.
Oggi siamo ansiosi per i terroristi islamici? Crediamo forse di vivere un periodo particolare della storia umana?
Sbagliato: lo stato d’ansia presso Y è lo stato naturale. La morte puo’ arrivare da un momento all’altro per mano del vicino.
L’errore di Rousseau: pensare all’innocenza del buon selvaggio…
… Rousseau never used the phrase “noble savage” (or “the good savage,” as it is sometimes translated) in his best known work, The Social Contract (1762), but the concept he described—that humans in the state of nature were blissful, nonviolent, altruistic, and noncompetitive and that people were generally “nice” to each other—was soon given that name…
Si tratta di un idealismo illusorio…
… One point I emphasize in this book is that our assumptions about the alleged social tranquility of the past may be idealistic and incorrect…
La vita dei nostri antenati era ben diversa…
… Life in the societies of ancient past—the “Stone Age”—appears to have been decidedly uncertain and fraught with danger, mostly from neighboring peoples who seemed to be ever willing to fall upon you when you least expected it—and this possibility was never very long out of your mind…
E’ Thomas Hobbes – e non Rousseau - lo studioso che meglio ha descritto questo stadio primitivo della vitta umana…
… short, nasty, and brutish…
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Le discipline scientifiche sono sempre in cerca di una grandezza da “massimizzare” per rendere coerente il loro discorso…
… In economics, for example, maximizing profit… In political philosophy it might be maximizing the greatest good… In biology it might be maximizing reproductive…
La vita con Y ci fa capire che l’uomo primitivo massimizza la sua sicurezza e lo fa attraverso la guerra e la violenza…
… He likened war to foul weather—not just a shower or two, but a persistent condition for extended periods of time, something chronic…
Si vive con una paura costante di attacchi dall’esterno. Rousseau e Hobbes hanno ricavato le loro tesi da una mera speculazione a tavolino ma ora abbiamo la possibilità di verificarle sul campo.
Questa verificata è stata avversata dal “politicamente corretto”…
… For many anthropologists who cling to Rousseau’s view of mankind rather than Hobbes’s, I am a heretic, a misanthrope, and the object of condemnation by politically correct colleagues, especially those who identify themselves as “activists” on behalf of native peoples because I describe the Yanomamö as I found them…
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La forza dell’uomo è la sua capacità di cooperare. Ma purtroppo non si tratta di una capacità naturale…
… ability to live cooperatively in social groups is not “natural”… it is something that must be explained…
Va spiegata.
La miglior spiegazione l’ha fornita il biologo evoluzionista William D. Hamilton. Purtroppo la sua teoria della socialità non è stata presa molto sul serio in antropologia…
… reluctance of anthropological theoreticians and field researchers to take ideas from biology seriously…
Hamilton pubblicò il suo articolo nel 1964 sulla rivista Journal of Theoretical Biology. Effettivamente, una pubblicazione poco letta dagli antropologi.
Si notava che la cooperazione umana era radicata nella parentela…
… frequently noted amity and favoritism characteristically found in kinship… In a very real sense, these “kinship behaviors” were in fact reproductive behaviors… Hamilton called his new concept “inclusive fitness,”… generally known as “kin selection”…
Per un biologo evoluzionista mettere al centro la parentela fu del tutto naturale: tra parenti condividiamo più geni…
… related individuals share genes with each other,… For example, individuals share on average half (50 percent) of their genes with their siblings, they share one-fourth (25 percent) with their half-siblings, an eighth (12.5 percent) with their full cousins, etc….
Esemplare in questo senso l’uscita di J. B. S. Haldane…
… “I’d lay down my life for eight cousins”… That’s because eight cousins would carry, on average, 100 percent of the genes that the person who laid down his life carried…
Ma l’antropologia si distrasse e non colse il punto di Hamilton. E dire che non parlava altro che di “parentele” (vedi Lévi Strauss).
E’ facile andare d’accordo tra parenti. Ma i parenti stretti sono pochi: comunità più vaste richiedono qualcosa in più rispetto alla parentela…
… It is easy to get along with your neighbors when there are only a few dozen of them in your band or village and most of them are close kin—brothers and sisters, or dependent juveniles like your children, nephews, and nieces…
Il passaggio dalla centralità della parentela alla centralità della Legge astratta è la transizione illustrata da Y…
… Large, politically complex societies emerged only after—or as a consequence of—the replacement of kinship institutions and nepotism by other institutions, by what Hobbes called the power that keeps men in awe, namely, the political state and law…
Si capisce meglio perché i primi antropologi fossero avvocati o comunque esperti di giurisprudenza: perché il periodo della transizione corrisponde ad una scoperta della Legge.
L’uomo primitivo non ha istituzioni politiche, deve crearle…
… most of the peoples in the newly discovered worlds of central Africa, Polynesia, Melanesia, Australia, and the Americas lacked what we have come to know as the political state and the law…
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Ci sono due canali attraverso i quali si presenta l’esigenza di autorità e leggi.
Primo: un gruppo più vasto è anche più potente e sicuro…
… larger villages are more secure than smaller… as the group increases in size from, say 40 to 80 people, the role that political leaders (headmen) must play in keeping order increases… tasks become more difficult as village sizes get larger—150 people…
Secondo: i conflitti risolti con la secessione dei dissidenti diventano problematici allorché il territorio diventa fittamente popolato…
… the presence of potentially hostile neighbors inhibits village fissioning, keeping people at home where disputes and arguments increase, but also helping the village to survive as a group in a political situation…
La nuova soluzione escogitata è semplice: la tirannia. Un capo o una casta ristretta link) legittimata ad usare violenza sui membri del gruppo.
Ecco, Y illustrano questo stadio dell’umanità in modo vivido…
… When villages get even larger, say 200 people, headmen can become oppressive and tyrannical…. Some of the Yanomamö villages I lived in contained close to 300 people… political leaders in these villages were extremely harsh men…