giovedì 25 giugno 2015

Experimental Philosophy by Joshua Knobe, Shaun Nichols - L'intenzione


  1.  Tesi: la morale ci chiede di rilevare la presenza di un' intenzione prima di condannare. Ma a volte il nesso agisce a ritroso: presupponiamo intenzione laddove condanniamo... 
  2. Knobe effect: ti propongono un'azione da cui scaturisce un bene xsonale e un male collettivo. Rispondi di procedere del male collettivo non ti interessa. Poi ti propongono un'azione che implica sia un bene xsonale che collettivo. Rispondi che del bene collettivo te ne sbatti, si proceda. Ebbene, la cavia media ririene che tu nei cfr della collettività abbia agito "intenzionalmente" solo nel primo caso... 
  3. Cosa occorre x dire che Tizio ha voluto X. Il caso dell'effetto collaterale non voluto ma prevedibile. È intenzionale? Il Knobe effect è rilevante: la risposta dipende dal giudizio morale che si dà dell'effetto collaterale... 
  4. Anche l'abilità interagisce in modo singolare con moralità e intenzionalità. Jack vuole fare centro con lapistola ma è un inetto, spara e fa centro per puro caso. Il suo centro è intenzionale? Il giudizio cambia se l'azione portata a termine da Jack fosse malvagia o benigna. Mele: la gente pensa che un colpevole agisca sempre intenzionalmente. Sbagliato: vedi caso dell' ubriaco. Adams: la gente è pragmatica e bada alle conseguenze di quanto dice piuttosto che alla precisione. Nadelhoffer: semplici bias dovuti all' indignazione Io: distinguere colpa da dolo, l' intenzione gioca ruoli diversi. Nel 1 caso riteniamo int. irrilevante in assenza di conseguenze etiche o cattive. Azzardo un' ipotesi per uscire dal ginepraio: sbagliamo nel contrapporre merito e colpa, la vera simmetria è tra merito e dolo. La colpa implica un' intenzionalità indiretta. Problema: qual è il concetto positivo simmetrico a quello di colpa? Boh, forse non l' abbiamo e questo scatena i paradossi e i bias